Un manto bianco e silenzioso avvolge Castelluccio di Norcia, mentre i primi, fitti fiocchi della stagione continuano a scendere sul Pian Grande. L’inverno, in anticipo e con decisione, ha bussato alle porte dell’Umbria nella notte tra venerdì e sabato, trasformando in una cartolina innevata il borgo simbolo dell’Appennino, a quasi 1.500 metri d’altezza. Ma la morsa del gelo non si è fermata lassù. La quota neve è crollata fino ai 400-600 metri, imbiancando senza preavviso paesi come Gualdo Tadino, San Giustino e Colfiorito. Sulla regione, intanto, è scattata l'allerta gialla della Protezione Civile, valida fino alla mezzanotte di domenica 23, che dipinge uno scenario di criticità per neve, vento e, da domani, ghiaccio.

La prima luce del sabato ha svelato uno scenario che gli abitanti di Castelluccio di Norcia conoscono bene, ma che non smette di emozionare. Dopo le precipitazioni iniziate nelle ore più fredde della notte, il borgo, arroccato come un nido d’aquila in vista della piana, e l’immenso Pian Grande sono stati avvolti da un manto uniforme di neve fresca. Un silenzio ovattato, rotto solo dal fruscio dei fiocchi che continuavano a cadere con intensità variabile, ha accolto il risveglio. Nonostante il termometro abbia segnato un deciso calo, l’ondata di freddo ha già attirato i primi curiosi e gli appassionati di montagna, pronti a catturare con gli smartphone le prime, suggestive immagini di un inverno che fa il suo esordio con notevole anticipo.
“La situazione al momento è sotto controllo, ma la viabilità richiede attenzione”, ha dichiarato un volontario della protezione civile locale raggiunto telefonicamente. “Stiamo monitorando le strade principali. Consigliamo assolutamente prudenza per la presenza di neve e per i possibili tratti ghiacciati, soprattutto in queste prime ore. L’immagine è certamente spettacolare, ma non bisogna farsi trovare impreparati”.
Secondo le previsioni, le nevicate su Castelluccio di Norcia e sull’altopiano dovrebbero proseguire per gran parte del pomeriggio di sabato, per poi concedere una tregua in serata. Questo primo, vero assaggio d’inverno restituisce al borgo e al suo paesaggio mozzafiato quell’identità aspra e magnifica che ogni anno segna l’avvio della stagione fredda sull’Appennino.
Sul quadro meteorologico già complesso si innesta ora l'ufficialità dell'allerta gialla emanata dalla Protezione Civile. Un avviso con validità fino alle 00:00 di domenica 24,che interessa gran parte del territorio regionale per una combinazione di rischi.
Fino alla mezzanotte di sabato, il codice giallo è stato dichiarato per criticità da temporali, vento e neve nelle zone A, C e D dell'Umbria, comprendendo di fatto l'area appenninica e le valli. Il bollettino prevede per il rischio neve possibili disagi alla circolazione con rallentamenti o interruzioni della viabilità, danni al trasporto pubblico, la possibilità di caduta rami e addirittura locali interruzioni nei servizi essenziali come energia elettrica e acqua. Il rischio vento porta con sé la possibilità di danni a strutture leggere, difficoltà per la circolazione di mezzi pesanti e trasporto lacustre, caduta di alberi e problemi alle linee elettriche.
A partire dalla mezzanotte di domenica 23 novembre, l'allerta si estende a tutto il territorio regionale (zone dalla A alla F) per criticità da ghiaccio. Questo passaggio segna un'evoluzione pericolosa: la neve che si scioglie e le piogge residue, a fronte di temperature sotto lo zero, sono destinate a gelare, creando lastroni insidiosi su strade e marciapiedi.
La perturbazione ha mostrato i denti con un’intensità che ha sorpreso molti, facendo crollare la quota neve in modo marcato nel corso della mattinata di sabato. Il Centro funzionale della Protezione civile regionale dell'Umbria ha diramato un bollettino dettagliato: la neve, che nelle prime ore del giorno si attestava attorno agli 800 metri, è scesa rapidamente fino a toccare i 400-600 metri.
Questa brusca discesa del limite delle nevicate ha aperto la strada a un fenomeno insolito e spettacolare: i fiocchi hanno iniziato a cadere, a tratti anche intensamente, su centri abitati di media collina. Le prime segnalazioni sono arrivate da Gualdo Tadino, dove la nevicata ha addirittura portato all’annullamento di un evento pubblico organizzato da Articolo 21. Stessa scena a San Giustino, Colfiorito e nella stessa Norcia, mentre numerose altre località della dorsale appenninica si sono ritrovate imbiancate in poche ore.
“I modelli previsionali indicano un progressivo esaurimento dei fenomeni a partire dal tardo pomeriggio”, si legge nella nota del Centro funzionale della Protezione civile regionale. “Tuttavia, sui versanti orientali dell'Appennino le precipitazioni nevose potrebbero persistere fino a sera. Gli accumuli più significativi si stanno registrando nelle zone esposte ai venti di maestrale. Alla luce dell'allerta, l'invito alla prudenza è massimo”.
Mentre Castelluccio e l’Alto Appennino vivono il loro battesimo della neve, le principali città umbre non sono state risparmiate dal maltempo. A Perugia, Terni e Foligno la giornata di sabato è caratterizzata da pioggia e un freddo pungente, che rende tangibile l’arrivo della prima, significativa ondata di gelo della stagione. Un brusco cambiamento che, complici le nuove criticità da ghiaccio in arrivo, segna l'inizio di una fase di forte disagio per la viabilità e la mobilità in tutta la regione.