L'Azienda ospedaliera di Perugia compie un nuovo passo sul fronte dell’innovazione tecnologica in sanità con l’acquisizione di un ecocardiografo di ultima generazione, destinato a diventare il fulcro operativo della Struttura complessa di Cardiologia. Il dispositivo, identificato come GE Vivid Pioneer, colloca l’ospedale perugino tra le realtà più avanzate a livello nazionale nel campo della diagnostica cardiologica ad alta definizione.
L'introduzione della nuova strumentazione rappresenta un salto di qualità significativo nella valutazione delle patologie cardiache, in particolare di quelle valvolari, e nella pianificazione degli interventi di cardiologia interventistica mininvasiva e di cardiochirurgia.
Il GE Vivid Pioneer è tra i pochi ecocardiografi presenti in Italia dotati di algoritmi avanzati di intelligenza artificiale integrata e di capacità di ricostruzione volumetrica 4D in tempo reale ad altissima risoluzione. Grazie a queste caratteristiche, lo strumento consente una visualizzazione estremamente dettagliata delle strutture cardiache, con una resa anatomica che si avvicina alla visione diretta del cuore.
La qualità delle immagini e la rapidità di elaborazione permettono di ottimizzare i tempi diagnostici e procedurali, riducendo l’invasività degli interventi e aumentando la sicurezza complessiva per il paziente. Le funzionalità di analisi automatica migliorano inoltre la riproducibilità delle misurazioni e supportano il clinico nelle decisioni più complesse.
La nuova apparecchiatura non sarà utilizzata esclusivamente per la diagnostica, ma anche come guida nelle procedure interventistiche più avanzate. Tra queste figurano la TAVI (sostituzione transcatetere della valvola aortica), la riparazione percutanea della valvola mitrale, il trattamento della valvola tricuspide e altri interventi strutturali complessi.
La possibilità di disporre di immagini tridimensionali dinamiche durante le procedure consente una pianificazione estremamente accurata e una riduzione dei margini di rischio, favorendo interventi più rapidi e percorsi post-operatori più brevi.
Il direttore della Struttura complessa di Cardiologia, Maurizio Del Pinto, ha sottolineato il valore strategico della nuova tecnologia per l’offerta clinica locale.
“L'acquisizione del GE Vivid Pioneer rappresenta una tappa fondamentale per la nostra struttura. Essere i primi in Umbria e tra i primi in Italia a disporre di questa tecnologia ci consente di potenziare ulteriormente l'offerta assistenziale, mettendo a disposizione dei nostri pazienti strumenti diagnostici di livello mondiale per la cura delle malattie valvolari. L'avveniristico ecocardiografo sarà il fulcro operativo del nuovo ‘Heart Valve Center’, un centro di eccellenza multidisciplinare dove cardiologi clinici, ecocardiografisti, emodinamisti e cardiochirurghi collaborano in un ‘heart team’ per definire il percorso terapeutico più efficace e personalizzato. Con questo potente apparecchio potremmo fare diagnosi molto precise per una identificazione precoce e dettagliata delle anomalie valvolari; verrà utilizzato come guida interventistica nelle procedure complesse come la TAVI (sostituzione della valvola aortica) e la riparazione della valvola mitrale tramite catetere, oppure nel trattamento della valvola tricuspide ed altri interventi cardiaci, inoltre, avremo una riduzione dell'invasività con maggiore accuratezza che si traduce in interventi più rapidi e tempi di recupero ridotti per il paziente”.
Cuore del progetto è la nascita del Heart Valve Center, un modello organizzativo che mette al centro il lavoro multidisciplinare. Cardiologi clinici, ecocardiografisti, emodinamisti e cardiochirurghi opereranno in stretta sinergia per valutare ogni singolo caso, scegliendo il percorso terapeutico più appropriato sulla base delle caratteristiche cliniche del paziente. La nuova tecnologia fungerà da elemento abilitante di questo approccio integrato, consentendo una condivisione immediata e accurata delle informazioni diagnostiche tra i diversi specialisti coinvolti.
L'acquisto dell’ecocardiografo è stato reso possibile grazie ai finanziamenti aggiuntivi regionali stanziati lo scorso ottobre dalla Giunta dell’Umbria. In particolare, 1,7 milioni di euro sono stati destinati all’Azienda ospedaliera di Perugia per interventi urgenti di rinnovo e ammodernamento delle dotazioni tecnologiche.
Soddisfazione è stata espressa anche dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Antonio D’Urso, che ha evidenziato il valore istituzionale e strategico dell’investimento. “Ringrazio la Presidente della Regione Umbria, la giunta regionale e la direttrice regionale, Daniela Donetti, che grazie a questi finanziamenti aggiuntivi e alla loro visione futura ci hanno permesso di rimodernare la dotazione dei posti letto e barelle e l’acquisto di apparecchiature di ultima generazione come l’ecocardioecografo”.
Per i pazienti umbri, l’arrivo del GE Vivid Pioneer significa accesso a diagnosi più tempestive e accurate, interventi meno invasivi e tempi di recupero più brevi. Per l’ospedale, rappresenta un ulteriore tassello in una strategia di crescita basata su innovazione tecnologica, formazione del personale e integrazione delle competenze.