L’occasione per entrare in azione, è stata la Festa dei Capodieci del Cero Mezzano di San Giorgio a Padule: a un certo punto, i proprietari di alcune abitazioni hanno udito gli allarmi di casa suonare e sono accorsi subito a vedere cosa stesse succedendo nelle proprie abitazioni. Ignoti hanno tentato di entrare nelle case dalle finestre, senza calcolare che alcune di queste erano allarmate.
“Gli allarmi hanno cominciato a suonare forte e i ladri sono fuggiti attraverso i campi, nella stessa direzione da dove erano arrivati“, raccontano a Padule.
I ladri a Padule non si sono perciò fermati neppure di fronte alle celebrazioni per i Ceri, anzi hanno sfruttato il clima di festa e di euforia generale, per colpire senza pietà nelle abitazioni private.
Anche nella zona della Vittorina alcune abitazioni sottoposte a incursioni ladresche
Idem nella zona della Vittorina a sud di Gubbio, il 14 e il 15 maggio, periodo centrale dei festeggiamenti per la Festa dei Ceri.
In quella zona sarebbero stati compiuti due furti la sera del 14 maggio e un furto il 16 maggio festa di Sant’Ubaldo, patrono di Gubbio.
In particolare, le vie dove si sono verificati i furti e tentati furti sono Viale della Vittorina, via Pierluigi da Palestrina e via Nicolò Machiavelli, con gli interni delle abitazioni messi a soqquadro. I ladri sarebbero penetrati nelle case tra le 18 e le 21 di sera, approfittando dell’assenza dei proprietari per le festività dei Ceri.
Alcuni abitanti hanno trovato gli appartamenti a soqquadro
“Siamo tornati a casa verso l’ora della cena e abbiamo visto le finestre aperte. Ai piani superiori, nelle camere da letto, era tutto a soqquadro. Non sono riusciti a rubare nulla di valore perché non abbiamo averi in casa. C’erano due computer portatili sulla scrivania ma non li hanno presi, probabilmente cercavano soltanto oro e denaro che non hanno trovato. Nei giorni seguenti abbiamo saputo degli altri furti in zona “, dichiara una delle vittime delle incursioni ladresche.
Altre persone hanno raccontato di non aver denunciato i furti o tentati furti. “Non abbiamo subito danni rilevanti, riteniamo superflua la denuncia“. Benché, riteniamo noi, la denuncia non sia mai superflua perché potrebbe portare elementi utili alle indagini per identificare i membri di quella che sembra essere un’unica banda che ha preso di mira la nostra città. Il fatto che cerchino solo oro e denaro fanno propendere per l’origine nomade di questi galantuomini che non apprezzano altro genere di refurtiva. Per esempio hanno una particolare avversione verso l’argento che reputano portatore di malasorte.
Domenica mattina una parte della refurtiva, gli oggetti scartati perché di scarso valore commerciale, sono stati ritrovati in mezzo ai campi contenute in federe dei cuscini nella zona di San Bartolo, insieme ad alcune scatolette vuote, sopra la Chiesa parrocchiale della frazione a est di Gubbio.
I ladri hanno tagliato le recinzioni tra una proprietà e l’altra
“Udivo i cani abbaiare ma non vedevo nessuno. L’indomani mattina ho saputo che avevano rubato nelle case vicine alla nostra. Per fuggire hanno tagliato le recinzioni che separano le proprietà delle abitazioni l’una dall’altra“, racconta un abitante della zona.
I ladri hanno agito alle ore 21 circa, riuscendo a rubare “tutto quello che hanno trovato a portata di mano“.
In questi campi assolutamente indisturbati, i ladri hanno separato gli oggetti di valore da quelli che non gli interessavano, prima di darsi alla fuga. Sono stati rubati soprattutto monili d’oro: catenine, bracciali, anelli, orologi.
I ladri sono fuggiti attraverso le proprietà private, tagliando le recinzioni che separano le abitazioni. Questo è successo nella zona di San Bartolo, luogo del ritrovamento di parte della refurtiva, e tra Padule e la cosiddetta “stazione“. I cittadini residenti dichiarano all’unanimità che “così non si può più vivere a Padule”.
Un abitante racconta: “Sabato sera sentivo i cani abbaiare e sono uscito a vedere cosa succedesse. Non ho visto nessuno, ma i cani continuavano ad abbaiare. Ho fatto rientrare la famiglia e forse per questo motivo ci siamo salvati da un possibile furto, perché eravamo tutti in casa. L’indomani mattina ho saputo che vicino a noi avevano rubato e che avevano tagliato le recinzioni delle case. Servono maggiori controlli e blitz immediati delle Forze dell’Ordine“.
È evidente che serva un controllo di polizia più stringente dell’intero territorio di Gubbio, incrementando non solo gli organici delle Forze dell’Ordine ma anche istituendo un comando della Polizia di Stato e implementando la sorveglianza dell’intero territorio con l’uso delle telecamere.