Mare in burrasca a Gubbio per il voto sulla variazione di bilancio 2024-2026 da parte del Consiglio comunale convocato per il prossimo 14 marzo.

Per l’approvazione saranno necessari 13 voti su 25 a favore del sindaco Filippo Mario Stirati. Tuttavia la maggioranza si compone attualmente di 11 consiglieri dopo la fuoriuscita di Alessandro Brunetti dei Democratici per Gubbio, Mattia Martinelli e Roberto Minelli di Scelgo Gubbio, passati nel Gruppo Misto. Dopo l’annuncio del candidato del centrodestra Vittorio Fiorucci appoggiato dalla Lega e soprattutto da Gubbio Civica, fondata proprio dai tre suddetti consiglieri del Gruppo Misto, non è immaginabile da parte loro un voto a favore di Stirati.  

A Gubbio voto variazione di bilancio. Tensioni in Consiglio Comunale

L’ago della bilancia appare non solo il Movimento 5 Stelle con i consiglieri Mauro Salciarini e Rodolfo Rughi ma anche il Pd con i consiglieri Marco Cardile, Giovanni Manca e Giorgia Vergari. Almeno due di loro sarebbero chiamati a soccorrere Stirati per salvare la maggioranza. Un caso a dir poco imbarazzante. Questi, infatti, fino al termine dell’attuale quinquennio, hanno il mandato di stare all’opposizione. Anche se, nello stesso tempo stiano intavolando una trattativa con il campo largo per entrare nella coalizione guidata dai LeD, cioè il movimento del binomio Filippo Stirati – Alessia Tasso, la seconda candidata alla successione a sindaco.

Uno pronto a farsi avanti e dare una mano potrebbe essere Salciarini. D’altronde ha già difeso sui social e scrivendo direttamente alla Società Gubbio Calcio, l’operato di Stirati. E’ infatti di questi giorni la vicenda dei lavori di straordinaria manutenzione allo stadio “Barbetti” dopo il blackout all’impianto d’illuminazione e le contestazioni al sindaco da parte dei tifosi.

Consiglio Comunale al Cardiopalmo domani a Gubbio

Sarà perciò di un consiglio comunale al cardiopalmo quello che si presenterà domani. La suspence è di rito e sarà acuita dal voto favorevole sul bilancio preventivo assicurato da Brunetti, Martinelli e Minelli che hanno mantenuto in vita la maggioranza. Rumors di corridoio indicano che anche in quel caso sarebbe stata determinate una trattativa di scambio riguardo alla costruzione di alcuni distributori di benzina. Rumors ai quali non prestiamo orecchio anche in vista della data fatidica del 2035...

Il punto di vista di Angelo Baldinelli, candidato sindaco per Alternativa Popolare

A intervenire nella delicata vicenda del voto alla variazione di bilancio che potrebbe costringere qualcuno a giocare a carte scoperte, è Angelo Baldinelli, candidato Sindaco a Gubbio per Alternativa Popolare.

Secondo Baldinelli “il candidato del centrodestra eugubino, Vittorio Fiorucci continua a dire che lui non è il candidato politico del centrodestra ma della lista civica creata da tre consiglieri della maggioranza Stirati, confluiti nel gruppo misto. Per questo motivo, è enorme la curiosità in merito alla votazione di una ulteriore variazione di bilancio presente nell’ordine del giorno del consiglio comunale di domani 14 marzo”.

Baldinelli si chiede come voteranno i tre consiglieri passati al gruppo misto. Fino a oggi hanno sempre sostenuto con voto favorevole gli atti amministrativi di giunta per garantire la maggioranza dei voti utili per l’approvazione degli stessi”.

“Essendo ormai in piena campagna elettoralecontinua Baldinelli –  e avendo scelto di correre in appoggio al centrodestra per le prossime amministrative di giugno, come voteranno questa volta i tre consiglieri eletti tra le file della maggioranza?”.

Si chiede il candidato di Alternativa Popolare se questi consiglieri sosterranno ancora una volta quella che era fino a poco tempo fa la giunta nella quale credevano, oppure per la prima volta, su un atto importante, come la variazione del bilancio si allineeranno al voto contrario delle minoranze?”.

Voto a Gubbio sulla variazione di bilancio: che farà la coalizione umbra Patto Avanti?

“La loro posizione è sicuramente difficile conclude Baldinelli – anche perché i loro voti sono necessari per l’approvazione e qualora decidessero di votare contro, Stirati dovrebbe cercare insieme alla sua vice sindaco Tasso un appoggio da altre minoranze che invece in questo periodo pre-elettorale, si sono schierate a sostegno della coalizione Patto Avanti, fondato in Umbria lo scorso gennaio per battere le destre e del quale fanno parte Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Psi e movimenti civici. Nell’attuale legislatura erano relegate all’opposizione della giunta Stirati-Tasso”.