Antonio Ingroia, avvocato ed ex magistrato impegnato negli storici processi di mafia che hanno fatto la storia del nostro paese, ha recentemente tenuto un evento a Foligno nel quale si è detto in ballo per una possibile candidatura alle elezioni regionali dell’Umbria. L’evento è stato incentrato sulla presentazione di “Le trattative”, suo libro scritto per Imprimatur, nel quale racconta i rapporti tra lo Stato italiano e la mafia attraverso la testimonianza diretta di un protagonista della lotta contro la criminalità organizzata.

Ingroia, all’interno del libro, descrive dettagliatamente i conflitti e gli attacchi subiti durante le indagini sulla trattativa Stato-mafia, che lo hanno portato a lasciare la magistratura per dedicarsi alla carriera di avvocato. Il libro narra di un tribunale sotto assedio, senza supporto politico, attaccato dalla stampa e da pezzi dello Stato per impedire la rivelazione di un complotto iniziato dopo l’attentato di via D’Amelio.

Ingroia candidato in Umbria?

In seno alla presentazione, Antonio Ingroia ha dichiarato: “Azione Civile si radica anche nella regione umbra e per questo stiamo valutando una nostra partecipazione alle prossime elezioni regionali anche perché siamo in un momento di emergenza democratica per le quali occorre mettere insieme tutte le forze che vogliono rimediare ai disastri del Governo regionale di centro-destra degli ultimi anni. Di fronte alla “Caporetto” della sanità umbra targata destra è il momento di costituire un fronte unitario, democratico, popolare, costituzionale e antifascista che restituisca la regione agli onesti cittadini umbri”.

Azione Civile è un movimento di cittadine e di cittadini che hanno scelto di impegnarsi in politica. Per la difesa dei diritti, della legalità, della libertà, dell’uguaglianza, per la difesa della Costituzione nata dalla Resistenza, per la giustizia sociale e ambientale. Antonio Ingroia ne è il fondatore. Ed è proprio questo il simbolo con il quale Antonio Ingroia, qualora decidesse di sciogliere la riserva, scenderà in campo per concorrere alla presidenza della regione Umbria.

Chi è Antonio Ingroia

Antonio Ingroia è un avvocato, magistrato e politico italiano, nato il 31 marzo 1959 a Palermo. È noto principalmente per il suo ruolo di pubblico ministero e per il suo impegno nella lotta contro la mafia. Durante la sua carriera nella magistratura, ha lavorato a Palermo, collaborando con giudici di grande rilievo come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ingroia ha partecipato a numerose indagini e processi contro importanti esponenti della mafia siciliana, guadagnandosi una reputazione per la sua determinazione e il suo coraggio nel combattere la criminalità organizzata.

Dopo aver lasciato la magistratura, Antonio Ingroia si è dedicato alla politica, fondando nel 2013 il movimento politico “Rivoluzione Civile”. In quell’anno si è candidato come presidente del Consiglio dei Ministri nelle elezioni politiche, cercando di portare avanti un programma basato su giustizia e legalità. Tuttavia, il movimento non ha ottenuto un risultato significativo e non ha superato la soglia di sbarramento necessaria per entrare in Parlamento. Oltre alla sua carriera politica, Ingroia ha continuato a lavorare come avvocato, rimanendo attivo nel campo legale e civile. Ha scritto diversi libri e articoli sul tema della giustizia e della lotta alla mafia, contribuendo al dibattito pubblico italiano su questi temi cruciali.

Elezioni regionali in Umbria: tutto quello che c’è da sapere

Potrebbe ulteriormente crescere, allora, il numero dei candidati alla presidenza della regione Umbria. In lizza ci sono già Donatella Tesei – presidente uscente – per il centrodestra; Stefano Bandecchi per Alternativa Popolare; Francesco Miroballo (Umbria Autonoma); Stefano Fiore (Forza Nuova); Marco Rizzo (Democrazia Sovrana e Popolare); Moreno Pasquanelli (Fronte del Dissenso). Nel centrosinistra, infine, si attende l’ok definitivo da Stefania Proietti.