La campagna olivicola umbra entra in una fase cruciale. Le temperature che in questi giorni hanno superato i 35 gradi - con punte fino a 38°C - hanno creato le condizioni ideali per la proliferazione della mosca olearia (Bactrocera oleae), uno dei parassiti più dannosi per le coltivazioni di olive. L’allarme arriva dai Bollettini fitosanitari di Assoprol Umbria, che registrano un incremento sensibile della presenza dell’insetto in più aree della regione e invita gli olivicoltori a intervenire con urgenza.
Il monitoraggio condotto nella prima decade di agosto ha rilevato voli in aumento in tutte le aziende controllate, con una media regionale di 8,3 adulti catturati per trappola. I focolai più rilevanti si trovano nei Colli Assisi-Spoleto (10,3) e nei Colli Martani (9,5).
Sul fronte dell’infestazione attiva (uova e larve) la media umbra si attesta al 2,9%, ancora sotto la soglia di intervento per le olive da olio (5-7%), ma con situazioni locali critiche: Assisi 16%, Giano dell’Umbria 10%, Gubbio 8%.
“Monitoraggio e controllo dei voli della mosca delle olive risultano fondamentali per tenere a bada la popolazione intervenendo con strategie di controllo preventive” sottolinea Marco Viola, presidente di Assoprol Umbria.
L’attuale fase fenologica delle olive, classificata BBCH 75, vede le drupe al 50% della loro dimensione finale e con il nocciolo in via di lignificazione. È uno stadio in cui i frutti sono particolarmente vulnerabili all’ovideposizione della mosca.
Il quadro è aggravato da un inverno mite, precipitazioni concentrate nei primi mesi dell’anno (circa 350 mm complessivi) e successive alte temperature con assenza di piogge, fattori che hanno favorito sia lo sviluppo di malattie fungine - come occhio di pavone e cercosporiosi - sia lo stress idrico delle piante.
“Solo grazie a una gestione moderna, sostenibile e professionale dell’oliveto si potranno raggiungere importanti obiettivi produttivi e qualitativi, creando reddito e facendo crescere tutto il settore olivicolo-oleario” evidenzia Viola, ribadendo l’importanza della prevenzione e della tempestività negli interventi.
Il Bollettino indica diverse strategie di difesa:
Controllo degli adulti: uso di adulticidi come Spintor Fly (biologico) o Exirel Bait, cattura massale con trappole e impiego di polveri di roccia (caolino) per ridurre i voli e l’ovideposizione.
Controllo di uova e larve: in caso di superamento della soglia di intervento, trattamenti con Epik SL/Kestrel (a base di acetamiprid) o Sivanto Prime (a base di flupyradifurone), rispettando le limitazioni di legge sul numero di applicazioni.
Gli esperti ricordano che la gestione della mosca è complessa negli impianti tradizionali e diventa ancora più impegnativa negli oliveti ad alta densità, sempre più diffusi in Umbria.
Oltre ai bollettini, Assoprol Umbria offre ai propri soci un servizio di consulenza fitosanitaria che comprende l’installazione di trappole a feromoni, il campionamento delle drupe e l’analisi puntuale delle condizioni di campo. L’obiettivo è permettere agli olivicoltori di pianificare gli interventi in base a dati concreti e non solo alle previsioni meteorologiche.
Il messaggio dell’associazione è chiaro: la stagione è ancora recuperabile, ma la rapidità nelle decisioni farà la differenza tra una campagna produttiva di qualità e una compromessa dalla mosca olearia.