Un falso allarme bomba ha seminato il panico all’aeroporto di Perugia nella serata di ieri, concludendosi fortunatamente senza conseguenze. Il volo coinvolto, un Transavia proveniente da Rotterdam, è stato oggetto di una procedura di emergenza che ha visto l’intervento delle forze dell’ordine e il dispiegamento di misure di sicurezza al momento dell’atterraggio. Il timore che si trattasse di un attentato terroristico è nato da un’incomprensione, ma la situazione è stata prontamente gestita e l’allarme è rientrato.

La causa dell’allarme: una comunicazione fraintesa

L’episodio che ha causato momenti di tensione ha avuto origine poco prima dell’atterraggio del volo Rotterdam-Perugia. È in questo momento che la torre di controllo di Padova intercetta una comunicazione in bassa frequenza proveniente dal velivolo. Il messaggio captato sembrava indicare una situazione di emergenza legata a una possibile minaccia, forse una bomba o un pericoloso tentativo di attentato a bordo. Da qui l’allarme che ha immediatamente attivato il protocollo di sicurezza. Subitaneo quindi l’intervento delle autorità competenti e l’allerta della Sase, la società che gestisce l’aeroporto San Francesco d’Assisi.

Già dalle prime indagini, però, è emerso come l’allarme si fosse in realtà originato da un banale fraintendimento. E che né il personale di bordo né la compagnia aerea Transavia avevano riscontrato anomalie o segnalazioni di pericolo durante il volo. Tutto rientrato, quindi? Non proprio.

Per garantire la sicurezza dei passeggeri e del personale, sono stati comunque subito attivati i protocolli di emergenza. All’atterraggio del volo, che è avvenuto con qualche minuto di anticipo rispetto all’orario previsto delle 19.58, sul posto si sono precipitati Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e unità mediche, pronti a gestire una situazione che si temeva potesse sfociare in una tragedia. I passeggeri sono stati fatti scendere velocemente dall’aereo e, in seguito, l’aeromobile è stato sottoposto a un controllo approfondito da parte delle forze dell’ordine. Dopo verifiche dettagliate, che hanno riguardato anche i bagagli, non è stata trovata alcuna traccia di esplosivi o di altre minacce. Pertanto si è avuta conferma definitiva di ciò che già si sospettava, ovvero che si trattava di un falso allarme.

Aeroporto di Perugia, l’allarme bomba crea disagi e cancellazioni

Quel che è bene finisce bene. Ma nonostante l’esito negativo delle ispezioni, l’allerta bomba all’aeroporto di Perugia ha creato qualche disagio per i passeggeri. Questi ultimi, infatti, sono stati costretti a rimanere in aeroporto più a lungo del previsto per riavere i propri bagagli, che sono stati sottoposti a ulteriori controlli. In particolare, chi aveva con sé bagagli da stiva ha dovuto attendere la fine di tutte le procedure di sicurezza, mentre i passeggeri senza bagagli sono stati lasciati liberi di proseguire il loro viaggio.

Ma non è tutto. L’incidente ha avuto ripercussioni anche sul volo successivo, il Perugia-Rotterdam delle 20.45, che è stato inizialmente ritardato per permettere i controlli sul velivolo. Con il prolungarsi della situazione e dei controlli è stato deciso, infine, di cancellare il volo per la serata con la possibilità di riprogrammare la partenza al giorno successivo. Come è comprensibile questo ha generato ulteriori disagi per i passeggeri in attesa di partire.

L’intervento tempestivo delle autorità e delle forze dell’ordine, comunque, ha permesso di gestire la situazione in modo efficace. Minimizzando i rischi e garantendo la sicurezza di tutti i presenti. Anche se si è trattato di un falso allarme bomba, la procedura seguita all’aeroporto di Perugia dimostra l’importanza di rispondere con prontezza a ogni segnale di pericolo, evitando di sottovalutare anche i minimi indizi che potrebbero indicare una minaccia.

Fortunatamente l’intero episodio si è concluso senza conseguenze. Quello che emerge è sicuramente l’importanza di una comunicazione chiara e della precisione nelle operazioni di monitoraggio aereo. La possibilità che un malinteso possa scatenare un’allerta così seria è un segnale di quanto sia necessario mantenere un alto livello di coordinamento tra le varie torri di controllo e le compagnie aeree.