L’Albero di Natale più Grande del Mondo, realizzato sulle pendici del Monte Ingino a Gubbio, è una delle tradizioni natalizie più iconiche e spettacolari d’Italia, tanto da essere riconosciuto nel 1991 come il più grande albero di Natale del mondo dal Guinness dei Primati. Quest’anno, per la quarantaquattresima volta, il lavoro instancabile dei volontari eugubini, conosciuti come “Alberaioli”, prenderà il via l’8 settembre con l’obiettivo di illuminare non solo Gubbio, ma di donare speranza e luce a chiunque nel mondo possa ammirare quest’opera straordinaria.

La prima realizzazione dell’ albero di Natale di Gubbio risale al 1981 grazie a un’idea di Mario Santini, un cittadino eugubino il cui spirito comunitario e innovativo diede vita a una tradizione che avrebbe cambiato per sempre l’immagine della città durante il periodo natalizio. L’iniziativa di Santini non si limitava a una semplice decorazione: l’Albero di Natale doveva rappresentare l’unione della comunità e la speranza, attraverso la luce, per un futuro più luminoso.

Da quel momento, ogni anno i volontari si dedicano alla realizzazione dell’opera, che richiede un’accurata pianificazione e un enorme sforzo organizzativo. Il comitato che ne coordina le attività, inizialmente composto da pochi membri, è cresciuto fino a includere 55 soci, tra cui giovani e anziani della comunità. Il gruppo ha adottato il nome “Comitato Albero di Natale più Grande del Mondo”, per onorare l’eredità di Mario Santini.

L’Albero di Natele di Gubbio è un’opera di ingegneria luminosa

L’Albero di Natale di Gubbio non è un albero tradizionale, ma una vera e propria opera di ingegneria luminosa. Realizzato sulle pendici del Monte Ingino, la sua base si estende per 450 metri e la sua altezza raggiunge i 750 metri, coprendo una superficie di 130.000 metri quadrati, pari a circa trenta campi di calcio. La sua imponenza si staglia a partire dalle mura medievali della città di Gubbio fino alla Basilica di Sant’Ubaldo, patrono della città, situata in cima al monte.

Ciò che rende l’Albero così speciale, oltre alle dimensioni, è l’attenzione con cui i 300 punti luminosi che delineano la sagoma verde e i 400 punti multicolore che illuminano il corpo centrale vengono disposti. Il culmine dell’Albero è una stella cometa di oltre 1.000 metri quadrati, composta da 250 luci, che brilla in cima e segna il termine della gigantesca opera luminosa.

Negli anni, il Comitato ha sempre cercato di migliorare e aggiornare l’Albero, introducendo nuove tecnologie che non solo rendessero l’opera più spettacolare, ma anche più sostenibile. Negli ultimi anni, una delle sfide più grandi è stata quella di ridurre il consumo energetico senza compromettere l’effetto visivo dell’Albero.

Dal 2020, grazie a un progetto volto alla sostenibilità, il Comitato ha iniziato a sostituire progressivamente le luci tradizionali con tecnologie a basso consumo energetico, come le luci LED. Prima è stata la volta della stella cometa, poi il perimetro dell’Albero e infine, nel 2023, tutti i corpi luminosi dell’Albero sono stati aggiornati con la tecnologia strip LED. Questo passaggio ha permesso non solo una riduzione significativa dei consumi energetici, ma ha anche migliorato la qualità della luce emessa, rendendo l’Albero ancora più visibile da lontano. L’energia necessaria per alimentare l’Albero deriva oggi quasi interamente da fonti rinnovabili, grazie all’installazione di pannelli fotovoltaici.

L’Albero di Gubbio, simbolo di unità e speranza per il mondo

L’Albero di Natale più Grande del Mondo non è soltanto un’opera d’arte luminosa, ma rappresenta un simbolo di unità e speranza per la comunità eugubina e per chiunque, da qualunque parte del mondo, abbia la fortuna di vederlo. Le sue luci accese ogni anno il 7 dicembre, vigilia della festa dell’Immacolata Concezione, rimangono attive fino alla seconda domenica di gennaio, diventano il punto di riferimento visivo e simbolico delle festività natalizie.

L’impegno degli “Alberaioli”, insieme alla partecipazione dei cittadini e ai visitatori che ogni anno affollano Gubbio per ammirare l’Albero, dimostra come un’opera del genere possa unire persone di tutte le età e provenienze attorno a un progetto comune, portando luce e gioia nelle vite di chi vi partecipa.

La realizzazione dell’Albero richiede un impegno straordinario da parte dei volontari. Ogni anno, sono necessarie circa 1.300 ore di lavoro per installare i punti luce, stendere i cavi e assicurarsi che tutto sia pronto per l’accensione. A questo si aggiungono altre 900 ore necessarie per rimuovere e mantenere in buone condizioni le attrezzature una volta spente le luci.

In particolare, una delle sfide più complesse è rappresentata dal posizionamento e dal collegamento dei 7.500 metri di cavi elettrici necessari per far funzionare l’intero impianto. Questo lavoro viene svolto in gran parte a mano dai volontari, che operano su terreni scoscesi e spesso in condizioni climatiche difficili.

Nonostante la lunga tradizione, l’Albero di Natale di Gubbio continua a rinnovarsi e a cercare nuovi modi per stupire e coinvolgere. Le innovazioni tecnologiche e la crescente attenzione all’ecologia sono solo due degli aspetti che il Comitato intende sviluppare nei prossimi anni.