Gli scavi archeologici a Castiglione del Lago hanno portato alla luce prove definitive dell’esistenza di un antico insediamento romano, confermando le ipotesi storiche a lungo sostenute dagli studiosi. Questo importante risultato è stato raggiunto grazie al Trasimeno Regional Archaeological Project (TRAP), che ha coinvolto per sei settimane trenta ricercatori della DePauw University di Greencastle, Indiana.

Il progetto TRAP, avviato nel 2015, è una collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, il Comune di Castiglione del Lago, The Umbra Institute di Perugia, il Dipartimento di Studi Classici della DePauw University, Archeo Trasimeno e l’Associazione Acqua. Questa iniziativa ha come obiettivo la ricerca, il recupero e la valorizzazione dei beni archeologici nel territorio castiglionese.

Gli scavi, ripresi a fine maggio, hanno confermato la presenza di un insediamento romano grazie a una serie di ritrovamenti significativi. Durante una presentazione pubblica a Palazzo della Corgna, l’archeologa Rebecca Schindler ha illustrato i risultati preliminari. Il sito, situato in Via Belvedere, è noto per una struttura di contenimento con un grande canale per il drenaggio delle acque, chiamata localmente “Le Bucacce”. Questa struttura, con le sue arcate scenografiche, è databile tra il I e il II secolo d.C.

La professoressa Schindler ha descritto i progressi rispetto alla campagna precedente, evidenziando che il sito si sviluppa su una serie di terrazze e comprende strutture con muri spessi e una stratigrafia complessa, suggerendo la presenza di un secondo piano. Le arcate sostenevano un grande complesso romano, con muri conservati fino a tre metri di altezza.

L’antico insediamento romano ha rivelato un’ampia serie di importanti reperti

Tra le scoperte più rilevanti vi sono strutture utilizzate come ambienti di stoccaggio e una grande vasca con pavimentazione in opus signinum, che probabilmente faceva parte di un impianto termale. Altri ritrovamenti includono tubuli in terracotta, vetri da finestra e tessere di mosaico, che confermano già a quel tempo la presenza di un sistema di riscaldamento. Un’area pavimentata con lastre di calcare potrebbe essere stata un cortile o un asse viario.

Uno degli elementi più interessanti è un elemento ligneo carbonizzato, perfettamente conservato, recuperato durante gli scavi. Questo ritrovamento raro permetterà analisi dettagliate per determinarne il tipo, la provenienza e la cronologia. Si ritiene che un incendio avesse distrutto l’edificio romano poi interrato nel medioevo, quando l’area era principalmente agricola. Materiale più antico conferma inoltre la presenza di un insediamento etrusco di età arcaica.

Le indagini archeologiche sono state sostenute dal Comune di Castiglione del Lago e dal sindaco Matteo Burico. Circa trenta ricercatori, tra cui archeologi e studenti di The Umbra Institute, DePauw University e Associazione Acqua, hanno partecipato sotto la direzione dei professori Rebecca Schindler e Pedar Foss, con l’assistenza degli archeologi Stefano Spiganti, Giampiero Bevagna e Giancarlo Santarelli. Le restauratrici Elena Adanti e Virginia Lizzi hanno fornito supporto tecnico essenziale, eseguendo interventi conservativi come la “velinatura” e il consolidamento di intonaci e l’estrazione dell’elemento ligneo carbonizzato.

L’importanza del progetto per la comunità scientifica

Il sindaco Burico ha sottolineato l’importanza del progetto per la comunità scientifica, evidenziando anche il lavoro in corso per la realizzazione di un nuovo Antiquarium, con il supporto di Archeo Trasimeno e il suo presidente Massimiliano Sabba. La supervisione è stata fornita dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, rappresentata dalla dottoressa Paola Romi.

Il progetto TRAP non si limita alla scoperta e alla conservazione dei reperti, ma mira anche alla valorizzazione del sito per scopi turistici ed educativi. La realizzazione del nuovo Antiquarium sarà un passo fondamentale per esporre al pubblico i reperti rinvenuti e per educare i visitatori sulla storia dell’insediamento romano e della successiva presenza etrusca.

Le scoperte fatte a Castiglione del Lago sull’antico insediamento romano rappresentano un passo significativo nella comprensione della storia antica della regione. Gli scavi hanno non solo confermato l’esistenza di un insediamento romano, ma hanno anche rivelato dettagli preziosi sulla vita quotidiana e sulle strutture architettoniche del periodo.

Come ha affermato il sindaco Burico, “Questi ritrovamenti non solo arricchiscono il nostro patrimonio culturale, ma rappresentano anche una straordinaria opportunità per il turismo e l’educazione nella nostra comunità”.

Con il proseguimento degli scavi e la successiva analisi dei reperti, Castiglione del Lago si prepara a diventare un punto di riferimento per gli studi sull’antica Roma e gli Etruschi.