Sembra ieri, invece sono già passati ben 25 anni. Veramente tanto tempo, dal quel famoso 14 maggio 2000. Stadio Renato Curi, partita Perugia-Juventus, valevole per l'ultima giornata del campionato di serie A 1999-2000. Bianconeri primi in classifica e a +2 sulla Lazio seconda. In ballo c'è lo scudetto. Juve ovviamente favorita, anche per il vantaggio sui biancocelesti. Nel capoluogo perugino va in scena una partita cruciale, dove però la Juve non riesce a sfondare, con un violento nubifragio che alla fine del primo tempo blocca tutto. L’arbitro Collina controlla la praticabilità del campo lanciando la palla per vedere se rimbalza, facendo intendere dopo un tempo prolungato e vari controlli, che la partita “s’ha da fare”. La ripresa inizia quindi con 71 minuti di ritardo, il gol di Calori porta avanti i grifoni, mentre nel frattempo la squadra di Eriksson all'Olimpico ha battuto la Reggina e aspetta con le orecchie incollate alla radiolina il risultato. Il fischio finale del Curi, con il Grifo che batte la Juve 1-0, è una liberazione per il popolo biancoceleste: la Lazio è Campione d'Italia per la seconda volta nella sua storia, grazie anche al gol di Alessandro Calori.
Proprio in occasione del 25esimo anniversario della vittoria del Perugia sulla Juventus, abbiamo raggiunto telefonicamente Alessandro Calori. Ecco il ricordo dell'ex biancorosso: “Ripensandoci, dopo 25 anni, -sottolinea l'ex calciatore- provo esattamente le stesse emozioni. Fu un gol importante e che verrà sempre ricordato. Alla vigilia poi era impensabile che il Perugia battesse una squadra come la Juve, invece noi a quel tempo dimostrammo che l'impossibile può diventare possibile. Penso che quella rete abbia segnato un’epoca e avuto un significato più ampio. Cosa mi disse mister Mazzone dopo la partita? Sotto forma di battuta disse che l'avevo combinata grossa. E infatti...".
Lazio e Juve erano distanti circa 200 chilometri (Roma-Perugia). I biancocelesti battevano 3-0 la Reggina all'Olimpico, mentre i bianconeri erano impegnati sul campo del Perugia. A Roma, la partita si apprestava alla conclusione, quando nel capoluogo umbro si stava per abbattere un temporale fortissimo che interruppe il gioco per più di un'ora. Si riprese dopo 71' e dopo pochi minuti, alle 17.17 arriva il gol di Calori. Boato all'Olimpico, ma la partita non era finita. Lunghi minuti di attesa, poi alle 18.04, gli altoparlanti dello stadio eccoli annunciare che al Curi era terminata. Da qui l'apoteosi e la lunga festa per festeggiare lo scudetto nell'anno tra l'altro del centenario biancoceleste.
Il Perugia stagione 1999-2000 guidato dall'esperto e navigato Carlo Mazzone, è una squadra che rispetto all'annata precedente, ottiene una tranquilla salvezza.Il presidentissimo Gaucci, a gennaio vende il giapponese Nakata alla Roma con Alenichev che arriva in Umbria nell'operazione. Il Curi diventa un fortino, anche se la sconfitta casalinga con il Bari, fa nascere il famoso litigio tra Gaucci e Matarrese. Il Perugia è ricordato anche per l'esito della lotta scudetto tra Lazio e Juventus all'ultima giornata, uno dei giorni più incredibili nella storia della Serie A e non solo.
PERUGIA: Mazzantini, Bisoli, Calori, Materazzi, Esposito, Tedesco, Olive, Milanese, Alenitchev (63' Sogliano), Amoruso (77' Melli ), Rapajc (87' Campolo). A disposizione: Sterchele, Hilario, Cappioli, Dani. Allenatore: Mazzone.
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero, Iuliano, Conte (74' Esnaider), Tacchinardi (58' Kovacevic), Davids, Pessotto (65' Zambrotta), Zidane, Del Piero, F.Inzaghi. A disposizione: Rampulla, Birindelli, Mirkovic, Oliseh. Allenatore: Ancelotti.
ARBITRO: Collina di Viareggio (assistenti Zuccolini ed Ivaldi- Quarto uomo Baglioni)
MARCATORE: 49' Calori.
NOTE: il secondo tempo e' iniziato alle 17.11, con oltre un'ora di ritardo per un forte temporale che ha allagato il campo. Espulso al 63' Zambrotta per doppia ammonizione. Ammoniti: Montero, Calori, Iuliano e Davids per gioco falloso, Tedesco per comportamento non regolamentare. Angoli: 7-3 per la Juventus. Recuperi: 3' p.t., 5' s.t. Spettatori: 27.000 circa, stadio esaurito.