27 Aug, 2025 - 20:45

Alla scoperta di Ottaviano Nelli: il FAI Gubbio riscopre il maestro del Quattrocento con una passeggiata tra le chiese della città

Alla scoperta di Ottaviano Nelli: il FAI Gubbio riscopre il maestro del Quattrocento con una passeggiata tra le chiese della città

Un viaggio nel cuore dell’arte eugubina, illuminato dalla luce serale e dalle parole appassionate di giovani guide. È stata questa l’esperienza vissuta da decine di cittadini e turisti che ieri sera, lunedì 25 agosto, hanno preso parte alla passeggiata culturale organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano, gruppo di Gubbio, dal titolo “Alla scoperta di Ottaviano Nelli”.

L’iniziativa ha acceso i riflettori su uno dei più grandi maestri del Quattrocento eugubino, Ottaviano Nelli, pittore e miniatore che ha legato la sua vita e la sua arte alla città dei Ceri, lasciando un’eredità di straordinario valore.

L’aperitivo e il cammino tra le chiese

La serata si è aperta alle 18.30 con un aperitivo di benvenuto presso i locali di Placebo Drink Room in Corso Garibaldi, occasione per i partecipanti di conoscersi e introdursi al tema dell’evento.

Alle 19.45 è iniziata la passeggiata guidata, che ha condotto il gruppo in tre tappe fondamentali: Santa Maria Nuova, Sant’Agostino e San Francesco. A fare da ciceroni tre giovani e appassionate guide – Elena Vagnarelli, Giorgia Dottori e Chiara Brugnoni – che con competenza e entusiasmo hanno accompagnato i partecipanti in un vero e proprio viaggio nel tempo.

“Il nostro obiettivo era quello di restituire ai cittadini la grandezza di Ottaviano Nelli, troppo spesso poco conosciuto rispetto al suo reale valore” hanno spiegato le guide al termine dell’iniziativa.

Santa Maria Nuova: la Madonna del Belvedere

La prima tappa ha condotto i visitatori alla Chiesa di Santa Maria Nuova, dove è custodita una delle opere più celebri di Nelli, la “Madonna del Belvedere”.

Si tratta di un affresco di straordinaria bellezza, commissionato da Antonio di Mucciolo e concepito come epifania dedicata alla sepoltura di una donna. La scena è incorniciata da colonne tortili ornate con figure del Giudizio Universale, creando un intreccio tra devozione, memoria e grande pittura.

“La Madonna del Belvedere rappresenta uno degli esempi più alti dell’arte di Nelli – hanno sottolineato le guide – per qualità pittorica, per forza simbolica e per la complessità della composizione”.

Sant’Agostino: le storie del santo e il Giudizio Universale

La seconda tappa del percorso ha portato i partecipanti nella Chiesa di Sant’Agostino, dove Nelli e la sua bottega hanno realizzato, tra il 1418 e il 1420 circa, un vasto ciclo pittorico.

Qui si trovano gli affreschi dell’Arco Santo e dell’abside, che raccontano le Storie di Sant’Agostino in 25 scene e un solenne Giudizio Universale.

Le scene raffigurano episodi della vita del grande filosofo e santo africano, proposte con una narrazione vivace e intensa. La mano di Nelli e dei suoi collaboratori è riconoscibile nello stile narrativo, nell’attenzione ai dettagli e nell’uso sapiente del colore.

Il ciclo di Sant’Agostino ci restituisce un Nelli narratore, capace di tradurre in immagini i grandi temi della fede e della filosofia” ha evidenziato una delle guide durante l’illustrazione.

San Francesco: le Storie della Vergine

La terza e ultima tappa è stata la Chiesa di San Francesco, terzo insediamento francescano a Gubbio dopo Santa Maria della Vittorina. Qui si conserva uno dei cicli più affascinanti attribuiti a Ottaviano Nelli: le “Storie della Vergine”, dipinte probabilmente tra il 1410 e il 1415.

Questi affreschi decorano integralmente la superficie dell’abside “a cornu Evangelii”, situata a sinistra dell’altare maggiore.

Il ciclo, riscoperto tra il 1940 e il 1941, era originariamente composto da 17 riquadri, dei quali oggi ne sono leggibili 13. Le scene raffigurano momenti salienti della vita di Maria, realizzati con uno stile delicato, intimo e profondamente narrativo.

“Nelli sapeva tradurre con il pennello emozioni e spiritualità – hanno ricordato le guide –. Le Storie della Vergine ne sono un esempio evidente, con figure che parlano ancora oggi con grande immediatezza”.

Alla stessa mano del pittore è attribuita anche la decorazione della colonna laterale destra della chiesa, ulteriore testimonianza della sua presenza.

Un artista da riscoprire

Ottaviano Nelli (1375 circa – 1444) fu uno dei maggiori interpreti della pittura eugubina del Quattrocento. Attivo non solo a Gubbio, ma anche in altre città dell’Umbria e delle Marche, il Nelli fu maestro stimato e autore di cicli pittorici che intrecciano fede, cultura e narrazione popolare.

Il suo stile, caratterizzato da colori vividi, attenzione al dettaglio e forte capacità narrativa, lo rese un protagonista della stagione artistica del primo Rinascimento in area umbro-marchigiana. A Gubbio, la sua impronta è particolarmente forte e ancora oggi visibile in molte chiese.

Ottaviano Nelli è un patrimonio della città e dell’Umbria – ha sottolineato il gruppo FAI –. Con questa iniziativa vogliamo riportarlo al centro della memoria collettiva, valorizzando la sua opera e il legame profondo che ha con Gubbio”.

Il successo dell’iniziativa: un sold out annunciato

La passeggiata serale ha riscosso un grande successo, registrando il tutto esaurito. Numerosi i partecipanti, eugubini e turisti, che hanno seguito con interesse il percorso tra arte e storia.

La durata della visita, circa un’ora e mezza, è stata scandita da momenti di riflessione, osservazione e spiegazione, resi ancora più suggestivi dall’atmosfera serale che ha avvolto le chiese e le piazze della città.

“Vogliamo che questo sia solo l’inizio di un percorso – hanno dichiarato i referenti del FAI Gubbio –. L’arte di Nelli merita di essere conosciuta e raccontata, e la risposta del pubblico ci incoraggia a proseguire su questa strada”.

Un sodalizio tra FAI e Gubbio Doc Fest

Questa iniziativa segna anche l’avvio di un sodalizio importante: quello tra il FAI Gubbio e il Gubbio Doc Fest, che hanno scelto di collaborare per valorizzare il patrimonio culturale e artistico della città.

“Crediamo nella sinergia tra realtà diverse – hanno spiegato gli organizzatori –. Cultura, arte e territorio devono camminare insieme per dare a Gubbio nuove opportunità di crescita e di visibilità”.

La passeggiata dedicata a Ottaviano Nelli rappresenta dunque non solo un omaggio al pittore quattrocentesco, ma anche un modello di collaborazione culturale da sviluppare e consolidare.

La magia di Gubbio e del suo maestro

La serata del 25 agosto ha dimostrato quanto arte, storia e partecipazione possano fondersi in un’esperienza unica. Camminare tra le chiese di Gubbio, illuminate dalle luci della sera, ascoltando le storie e i segreti degli affreschi di Ottaviano Nelli, ha permesso ai partecipanti di vivere un viaggio emozionante, sospeso tra passato e presente.

Il FAI Gubbio ha centrato l’obiettivo: restituire centralità a un artista che ha fatto la storia della pittura eugubina e che oggi, grazie a iniziative come questa, torna a parlare con forza a cittadini e visitatori.

Come hanno ricordato le giovani guide: La bellezza dell’arte è che non smette mai di raccontare, basta fermarsi ad ascoltare”.

E Gubbio, con il suo patrimonio artistico e spirituale, resta una cornice perfetta per continuare ad ascoltare la voce immortale dei suoi maestri.

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Mario Farneti
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