I 15 cimiteri di Terni, a cominciare da quello centrale per passare uno ad uno a quelli dei centri minori e delle periferie, diventano digitali grazie ad Aldilapp. L’operazione è stata presentata questa mattina a Palazzo Spada dagli assessori ai servizi cimiteriali, Marco Iapadre, e all’innovazione tecnologica, Stefania Renzi. Con loro anche il responsabile del procedimento, Federico Nannurelli, e il founder e CEO della startup che ha prodotto la app, Enrico Massi.

Grazie all’introduzione della piattaforma digitale, da oggi è possibile geolocalizzare i 70 mila defunti mappati nei cimiteri cittadini. Così come si potrà “riscattare” un caro estinto, personalizzandone il profilo online con tanto di foto, biografia e area social. Dove le persone potranno lasciare una rimembranza, un saluto, un ricordo affettivo. Ma non è finita, perché attraverso la App sarà anche possibile operare come un su un normale sito di ecommerce. Acquistando fiori da far depositare sulla tomba o servizi, come la pulizia dei loculi o la manutenzione delle strutture e delle luci votive.

Con Aldilapp i cimiteri ternani diventano “as a service”, per i congiunti una nuova dimensione dell’esperienza della memoria

Oggi, grazie alle tecnologie avanzate – ha detto l’assessore ai servizi cimiteriali Marco Iapadre –  questa esperienza è diventata più accessibile ed informativa. Grazie ad Aldilapp, l’applicazione per smartphone, che consente di censire e creare dei profili per ogni defunto che riposa nei cimiteri comunali. Terni è una delle prime città italiane e la prima in Umbria a dotarsi di questo strumento. In questo momento è la più grande in Italia ad aver censito e mappato tutte le sepolture. L’utilizzo di questa applicazione nasce da un’idea del sindaco Bandecchi per far fronte alle problematiche legate alla carenza di personale. Con circa 80 mila euro di fondi di bilancio sono stati censiti i 15 cimiteri  comunali, con 70 mila defunti, per circa 2.500 decessi annuali, ed è stato acquistato il software gestionale per i servizi e l’integrazione con la App“.

La visita alle tombe è un atto di rispetto e memoria, hanno ricordato i due assessori, sottolineando la valenza anche sociale dell’iniziativa. E così il ricordo dei propri cari entra in una dimensione, quella digitale. Che permette di onorare i defunti, mantenendo viva la loro memoria, anche per chi li ha conosciuti in vita. Attraverso una piattaforma social, infatti, si può associare al profilo del caro estinto anche la foto e la bio. Consentendo commenti e interazioni. Questo trasforma ogni tomba in un archivio digitale vivente, permettendo una comprensione più approfondita della storia familiare.

Grazie all’operazione, il Comune può gestire al meglio i servizi recuperando anche risorse economiche

Si tratta di un investimento – hanno detto Iapadre e Nannurelli perché i cimiteri, se ben gestiti, sono una risorsa economica per l’Ente. Grazie all’introduzione di un sistema gestionale e ai risparmi sul personale (non sarà più necessario che un vespillone accompagni le persone a cercare le tombe) sarà possibile tenere sotto controllo tutte le tumulazioni. Effettuare stipulazioni, dare in concessione il luogo di sepoltura. E, infine, permette anche di risparmiare suolo“.
Una delle caratteristiche più utili di Aldilapp è la geolocalizzazione delle tombe. Utilizzando Google Maps, l’app consente agli utenti di individuare facilmente la posizione esatta delle sepolture. Questo è particolarmente utile in cimiteri grandi o poco familiari, dove trovare una tomba specifica può essere difficile. Aldilapp permette di cercare i defunti tramite dati anagrafici come nome, cognome, data di nascita e morte. Questa funzionalità avanzata garantisce che gli utenti possano trovare rapidamente le tombe dei propri antenati.

L’app include anche un marketplace – ha spiegato Massi di Aldilapp – dove gli utenti possono ordinare fiori e servizi di pulizia delle tombe. Le attività commerciali locali possono pubblicare i loro prodotti e servizi, offrendo agli utenti la possibilità di prendersi cura delle tombe dei propri cari con facilità. E avranno una porta di accesso privilegiata al mondo della commercializzazione digitale.

“Faccio appello alle associazioni di categoria – ha chiarito l’assessore Stefania Renziaffinché si facciano promotrici presso i loro associati della fornitura di servizi aggiuntivi ai cittadini. È già possibile acquistare fiori o richiedere la pulizia del sacello, ma in futuro possono essere ampliati i servizi e generato fatturato. C’è una grande domanda in questo senso, perché l’esperienza del ricordo è cambiata con i tempi“.