Terni riabbraccia uno dei suoi gioielli più antichi e identitari, l'Anfiteatro Romano, al termine di un articolato intervento di recupero e valorizzazione che ha ridato vita e funzione a uno spazio dal valore storico e culturale straordinario. Con un investimento complessivo di un milione e duecentomila euro, il progetto ha permesso di coniugare tutela archeologica, accessibilità universale, efficientamento energetico e restauro conservativo. Un lavoro sinergico tra Comune di Terni, Fondazione Carit, Regione Umbria e Soprintendenza, che ha restituito alla città un luogo finalmente fruibile e accogliente.
Il primo nucleo di interventi si è concentrato sulla salvaguardia strutturale del monumento. Dopo la rimozione di vegetazione infestante e depositi dannosi, si è proceduto al consolidamento delle superfici murarie con materiali compatibili e all'applicazione di protezioni attive sulle zone archeologiche più esposte. Una particolare attenzione è stata riservata alla reversibilità delle tecniche utilizzate, in linea con i più alti standard del restauro moderno, per garantire la massima conservazione dell'identità originaria dell'anfiteatro.
Tra le novità più significative del progetto c'è la realizzazione di un percorso interamente accessibile all'interno dell'ambulacro. Una passerella in legno tek e acciaio corten, conforme alle norme di accessibilità, collega ora l'ingresso est con la cavea, permettendo a tutti i visitatori, comprese le persone con disabilità, di vivere l'esperienza del monumento senza ostacoli. Lungo il tragitto sono stati installati pannelli didascalici illuminati, integrati nei parapetti, trasformando la passeggiata in una narrazione culturale interattiva e coinvolgente.
La riqualificazione ha previsto anche la completa sostituzione dell'impianto elettrico, con la separazione delle utenze dalla vicina Chiesa del Carmine e l'integrazione di un sistema di illuminazione scenografica capace di valorizzare le architetture del sito. Grazie alla tecnologia DALI, l'intero impianto è predisposto per future personalizzazioni e allestimenti, garantendo flessibilità e sostenibilità energetica. Inoltre, è stata installata una nuova linea antincendio autonoma, che migliora la sicurezza dell'area e rende indipendente la gestione delle emergenze.
Per celebrare il completamento dei lavori, il Comune ha organizzato visite guidate gratuite in collaborazione con Le Macchine Celibi. Sarà possibile esplorare l'Anfiteatro nei giorni sabato 17 maggio (alle ore 11.00 e 16.30) e domenica 18 maggio (alle ore 16.30). Ogni visita avrà una durata di circa 30 minuti e potrà accogliere fino a 50 partecipanti senza necessità di prenotazione. Inoltre, il sito sarà regolarmente aperto ogni sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00.
A partire dal 14 giugno l'Anfiteatro Romano e il giardino del Baravai torneranno ad animarsi con gli eventi estivi promossi dalla cooperativa Le Macchine Celibi, responsabile della gestione del sito nell'ambito della concessione cittadina su musei e teatri. L'edizione 2025 del Baravai Festival è in fase di definizione, con incontri in corso tra Comune e organizzatori per stabilire contenuti e modalità.
Anche Letz, che a sorpresa quest'anno non prenderà parte attivamente alla stagione estiva del Baravai, ha annunciato una propria programmazione indipendente. Il calendario comprende appuntamenti di rilievo, tra cui gli spettacoli di Barbascura X e Stefano Nazzi previsti per fine luglio, ma anche la terza edizione del Letz Festival, che porterà a Terni artisti di livello nazionale e internazionale.
Nonostante i cambiamenti organizzativi, l'obiettivo condiviso resta quello di mantenere l'Anfiteatro Romano un punto nevralgico della vita culturale cittadina, capace di coniugare storia, spettacolo e partecipazione.
Il rilancio dell'Anfiteatro Romano non rappresenta soltanto un'operazione di tutela del patrimonio, ma anche un volano per la crescita culturale e turistica del territorio. Il sito, restituito a piena fruibilità, potrà ora fungere da catalizzatore per nuove progettualità, rafforzando il legame tra passato e presente. Gli appuntamenti estivi, uniti alla regolare apertura del monumento, favoriranno l'afflusso di visitatori e appassionati, stimolando anche le attività economiche connesse. In questo scenario, Terni si propone sempre più come un polo attrattivo, in grado di valorizzare i propri luoghi identitari attraverso una visione condivisa e sostenibile.