Ancarano di Norcia, una delle frazioni più colpite dai devastanti terremoti del 2016, sta cercando di risollevarsi attraverso iniziative che mirano a restituire normalità e vitalità alla comunità. Uno dei segni tangibili di questa rinascita è rappresentato dal nuovo impianto sportivo polifunzionale e dall’area attrezzata per bambini, inaugurati nel tardo pomeriggio di sabato 3 agosto.
Ancarano di Norcia, molte autorità presenti all’inaugurazione del nuovo impianto sportivo
L’evento ha visto la partecipazione di numerose figure istituzionali, tra cui il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, l’assessore regionale al turismo e sport dell’Umbria, Paola Agabiti, e il sindaco di Norcia, Giuliano Boccanera. La cerimonia di inaugurazione ha attirato una folla numerosa, composta in particolare dagli abitanti del borgo e da molti bambini, entusiasti di avere un nuovo spazio per giocare e socializzare.
La giornata ha offerto anche l’opportunità per le autorità locali di evidenziare al commissario Castelli le persistenti criticità nella frazione, auspicando un’accelerazione dei lavori di ricostruzione. Il nuovo impianto sportivo e l’area giochi sono stati accolti con entusiasmo dalla comunità, riconosciuti come un “progetto fondamentale” che contribuirà soprattutto a offrire ai più piccoli una nuova occasione di socialità e svago.
“Conosciamo e viviamo il territorio e sappiamo quanto valore abbia un progetto del genere,” ha dichiarato l’assessore Agabiti, sottolineando come la rinascita di questi luoghi passi anche attraverso lo sport e le attività ricreative. Il commissario Castelli ha ribadito l’impegno a mantenere alta l’attenzione su Ancarano e sulle altre frazioni colpite dal sisma, promettendo un sostegno continuo.
Il sindaco Boccanera ha confermato che l’amministrazione comunale sta lavorando duramente per garantire che la ricostruzione possa procedere in modo ancora più spedito, affinché la comunità possa ritrovare una piena normalità.
Il sisma del 2016: una scossa devastante per il centro Italia
Il 30 ottobre 2016, alle 07:40 (UTC+1), una scossa di magnitudo 6.5 ha colpito il Centro Italia. Inizialmente valutata a 7.1, è stata percepita in gran parte della penisola italiana. La scossa è stata avvertita anche in Austria, nelle regioni di Salisburgo e Carinzia, e lungo le coste balcaniche.
L’epicentro era in provincia di Perugia, tra Norcia, Preci e Castelsantangelo sul Nera, a 9,4 chilometri di profondità. L’accelerazione del suolo ha raggiunto 0,48 g, con picchi massimi di 0,76 g ad Arquata del Tronto. Nonostante diversi crolli, fortunatamente non ci sono state vittime.
A Norcia sono crollate la basilica di San Benedetto e la concattedrale di Santa Maria Argentea. La frazione di Castelluccio di Norcia ha visto il 60% delle case distrutte. Le repliche, con magnitudo tra 3.5 e 4.8, hanno continuato a scuotere la regione.
I danni cumulativi, insieme al sisma del 26 ottobre di magnitudo 5.9, hanno portato Amatrice e Arquata del Tronto all’XI grado della Scala macrosismica europea. Il terremoto ha provocato spostamenti del terreno significativi: 40 cm verso est nell’area di Montegallo e 30 cm verso ovest nella zona di Norcia.
Gli effetti idrogeologici sono stati rilevanti. La portata del fiume Nera è aumentata considerevolmente. Nei pressi di Norcia, il torrente Torbidone è riemerso dopo decenni. Nel fermano si sono formati vulcanelli di fango, mentre sul Monte Vettore si è aperta una grande spaccatura causando una frana.
Questo evento fa parte della sequenza sismica del Centro Italia del 2016-2017, iniziata il 24 agosto 2016. La sequenza ha incluso scosse di magnitudo 6.0 e due potenti repliche il 26 ottobre. Complessivamente, questi eventi hanno provocato circa 41.000 sfollati, 388 feriti e 303 mort