Ultimo comizio per Stefano Bandecchi e AP prima del silenzio elettorale che scatta alla mezzanotte di questa sera. La serata conclusiva della campagna elettorale di Alternativa Popolare non poteva che essere a Terni, nella città in cui tutto è iniziato. Non solo, nella stessa piazza – Piazza dei Bambini e delle Bambine in pieno centro storico – in cui venne fatto il primo incontro con i cittadini lo scorso anno. Un vero e proprio bagno di folla per gli esponenti di AP. Che hanno sentito forte il calore della città e degli abitanti, in tantissimi a essere accorsi ad ascoltare le parole dei candidati.
A salire sul palco per Alternativa Popolare, oltre al presidente e sindaco di Terni Stefano Bandecchi, anche il vicesindaco Riccardo Corridore. Quest’ultimo candidato governatore della regione Umbria per AP. Con loro i due candidati al Parlamento Europeo, Cristian Brutti e Paola Pincardini. Tanti i temi affrontati in vista delle elezioni europee e amministrative di domani e domenica (8 e 9 giugno 2024).
La campagna elettorale di Alternativa Popolare si conclude a Terni, le parole di Cristian Brutti
Cristian Brutti, candidato al Parlamento Europeo nella lista di Alternativa Popolare, ha tenuto un discorso incisivo e appassionato per concludere la campagna elettorale del partito, richiamando gli elettori a mantenere l’impegno fino all’ultimo istante. Brutti ha ribadito il carattere unico di Alternativa Popolare, presentandolo come il partito delle nuove generazioni, pronto a restituire all’Italia ottimismo, benessere e prospettive che, a suo dire, stanno scemando nel paese. “Alternativa Popolare ha già raggiunto un risultato: è presente in tutte e 5 le circoscrizioni italiane. È l’unica novità nel panorama politico nazionale. Alternativa Popolare e Stefano Bandecchi sono diventati dei protagonisti a livello nazionale, sono la vera novità“.
Aspetto fondamentale più volte sottolineato è quello dell’importanza dell’Europa. Una delle chiavi del programma di AP è, infatti, l’appartenenza al Partito Popolare Europeo, del quale Brutti ha sottolineato l’importanza e l’incisività nel panorama politico europeo. “All’interno del PPE potremmo essere incisivi, non come gli altri partiti“, ha dichiarato. La differenza con gli altri partiti è infatti questa: “Non saranno uniti a Bruxelles, entreranno in gruppi parlamentari secondari, in gruppi parlamentari di ultra nazionalisti e ultra sovranisti. Si divideranno“. Per il candidato questo è un aspetto fondamentale perché “in questi gruppi secondari non potranno incidere quelli che sono i temi più importanti. Il lavoro, l’economia, il sociale“.
Tra le proposte centrali di Alternativa Popolare, Brutti ha posto l’accento sulla difesa dei prodotti italiani di qualità e sul sostegno alle aziende e agli agricoltori italiani. “Noi di AP abbiamo dimostrato di saper fare, di avere successo nelle nostre professioni e sapremo cosa fare a Bruxelles,” ha detto. Assicurando che il partito saprà difendere i diritti degli italiani. Un altro punto saliente del discorso il lavoro europeo di cittadinanza, una misura che Brutti considera fondamentale per garantire una paga dignitosa e risolvere il problema del salario minimo. “Pensiamo ad almeno 100/120 ore al mese per 10 euro l’ora, quindi per una paga minima di 1000/1200 euro” ha spiegato.
Paola Pincardini e la critica agli europarlamentari italiani
Cristian Brutti ha lasciato la parola alla sua collega Paola Pincardini ricordando l’importanza di una diplomazia europea unitaria per promuovere la pace internazionale, citando l’esempio del sindaco di Firenze degli anni ’50, Giorgio La Pira. Quest’ultimo “mise insieme i sindaci di diverse città del blocco sovietico con quelli del blocco NATO per promuovere la diplomazia dell’incontro e per ribadire un principio: le città non vanno bombardate“. Paola Pincardini, dal canto suo, ha iniziato il suo appassionato discorso dedicando un caloroso applauso ai tanti cittadini ternani accorsi.
Con una lunga esperienza politica alle spalle, la candidata per Alternativa Popolare ha enfatizzato il suo impegno per una politica vicina ai cittadini. Pincardini ha sottolineato come durante il mese di campagna elettorale, abbia cercato di conoscere le varie realtà locali e ascoltare i bisogni dei cittadini. “Perché un politico questo deve fare, deve pensare agli altri e non a se stesso. Noi siamo stati abituati, purtroppo, fino a oggi, a una politica sia di destra che di sinistra che ha pensato solo ai propri interessi e vedete come ha ridotto questa città“, ha detto dal palco.
Stoccata poi contro i rappresentanti italiani presenti al Parlamento Europeo, di cui ha criticato l’incapacità di ottenere risultati concreti per il paese. “Abbiamo 76 europarlamentari che ci rappresentano in Europa, eppure ci sentiamo sempre dire quando le cose non vanno bene che la colpa è dell’Europa. Questa cosa non si può più sentire perché se la colpa è dell’Europa significa che la colpa è di chi ci ha rappresentato che non ha saputo farsi rispettare all’interno dei tavoli europei“. Pincardini continua affermando che “i nostri europarlamentari hanno fatto sempre in modo di portare a casa risultati per se stessi, per il loro partito. Non hanno mai fatto squadra“.
L’obiettivo di Alternativa Popolare, quindi, è portare un cambiamento rivoluzionario nella politica italiana, con una maggiore capacità di ottenere e utilizzare i fondi europei. “Le nostre amministrazioni“, ha affermato, “non sono neanche state in grado di intercettare la maggior parte dei fondi a fondo perduto che ci venivano offerti. In Umbria siamo riusciti a prendere il 22%. Quindi significa che il 78% sono tornati indietro inutilizzati“. Conclude infine esortando al voto: “Noi vorremmo essere i vostri rappresentanti per portare le istanze del nostro territorio e per farci valere“.
Riccardo Corridore punta sulla sanità e sulla provincia di Terni
È toccato poi al vicesindaco e candidato governatore della Regione Umbria per Alternativa Popolare, Riccardo Corridore che si è commosso ripensando al primo comizio proprio su quello stesso palco lo scorso anno. Corridore ha ribadito come Alternativa Popolare, rinata proprio da Terni, rappresenti un nuovo modo di fare politica, lontano da speculazioni e clientelismi. Ha poi rivolto l’attenzione alla sua candidatura alla presidenza della regione, delineando una visione per una regione più efficiente e vicina ai cittadini. “Noi sogniamo una regione diversa dove le cose tornino a funzionare, come negli anni ’80 quando io ero ragazzo. Sogniamo una sanità efficiente e vicino ai cittadini“, ha dichiarato.
Il vicesindaco tira subito in ballo la questione sanità a Terni con due esempi lampanti: elisoccorso e ospedale. Il primo, secondo Corridore, è un esempio concreto di inefficienza sanitaria: “L’elicottero per trasportare i malati si utilizza per agire più rapidamente. Soltanto che a Terni l’elisoccorso atterra a Maratta e poi ci vogliono 20 minuti per arrivare all’ospedale di Terni“, ha spiegato criticando le nomine politiche che influenzano la gestione sanitaria. Ha inoltre affrontato il problema delle ambulanze, evidenziando la mancanza di mezzi adeguati. “Noi a Terni abbiamo un’ambulanza. E una a mezzo servizio. La notte copriamo pure la Valnerina, ma l’ambulanza è una sola. Un’ambulanza dovrebbe intervenire in 8 minuti, la media di Terni è oltre i 20“.
Corridore sottolinea come “tutto quello che riguarda la sanità è di competenza della Regione. Il Sindaco di Terni può fare pressioni e ne sta facendo ogni giorno“. Poi torna sulla questione ambulanze con una stoccata alla giunta regionale: “Perché la sanità umbra che ha 2 miliardi di spese annue, quindi 10 miliardi in 5 anni, si permette di concedere soltanto 1 ambulanza e mezza a questo territorio? Questa è malasanità, è vergogna. Io provo ribrezzo per queste persone“. Corridore ha quindi promesso un cambiamento radicale, impegnandosi a realizzare un nuovo ospedale a Terni nei primi tre mesi del suo mandato. “Consentitemi“, ha urlato dal palco, “io non credo che ci sia una volontà politica da parte del centrodestra di realizzare il nuovo ospedale di Terni. Ci stanno prendendo per il sedere“.
Infine, Corridore conclude il suo comizio per la campagna elettorale di Alternativa Popolare a Terni criticando la sinistra per aver svenduto la centrale idroelettrica di Galleto. Sua è la promessa di riportarla in gran parte sotto controllo pubblico. “Sotto il mandato in cui sarò governatore della regione Umbria renderemo la centrale di Galleto al 70% pubblica, che significa portare 140 milioni di euro l’anno nelle casse della Regione. In 5 anni è quasi 1 miliardo di euro, non l’elemosina“. La volontà di AP è quindi quella di far divenire “l’Umbria il cuore pulsante dell’Italia“.
Bandecchi sul palco di Terni per la conclusione della campagna elettorale di Alternativa Popolare
Ultimo a salire sul palco, ma non per importanza, è stato Stefano Bandecchi, presidente di di Alternativa Popolare, che ha tenuto un acceso comizio focalizzato sulle elezioni europee, in cui ha sottolineato l’importanza cruciale dell’Unione Europea per il futuro dell’Italia. “Nel 1989 gli italiani hanno votato al 93% per l’entrata in Europa“, ha ricordato. “Una percentuale che non ha escluso nessuno. Dobbiamo ricordarci quindi che l’Europa l’abbiamo voluta e oggi la dobbiamo far funzionare, cosa che la politica italiana degli ultimi 30 anni non ha ben ricordato“.
Bandecchi ha criticato duramente la classe politica italiana, accusandola di non aver saputo sfruttare appieno le opportunità offerte dall’Europa. “La politica italiana degli ultimi 30 anni ci ha portato disgrazia e sventura. Negli ultimi 30 anni niente è migliorato in questa nazione“, ha dichiarato. Ha poi evidenziato l’importanza dell’Europa anche per il settore sanitario: “Se l’Europa non firma il denaro che noi vogliamo spendere per la sanità in tutta Italia, noi non faremo niente per i nostri ospedali e per le nostre città“, ha spiegato.
Il leader di AP non ha risparmiato dure critiche alla candidatura di figure politiche di alto profilo, come quella di Crosetto, Ministro delle Forze Armate. “O ci continuano a prendere per i fondelli, o pensano che noi ci siamo tutti rincoglioniti” ha affermato in tono provocatorio. È poi passato a illustrare alcune questioni locali non di poco conto, come il protocollo con l’Acciaieria di Terni, criticando duramente le manovre politiche a livello locale e nazionale che, a suo dire, ostacolano il progresso. Senza mezzi termini ha affermato che “Fratelli d’Italia si gratta i co****ni, sia a livello nazionale che regionale che locale, insieme agli altri due scappati di casa: Forza Italia e Lega“.
Rivolgendosi direttamente agli elettori, Bandecchi ha esortato a riflettere attentamente sul voto. “Pensate ai vostri figli, ai vostri nipoti, ai vostri amici che hanno un figlio. Pensate che le promesse che vi vengono fatte devono essere mantenute“. Parlando del suo intervento da Enrico Mentana ha aggiunto: “Come ho detto ieri a Mentana, bisogna avere un sogno sì. Però poi bisogna prendere il sogno e saperlo mettere a terra. Non c’è riuscita la Meloni in Italia, non ci riuscirà sicuramente in Europa“.
Da qui la promessa: “Se manderete qualcuno del mio partito in Europa, io vi prometto che Terni cambierà in 3 minuti e mezzo. E che noi cambieremo l’Europa, l’Italia e Terni“. Concludendo il suo discorso, infine, il sindaco della città Stefano Bandecchi ha rimarcato la necessità di un cambiamento radicale e ha promesso un impegno costante e concreto. “Il signor Stefano Bandecchi non passa ogni 5 anni, ma ogni mese a rivedere le cose che vanno fatte“, ha affermato, rimarcando il suo impegno costante verso i cittadini.
Con queste parole, il presidente di AP ha concluso l’ultimo comizio che ha messo in luce la visione di Alternativa Popolare per un’Europa più forti e integrate.