L’ingresso del consigliere regionale dell’Umbria Andrea Fora in Forza Italia non passa affatto inosservato tra i gruppi di minoranza a Palazzo Cesaroni.

I consiglieri dei gruppi di opposizione in Regione Umbria (Simona Meloni, Michele Bettarelli, Tommaso Bori e Fabio Paparelli per il Partito democratico, Thomas De Luca per il Movimento 5 Stelle e Vincenzo Bianconi del Gruppo Misto) pretendono perfino le sue dimissioni dal ruolo di consigliere regionale. Quanto meno, gli chiedono di lasciare il gruppo consiliare Patto civico e i ranghi dell’opposizione tra i quali era stato eletto con il voto del 2019.

Pd, M5S e Gruppo Misto contro Fora

“Sappiamo bene che pretendere un atto di coerenza dal consigliere Andrea Fora, dopo le vicende che lo hanno visto peregrinare da un partito all’altro e da una coalizione all’altra, potrebbe apparire quasi inutile”: è quanto affermano, in una nota congiunta, i consiglieri regionali dei gruppi di minoranza dell’Umbria.

“Ciò nonostante – dichiarano – riteniamo doveroso fare appello al senso di responsabilità, dato che la scelta di approdare tra le file di Forza Italia lo pone definitivamente fuori dal centro sinistra e dall’opposizione in Regione”.

“Alla sua scelta, resa pubblica con nota ufficiale di Tajani e Forza Italia nazionale con cui gli vengono attribuiti perfino incarichi – fanno notare gli esponenti di Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Patto civico – devono corrispondere fatti e atti conseguenti che non possono limitarsi ad una mera intervista al Corriere dell’Umbria”.

La richiesta di dimissioni

“Ora che ha trovato lo slancio e le motivazioni giuste per oltrepassare ‘Rubicone’ – aggiungono i consiglieri regionali di minoranza – dovrebbe almeno spiegarci come pensa di poter rimanere comodamente seduto tra le fila della minoranza che lo ha eletto e lo ha espresso nei ruoli che attualmente ricopre a livello istituzionale”.

Chiediamo dunque al collega Andrea Fora – dicono senza mezzi termini i consiglieri di minoranza a Palazzo Cesaroni – di dimettersi da consigliere regionale, o, quanto meno, di lasciare Patto civico e l’opposizione, visto che ha scelto di entrare a far parte di un partito che sostiene Donatella Tesei e la sua Giunta fallimentare”.

“Entri piuttosto nel gruppo regionale di Forza Italia – lo esortano infine – si dimetta contestualmente dalla vice presidenza della Commissione Statuto dato che sta occupando un ruolo che spetta alla minoranza. Ci stupiamo, per altro, che non l’abbia ancora fatto. Non lo ha neppure annunciato. Per questo non siamo sicuri che lo farà. Ma, per decenza, riteniamo che sia l’unica scelta che gli resta da fare”.

Chi è Andrea Fora

Umbro, 51 anni, Andrea Fora è un consigliere regionale dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria dal 2019, salito a Palazzo Cesaroni come candidato civico con il centrosinistra.

Negli ultimi tempi si avvicina al centrodestra come dimostra il recente sostegno alla candidatura di Margherita Scoccia a sindaco di Perugia in occasione delle passate amministrative del capoluogo umbro di giugno. Per questa tornata elettorale, infatti, Fora appoggia la lista “Forza Italia – Fare Perugia con Romizi” afferente all’ex sindaco di Perugia Andrea Romizi, che di Forza Italia in Umbria è il coordinatore.

Prima di darsi alla carriera politica, Fora è ampiamente attivo nel sociale: è vicepresidente nazionale di Confcooperative e portavoce nazionale del Forum del Terzo settore. Proprio in ragione della lunga e consolidata esperienza nel welfare, il segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani gli assegna “il compito di seguire a livello nazionale l’ambito dell’economia sociale, su cui Forza Italia vuole investire – così riferisce Fora stesso in un post – nell’ottica di valorizzare in campo economico, sociale ed ambientale il ricchissimo patrimonio di soggetti che animano questo settore presente nel nostro Paese”.