Non si ferma il botta e risposta politico al comune di Terni sul caso-ambiente, dopo i summit organizzati ieri dal sindaco Bandecchi con parti sociali e comitato di Prisciano post dimissioni di Aniello. E il nuovo capitolo porta proprio la firma dell’ex assessore Mascia Aniello. Che torna con l’ennersima replica sull’inquinamento della città e su quelle che chiama “le nubi tossiche provenienti dall’AST“.
L’ex assessore denuncia l’influenza di una “mano invisibile”. Che, a suo dire, dirigerebbe i destini della città. E con funzionari pubblici che sarebbero – stando alla sua nota – più interessati a compiacere AST che a svolgere controlli e ad emettere sanzioni per le presunte violazioni di legge.
“Finché le relazioni industriali con un’azienda ad alto impatto ambientale e sanitario resteranno a questo livello di servilismo – afferma – non ci sarà alcun progresso, ma solo conseguenze disastrose.“
Aniello rilancia sull’ambiente: “A Terni inquinamento, nubi tossiche e spolveramento”
Il comunicato diffuso ieri dall’ex assessore Aniello, dopo la lettura delle cronache sulla giornata di incontri a Palazzo Spada, è un nuovo florilegio di accuse all’azienda di viale Brin e alla politica. “Cromo esavalente nelle falde acquifere, nubi tossiche, uno spolveramento clamoroso – mette in fila i problemi nella sua nota l’ex assessore -. E poi una depurazione che metallizza il fiume Nera, la contaminazione alimentare, e ancora altro. Tutto ciò era stato denunciato anche dal compianto magistrato Santoloci, certificato dagli Studi Sentieri del Ministero della Sanità, ecc. Eppure non basta”.
Aniello afferma di volersi distaccare dalle dinamiche politiche e sindacali, ma poi va diretta all’attacco delle affermazioni dei sindacati. Che – nella loro nota di ieri – avevano chiarito di non essere a conoscenza di violazioni della legge.
“Non intendo più entrare nelle dinamiche della politica – afferma Aniello – così come respingo quelle sindacali. Ma non posso non rilevare come nel 2012, a Taranto, molti rappresentanti dei lavoratori assunsero un contegno identico a quello di chi, qui, oggi, parimenti non vede e non sente quel che accade. Alcuni dei sindacati, informati per certo dai lavoratori, dovrebbero ben conoscere la natura dei fenomeni immortalati, perché si ripetono costantemente ogni giorno, da anni“.
Dall’ex assessore all’ambiente anche una stoccata al sindaco Bandecchi: “Lui stesso chiese ad Arpa e Regione di installare telecamere”
Lo scontro in giunta è ancora troppo fresco per aver calmato gli animi. E così Aniello risponde anche al sindaco Bandecchi, che pure per mesi l’aveva difesa. Ma che ieri, dopo gli incontri, aveva ricordato di aver segnalato alla Procura i fatti più eclatanti portati in giunta dall’assessore.
“Nove mesi fa, lui stesso, su mia richiesta, aveva chiesto formalmente ad ARPA e Regione di installare telecamere di sorveglianza delle emissioni fuggitive – racconta l’ex assessore all’ambiente -. Telecamere che nessuno ha ovviamente mai installato, nonostante numerose sollecitazioni”.
E per dare forza alla sua denuncia Aniello condivide una delle tante immagini di emissioni di fumi provenienti dall’AST in suo possesso. “Questa immagine non è nemmeno la peggiore,” afferma. E rende noto di avere già consegnato alle autorità competenti fotografie e registrazioni documentali.
“Non intendo dilungarmi, ma da pubblico ufficiale ho raccolto episodi di ogni tipo – conclude Aniello -. Siamo dinanzi a una questione giudiziaria criminale da aprire e definire il prima possibile.“
Indagini e richieste del sindaco Bandecchi sulle problematiche ambientali
Il sindaco Bandecchi, dopo le dimissioni dell’assessore Aniello e le sue dichiarazioni pubbliche, ha chiesto se fossero a conoscenza di comportamenti illegali in termini di ambiente, salute e sicurezza nel sito di viale Brin. Le organizzazioni sindacali hanno chiarito che, nel caso fossero venuti a conoscenza di atti criminosi, avrebbero prontamente informato le autorità competenti.
Stefano Bandecchi, nel suo ruolo di primo cittadino e attuale assessore all’ambiente, ha contattato i sindacati per verificare eventuali violazioni di legge. Ha specificato che non ha ricevuto segnalazioni in tal senso e ha inoltrato alla magistratura un plico contenente informazioni fornite dall’assessore Aniello, potenzialmente rilevanti sotto il profilo penale.
Durante lo stesso giorno, il sindaco ha incontrato anche il comitato di residenti del quartiere di Prisciano. Questi hanno evidenziato problemi come le microvibrazioni che influenzano la loro vita quotidiana. Bandecchi ha chiesto al prefetto di Terni di aprire il tavolo sull’ambiente e ha coinvolto i vigili del fuoco per verificare le condizioni strutturali delle abitazioni. Inoltre, ha richiesto all’Usl Umbria 2 di valutare la salubrità della zona.