Giudicata ammissibile la mozione di sfiducia contro la Presidente dell'Umbria Stefania Proietti. La presidente dell’Assemblea legislativa Sarah Bistocchi, dopo aver consultato l’Ufficio di Presidenza, ha dato il via libera ma per l'opposizione ci sono dei ritardi procedurali.
Dopo aver presentato la scorsa settimana la mozione di sfiducia, è arrivato il via libera alla mozione di sfiducia da parte della presidente dell’Assemblea legislativa Sarah Bistocchi, nella giornata di oggi (lunedì 14 aprile) durante la riunione dell’Ufficio di presidenza. Secondo il regolamento di Palazzo Cesaroni, da ora tutti i lavori sono sospesi ed entro 15 giorni andrà convocata la seduta per la discussione della mozione. Si potrebbe andare in aula il 28 aprile.
L’esito è scontato ma cosi facendo le opposizioni possono tornare all’attacco della giunta e di Proietti. La mozione, ora ufficialmente accolta, dovrà essere discussa in aula nel corso di un’apposita seduta che, nelle intenzioni delle opposizioni, dovrebbe tenersi quanto prima. Palazzo Cesaroni aveva fatto slittare tutto a questa settimana e così i consiglieri di minoranza hanno attaccato pesantemente Bistocchi, mettendo in dubbio la sua imparzialità.
"Dopo giorni di assenza ingiustificata, dopo aver fatto saltare la Conferenza dei capigruppo e non averla riconvocata, come previsto dal regolamento su richiesta dell'opposizione, la presidente dell'Assemblea legislativa, Sarah Bistocchi, ha finalmente dichiarato ammissibile, sentito l'Ufficio di Presidenza, la mozione di sfiducia nei confronti della presidente Stefania Proietti": ad annunciarlo sono i consiglieri regionali di opposizione Donatella Tesei e Enrico Melasecche (Lega Umbria), Eleonora Pace, Paola Agabiti e Matteo Giambartolomei (Fratelli d'Italia), Andrea Romizi e Laura Pernazza (Forza Italia), Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria civica).
"Ora - spiegano i consiglieri di opposizione - attendiamo la convocazione del consiglio regionale straordinario con la mozione all'ordine del giorno. Si tratta di una decisione tardiva e strumentale quella della presidente Bistocchi, che arriva dopo l'approvazione in Consiglio regionale, con i voti del campo largo di sinistra, dell'aumento indiscriminato di Irpef e Irap. Una scelta che danneggerà gravemente famiglie, lavoratori e imprese umbre, con effetti pesantissimi sul tessuto sociale ed economico della nostra regione".
"Nei giorni successivi alla presentazione della mozione di sfiducia in Ufficio di Presidenza - prosegue la nota dei consiglieri di minoranza - la presidente Bistocchi ha ignorato deliberatamente le richieste dell'opposizione, piegandosi alla linea dell'assessore Bori e della presidente Proietti. Così facendo, ha messo in discussione l'autonomia stessa del consiglio regionale, assumendosi la responsabilità politica di portare al voto una manovra fiscale fondata su un presunto disavanzo di bilancio, sul quale abbiamo assistito a un vergognoso balletto di cifre, e definita sulla base di una verifica contabile affidata a una società privata che ad oggi non ha ancora prodotto alcun report e, a quanto ci risulta, non ha ancora firmato il contratto con la Regione".
"La maggioranza - conclude la nota dell'opposizione - può contare sui numeri, la minoranza ha il diritto di contare sulle regole. Se la presidente Bistocchi sceglie di ignorare queste regole, allora siamo di fronte a una grave lesione della democrazia. Auspichiamo che il Consiglio regionale straordinario venga convocato al più presto per discutere la mozione di sfiducia alla presidente Proietti, e che, a differenza di quanto gravemente accaduto nella scorsa seduta, vengano rispettati il regolamento e i diritti dei consiglieri di opposizione, che rappresentano migliaia di cittadini umbri colpiti da aumenti fiscali record senza precedenti negli ultimi 20 anni".