Anci Umbria lavora da sei anni per il sostegno e la crescita della comunità educativa degli istituti di infanzia del territorio umbro, su incarico della Regione Umbria. E nell'ultimo anno ha sviluppato un percorso articolato in 43 edizioni formative (di 5 incontri ciascuna) rivolte a quasi 900 discenti, ovvero a tutte le professioniste e i professionisti che lavorano negli istituti di infanzia e di prima infanzia comunali, statali, privati e paritari.
L'iniziativa prevede il supporto del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia e dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria. E nei giorni scorsi sono state circa 550 le persone che hanno preso parte al seminario online conclusivo dei percorsi regionali formativi 0-6 di Perugia e Terni, un numero di partecipanti che denota l’interesse sempre maggiore sul progetto formativo . Il confronto si è svolto sul tema "Il sistema integrato 0-6 in Umbria tra riposizionamenti e sfide possibili".
Il seminario – introdotto da Silvio Ranieri, segretario regionale di Anci Umbria, e coordinato da Raffaella Ricci di Anci Umbria – si è aperto con i saluti istituzionali di Fabio Barcaioli, assessore all’Istruzione della Regione Umbria, Francesco Mezzanotte, delegato dell’Usr per l’Umbria, Federico Gori, presidente di Anci Umbria, Massimiliano Marianelli, direttore del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia e Viviana Altamura, assessore del Comune di Terni, comune capofila dei fondi per la formazione 0-6.
L’assessore regionale Fabio Barcaioli ha affermato che anche se “in Umbria abbiamo superato il target europeo di 45 posti ogni 100 bambini residenti sotto i 3 anni, arrivando al 46,5%, ci sono ancora tantissime richieste non evase che restano in graduatoria senza trovare un posto libero. Quindi, come Regione – ha proseguito – stiamo cercando di trasformare le scuole dell'infanzia (3-6 anni), delle quali il 95% è statale in 0-6 anni. Per fare questo stiamo stipulando, insieme all'Ufficio Scolastico Regionale, un protocollo d'intesa per l'ampliamento ai 3-6. Parallelamente, stiamo lavorando al regolamento attuativo della legge regionale 13/2023, quella che appunto istituisce le scuole 0-6 anni in Umbria”.
Francesco Mezzanotte, delegato Usr, ha ringraziato tutti i soggetti istituzionali coinvolti in questo percorso di formazione ricordando l’importanza ed il ruolo del Tavolo paritetico regionale del Sistema integrato 0-6 – composto da Usr dell’Umbria, Regione Umbria e Anci Umbria. Un tavolo che ha il compito di coordinamento ed attuazione delle attività del Piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione.
Il Presidente di Anci Umbria, Federico Gori, è intervenuto sottolineando l’ampia partecipazione come segnale forte della direzione intrapresa. “Investire nella formazione – ha dichiarato – significa investire nel futuro delle nostre comunità. I primi sei anni di vita sono decisivi per lo sviluppo dei bambini e ogni ambiente educativo di qualità ha bisogno di persone preparate e consapevoli. Per questo la formazione non è un optional, ma una responsabilità collettiva. Ogni bambino ha il diritto di crescere in un contesto educativo che lo valorizzi sin dai primi anni”.
L’assessore Viviana Altamura del Comune di Terni, infine, ha affermato che “la struttura di rete esistente oggi funziona. È importante puntare sulla formazione 0-6 e il seminario di oggi è un ulteriore momento rilevante per costruire un sistema integrato sempre più efficiente ed efficace”.
Dopo un lungo e articolato dibattito, le conclusioni finali sono state curate da Chiara Scardazza, coordinatrice della Consulta Istruzione di Anci Umbria, Moira Sannipoli, docente associato in Didattica e Pedagogia speciale del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia, e Fabiano Paio, dirigente tecnico dell’Usr per l’Umbria.
Chiara Scardazza ha rimarcato che Anci Umbria sta “lavorando alle nuove linee guida per l'offerta scolastica per contribuire a qualificare sempre di più l’offerta formativa per gli insegnanti e per migliorare i servizi. In questo contesto lo 0-6 dà sostanza ad un percorso di continuità orizzontale e verticale, che rassicura le famiglie e le radica sul territorio”.