Prestigioso riconoscimento per una professionista dell’Usl Umbria 1. Si tratta di Antonella Catalano, dirigente veterinaria del Servizio di Sanità Animale del Distretto del Trasimeno. Nei giorni scorsi a Roma, presso la sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, Catalano ha ricevuto il premio One Health Ambassador. La cerimonia si è svolta nell’ambito della prima edizione del progetto promosso da BoehringerIngelheim ed Edra nato per valorizzare le migliori pratiche di collaborazione tra medici veterinari, farmacisti e medici di medicina generale.

Che cos’è il premio One Health Ambassador

Il One Health Ambassador si definisce una “chiamata all’azione” rivolta medici di medicina generale, medici veterinari e farmacisti premiando coloro che si distinguono per l’impegno e l’attenzione nei confronti della salute globale. L’aspetto particolarmente interessante che si cela dietro al riconoscimento è la sua visione olistica, quella di “un’unica salute” (letteralmente) condivisa tra tutti gli esseri del pianeta. Il premio valorizza l’impegno che i professionisti della salute pongono ogni giorno nel rendere concreto un approccio integrato alla salute, attraverso piccole e grandi azioni.

All’atto pratico, il One Health mette al centro la necessità di integrazione fra figure professionali e conoscenze promuovendo l’obiettivo di “lavorare congiunti per proteggere e bilanciare in modo sostenibile la salute globale” in un mondo dove la saluta umana, animale e del pianeta interagiscono e, a volte, danno luogo a effetti imprevisti. In questo senso, la recente pandemia di Covid-19 rappresenta un esempio lampante di come una zoonosi sia riuscita a produrre effetti devastanti sull’intero pianeta.

Antonella Catalano si è distinta per l’impegno nella promozione della salute globale

Per Antonella Catalano, nuova Ambassador di One Health, il premio significa entrare a far parte di una rete di professionisti che mostrano interesse e preparazione per il tema. Figure di riferimento che possono farsi portavoce di questo approccio con pazienti e cittadini, sensibilizzando la comunità sull’importanza di preservare la vita delle generazioni presenti e future.

I vincitori vengono selezionati da un apposito Comitato Scientifico composto da illustri professionisti che operano nei diversi campi della salute (medicina generale, farmacia e medicina veterinaria). I candidati al premio dovevano dimostrare di rispettare alcuni requisiti indispensabili. Come, ad esempio, il sostegno della salute planetaria e del rispetto dell’ambiente con azioni concrete nella propria professione, la preparazione e l’aggiornamento sul tema delle zoonosi e dell’antibiotico resistenza, soprattutto sul territorio di competenza, la predisposizione al confronto e al consulto con altri professionisti della salute umana e animale per avere maggiori informazioni sui pazienti e sugli animali domestici che coabitano, così da avere un quadro clinico completo e valutare il rischio di zoonosi.

I cinque step dell’approccio One Health

Messo a punto a ottobre 2022, l’approccio One Health è nato per gestire in modo integrato eventuali minacce e prevenire potenziali future pandemie. Il lavoro, come anticipato, si distingue per l’essere fortemente interdisciplinare. Il documento è esso stesso il risultato di un processo partecipativo a cui hanno contribuito gli Stati membri delle Organizzazioni coinvolte. Cinque sono i punti chiave indicati e condivisi dall’Istituto Superiore di Sanità che vengono supportati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dall’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) e dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP). Li riportiamo di seguito.

  1. analisi della situazione attuale dell’implementazione dell’approccio One Health a livello Paese
  2. istituzione/rafforzamento di un meccanismo di coordinamento multisettoriale One Health
  3. pianificazione dell’implementazione, inclusa la definizione delle priorità delle attività e l’utilizzo delle risorse
  4. attuazione dei piani d’azione nazionali in chiave One Health
  5. revisione, condivisione e incorporazione delle lezioni apprese.

Le linee guida possono essere applicate in tutti i Paesi che tengono in considerazione i tre principi fondamentali. Ovvero il lavoro transdisciplinare, la diversità delle parti interessate e l’inclusività.