A qualche giorno di distanza dal voto delle europee dello scorso 8 e 9 giugno, il coordinatore regionale dei giovani di Alternativa Popolare dell’Umbria, Cristiano Rulli, fa il punto sui risultati delle elezioni raggiunti da AP in Italia e in Umbria in esclusiva ai microfoni di Tag 24 Umbria.
Classe ’92, Cristiano Rulli, che di professione è proprietario di una storica macelleria di Terni, di passione si dedica attivamente alla politica con l’obiettivo di contribuire ad accrescere, sul territorio umbro, la presenza del gruppo giovanile che ruota attorno al partito di Stefano Bandecchi, segretario nazionale di AP e sindaco di Terni.
Mosso da quest’intento, Rulli affianca il coordinatore nazionale di AP Giovani Cristian Crispo nell’attività di mobilitazione degli under 35 in vista della campagna elettorale per le regionali di ottobre, dove Alternativa Popolare si presenta con la candidatura di Riccardo Corridore, vicesindaco di Terni, alla presidenza dell’Umbria.
AP Giovani, Rulli: “Siamo partiti da zero, ci siamo fatti conoscere”
Rulli, come commentate voi giovani il risultato di AP alle elezioni europee?
Cerchiamo di vedere il cosiddetto ‘bicchiere mezzo pieno’. Noi di Alternativa Popolare alle urne ci siamo confrontati con partiti di spessore, che hanno al seguito una storia annosa e vantano un’organizzazione ben radicata sul territorio, oltre che sono guidati da leader politici di fama nazionale e internazionale. Basti pensare a Forza Italia che ancora fa uso del nome del suo presidente, oggi defunto, Silvio Berlusconi.
Non ci dimentichiamo che il nostro partito è risorto da poco, e lo ha fatto grazie a Stefano Bandecchi. Di conseguenza, lo 0,39 per cento raggiunto a livello nazionale alle scorse elezioni europee rappresenta per noi un dato importante. Specialmente tenendo in considerazione numerosi ‘handicap’, fattori che ci hanno penalizzato durante la campagna elettorale.
Mi riferisco, per esempio, al fatto che ci è stato imposto di togliere il nome di Bandecchi dal simbolo, quando, in verità, AP è conosciuta come realtà politica in stressa connessione con il suo segretario. Oppure, al fatto che per i primi mesi di campagna il nostro partito è stato ignorato in tutti i sondaggi. Nessuno dei nostri rappresentanti, inoltre, ha partecipato a ospitate televisive, mentre gli altri esponenti partitici andavano continuamente in giro a parlare in questo o quell’altro programma tv.
Ciò nonostante, se guardiamo al voto di Terni, AP ha sorpassato, in termini di preferenze, Forza Italia e la Lega e si è affermata al quarto posto dopo Fratelli d’Italia, Partito democratico e Movimento 5 Stelle.
Dopo le europee, AP guarda alle regionali
Adesso, Rulli, AP si dovrà concentrare sulla campagna elettorale per le regionali…
Esattamente, proprio il mese prossimo partirà la campagna sui vari territori con il nostro candidato presidente per la Regione Umbria Riccardo Corridore. Stiamo mettendo a punto gli ultimi aspetti del nostro programma elettorale, ma qualcosa possiamo già anticipare. Senz’altro, ci sarà grande attenzione per i giovani.
In Umbria manca un rapporto efficiente tra scuola e lavoro, che noi intendiamo ricostruire. Promuovendo incentivi per l’imprenditoria giovanile, ad esempio, così come per il lancio di startup. O perchè no, favorendo l’inserimento dei giovani nelle aziende con la possibilità di effettuare tirocini retribuiti e perfezionando il funzionamento dei centri per l’impiego.
Vogliamo porre fine alla fuga dei cervelli. Soltanto negli ultimi dieci anni si sono trasferiti all’estero ben 18500 umbri. Facile spiegarselo, nella nostra regione gli stipendi dei giovani under 35 sono più bassi rispetto al resto d’Italia. Soprattutto, desideriamo che i giovani ricomincino a credere nella politica e ad avere fiducia nelle istituzioni. Questo accade, però, quando si mantengono le ‘promesse elettorali’.
Di recente mi ha telefonato un ragazzo di Terni, poco più che ventenne, che ha deciso di avvicinarsi ad Alternativa Popolare, per raccontarmi che Stefano Bandecchi, una volta eletto sindaco, ha realmente proceduto a riqualificare la zona di Battiferro dove questo ragazzo abita. Una zona di periferia, con pochi abitanti, soggetta a degrado, che di certo non costituisce un grande bacino di elettori. Eppure Bandecchi ci è andato a fare campagna e se ne è ricordato.