Ad Allerona, la tranquillità della vita di paese è stata spezzata da un episodio inquietante: un cane di razza pastore del Caucaso, Balù, è scomparso nel nulla. I proprietari sono sicuri che l’animale sia stato rubato, e non si arrendono nel tentativo di riaverlo a casa.
Recinto manomesso e Balù scomparso: è caccia ai responsabili
Il mistero è iniziato quando la famiglia di Balù ha trovato il recinto del cane danneggiato: qualcuno ha tagliato la rete, aprendo una via libera per portare via l’animale. Una scena che non lascia spazio a dubbi: si tratta di un furto premeditato. Denise Ricci, diciottenne e proprietaria del cane, non nasconde la sua rabbia e il dolore per quanto accaduto. “Lo hanno addormentato e trascinato fuori”, racconta Denise, visibilmente scossa.
Non c’è stato un attimo da perdere. Subito dopo aver scoperto la sparizione, la famiglia ha sporto denuncia ai carabinieri, decisa a fare luce su questa brutta vicenda. La segnalazione è arrivata anche alla Usl, nella speranza che il microchip di Balù possa facilitare il suo ritrovamento. Le autorità sono già al lavoro per cercare di risalire ai colpevoli, mentre la comunità locale si stringe attorno alla famiglia.
In un clima di angoscia e frustrazione, Denise ha lanciato un appello accorato: “Ridatemi Balù”. Parole semplici, ma che trasmettono tutta la determinazione di una giovane proprietaria a non arrendersi. Secondo Denise, l’unica spiegazione plausibile è che chi ha preso il cane lo abbia addormentato, vista la sua natura protettiva. Nonostante lo shock, la speranza di riabbracciare Balù resta forte.
Anche la madre di Denise, Dayana, ha raccontato i dettagli della sera in cui Balù è sparito. “Verso le 20 mia figlia gli ha portato da mangiare. Il recinto è vicino a casa nostra, lo controlliamo spesso. Due ore dopo, quando Denise è tornata, non c’era più”. Il cane, che fino a poche ore prima stava bene e si muoveva nel suo spazio, è scomparso senza lasciare traccia. La tensione cresce, soprattutto per il sospetto che qualcuno stia cercando di trarre profitto dalla vendita del cane.
L’ultima speranza della famiglia è che chi ha preso Balù si ravveda e lo riporti a casa. Ma Denise non si ferma qui e lancia anche un monito: “Se qualcuno vi propone l’acquisto di un pastore del Caucaso, assicuratevi che non sia lui”. Una raccomandazione che lascia trasparire la paura che Balù possa essere venduto, magari a qualcuno che ignora la sua provenienza.
Cosa fare se si avvista un cane simile al pastore del Caucaso disperso
Quando si avvista un cane che potrebbe essere stato rubato, come nel caso di Balù, agire con cautela e attenzione è fondamentale. Prima di tutto, è importante cercare di identificare il cane senza avvicinarsi in modo troppo invasivo, soprattutto se sembra spaventato o disorientato. Osservare dettagli come il colore, la taglia e la presenza di eventuali medagliette o microchip potrebbe essere decisivo per capire se l’animale corrisponde alla descrizione di un cane smarrito.
La prassi suggerita è avvisare immediatamente le autorità locali, come la polizia municipale o i carabinieri, che possono verificare la presenza di denunce o segnalazioni di furto relative a un cane con caratteristiche simili. Contattare i veterinari della zona risulta utile, poiché spesso ricevono segnalazioni sui furti e dispongono degli strumenti necessari per leggere i microchip degli animali.
Parallelamente, segnalare la scoperta ai canili o rifugi della zona potrebbe accelerare il processo di verifica. Nel caso in cui l’animale fosse stato proposto per la vendita, bisogna assolutamente agire con discrezione e raccogliere più informazioni possibili senza creare allarmi, segnalando poi tutto alle forze dell’ordine. L’obiettivo è quello di salvare l’animale, senza fare gli eroi.