Allarme processionarie al Teatro Romano. Segnalazioni sui social informano che tutti i pini sono infestati e gli insetti già cominciano a scendere, recando pericoli per bambini, adulti e animali. É così pieno che possono anche cadere addosso rivelandosi altamente urticanti. Nessun intervento preventivo è stato fatto dalla pubblica amministrazione, ed è già tardi perché molte sono già a terra come evidenziano alcune documentazioni fotografiche.
Allarme processionarie al Teatro Romano, le mamme di Gubbio si mobilitano
E’ allarme processionare al Teatro Romano tra le mamme di Gubbio, che nel frattempo si sono rivolte alla Polizia Locale e all’Urp (Ufficio relazioni con il pubblico) per segnalare la presenza di possibili nidi di questi insetti sui rami più alti degli alberi di Via del Teatro Romano. Una lettera al Comune di Gubbio è stata intanto inoltrata tramite l’Urp.
Alcune mamme di Gubbio in ansia, spiegano come i pini dell’area giochi del Teatro Romano siano completamente infestati dai nidi delle processionarie. Quando i bruchi usciranno sarà troppo tardi per intervenire. Per questo motivo è necessaria la bonifica dei pini con urgenza.
Quello maggiormente colpito, si trova di fronte al Teatro Romano ma anche gli altri pini limitrofi sono infestati. Le mamme chiedono perciò che sia eseguito un sopralluogo di esperti entomologi.
Allarme processionarie al Teatro Romano: si tratta di un lepidottero
La processionaria del pino è un lepidottero appartenente alla famiglia Notodontidae, diffuso in Eurasia e Nordafrica. Sono insetti altamente distruttivi per le pinete poiché le privano di parte del fogliame, compromettendone così il ciclo vitale.
La processionaria, nella fase primaverile quando è ancora allo stadio di bruco, risulta essere molto pericolosa perché dotata, nella parte superiore del corpo, di peli fortemente urticanti. Sia per adulti e bambini sia per i cani.
Le larve di questo insetto sono molto voraci fin dalla nascita e si nutrono delle foglie della pianta su cui sono nate, causando il defogliamento dell’albero.
La processionaria attacca soprattutto il pino silvestre e il pino nero, ma può svilupparsi anche su altre specie di pino e, nelle aree urbane, colonizzare e nutrirsi dei cedri.
I periodi più pericolosi, la primavera e l’autunno
I periodi dell’anno nei quali la processionaria provoca i maggiori danni alle piante sono la primavera, soprattutto nei mesi di marzo e aprile, quando le larve riprendono la loro attività e l’inizio dell’autunno, nel mese di ottobre.
È dannosa non solo per il mondo vegetale, ma anche e soprattutto per il mondo animale. I suoi peli urticanti, infatti, si separano facilmente dal dorso dell’animale, o per contatto diretto, o per contatto indiretto, trasportati semplicemente dal vento.
Questi peli possiedono una conformazione fisica tale da facilitarne l’aderenza a pelle, mucose e abiti.
Danni alla salute provocati dalla processionaria
Il contatto della pelle con i peli della processionaria provoca un’immediata reazione cutanea che si manifesta come un eritema papuloso associato a dolore, prurito e rossore. Nei casi più gravi si potrebbe assistere anche alla comparsa di vescicole o bolle.
Se i peli entrano in contatto con le mucose, scatenano un’immediata reazione irritativa e infiammatoria. Per esempio, in caso di contatto oculare si manifesta una congiuntivite; se poi i peli riescono a penetrare in profondità nell’occhio, vi è il rischio d’insorgenza di una grave infiammazione che, se non trattata, può portare addirittura alla cecità.
Il quadro sintomatologico si complica e si aggrava nel caso in cui i peli urticanti vengano ingeriti o inalati.
In caso di ingestione, infatti, si assisterà alla comparsa di una grave infiammazione della bocca e della mucosa gastroenterica associata a aumento della salivazione, vomito e dolore addominale.
Il pericolo dello schock anafilattico
In caso di inalazione, invece, l’irritazione e l’infiammazione riguarderanno le vie respiratorie con comparsa di starnuti, mal di gola, difficoltà di deglutizione e difficoltà respiratorie dovute a broncospasmo.
Negli individui particolarmente sensibili e predisposti, il contatto con i peli della processionaria può causare lo shock anafilattico. Si tratta di una gravissima reazione allergica che si può manifestare con sintomi quali orticaria, ipotensione, edema, difficoltà respiratorie, vertigini e perdita di coscienza.
Nei casi più gravi, lo shock anafilattico può condurre anche alla morte.