Anche se la 67esima edizione del Festival dei Due Mondi sta volgendo al termine, Spoleto non si ferma. Dal 16 luglio fino al 22 settembre in calendario ci sono gli oltre 40 appuntamenti di “Accade d’estate a Spoleto” che animeranno l’intero territorio, frazioni incluse, con un ricco e vario cartellone. Da segnare in agenda c’è sicuramente la data di giovedì prossimo, 18 luglio, quando al Complesso Monumentale di San Nicolò ci sarà Alessandro Preziosi. Vediamo tutti i dettagli.
Alessandro Preziosi a Spoleto in un grande classico con grandi musiche
Alessandro Preziosi sarà a Spoleto con l’autore intramontabile della tradizione teatrale occidentale: William Shakespeare. Il titolo del recital è “Il mio cuore è con Cesare” tratto dal Giulio Cesare del maestro inglese, con l’adattamento di Tommaso Mattei e prodotto da Khora Teatro. L’appuntamento è per le ore 21:30, i biglietti sono ancora disponibili tramite i circuiti TicketOne e TicketItalia a partire da 17,25 euro.
Oltre ad avere un interprete d’eccezione, Preziosi, sempre apprezzato dal pubblico di ogni età, il recital è arricchito dalle musiche originali di Giacomo Vezzani. Vezzani, attore e musicista raffinato e poliedrico, milita da anni nella compagnia Il Teatro del Carretto. Ha realizzato fra le altre, le musiche per “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores e ha già collaborato in passato con Preziosi nel documentario “La legge del terremoto“.
Le musiche di Vezzani saranno eseguite dal vivo dal flautista Massimo Mercelli che ha all’attivo collaborazioni con rinomati compositori, tra i quali Glass, Nyman, Bacalov, Galliano, Morricone, Galliano , Sollima e Piovani solo per citarne alcuni. A completare il paesaggio sonoro ci sarà la violoncellista Cecilia Berioli, primo violoncello di numerose orchestre e direttrice artistica dell’Umbria Ensemble, oltre all’ausilio di elettronica live curata dallo stesso Vezzani.
Cesare: una riflessione sull’ambizione
La tragedia shakespeariana che Preziosi porterà sul palco di Spoleto ripercorre la tragica vicenda delle Idi di Marzo, la più nota congiura della storia, partendo dal punto di vista dei quattro protagonisti: Cesare, Marcantonio, Cassio e Bruto. Il recital si apre con l’orazione funebre di Antonio e si dipana seguendo la complessa psicologia dei personaggi. “Cospiratori o fedeli a Cesare, sono totalmente ambigui – si legge nella nota di presentazione – né positivi né negativi né luci né ombre, sono innanzitutto politici che agiscono in conseguenza o in nome del Potere. Sono anime guidate dall’Ambizione“.
L’opera è una preziosa riflessione proprio sul significato di quell’ambizione che è “per natura ambivalente, mai solo buona, mai solo cattiva” prosegue la nota. “Tutti agiscono senza alcuno scrupolo, anche quando sembrano farlo a fin di bene. Il fine giustifica i mezzi e nessuno si tira indietro. Cassio e Bruto hanno agito per il bene della Patria o per segreti rancori?” Ma questa non è la sola domanda. Anche su Marco Antonio di addensano ombre e interrogativi: è davvero il fidato alleato di Cesare o un abile oratore che sa come manipolare il popolo romano?
Cesare ripercorre i tragici eventi che lo hanno condotto alla violenta morte e attraversa quel turbinio di emozioni fino all’orazione funebre, in una circolarità che è tipica delle grandi tragedie. E proprio questa sarà l’occasione che riporterà Cesare, ormai defunto, a riguadagnare l’amore di Roma. Lì, nel suo testamento, l’imperatore ha nominato suoi eredi tutti i cittadini di Roma che si scaglieranno contro i cospiratori.
Una riflessione epica che oltrepassa la vita e che mostra come l’umanità possa ancora vincere contro il deserto del calcolo personale, seppur il risultato non è mai scontato. Preziosi nel corso della sua carriera si è più volte misurato con i grandi autori classici dimostrando di saperne cogliere e attualizzare il messaggio che come spesso accade, è ancora fortemente attuale.