La parrocchia di Santa Maria Assunta della cattedrale di Terni celebra la festa del preziosissimo sangue dal 9 al 23 Settembre. Una festa della comunità parrocchiale, quella del Duomo, che segna l’inizio del nuovo anno pastorale. E la ripresa del percorso che coinvolge i diversi gruppi, associazioni, con incontri, convegni, spettacoli, momenti di preghiera e di riflessione.

Sarà possibile assistere a catechesi, incontri, dibattiti, momenti di preghiera comunitaria, momenti di svago. Con la presenza straordinaria di attori e comici, come Pietro Sarubbi e Pippo Franco. Sarubbi, che ha interpretato Barabba nella Passione di Cristo di Mel Gibson, incontrerà i ternani alle 21.15 al Duomo. Pippo Franco, invece, andrà in scena mercoledi 18 settembre alle ore 18.00 nella sala dell’oratorio del Duomo. Prevista anche una performance teatrale “Io sono la pace” a cura dell’associazione culturale “Il Siparietto” il 20 settembre alle 21.15. Infine, un concerto di musica lirica “Puccini ma non solo”, il 21 settembre alle 21.15 in Duomo e incontri con personaggi della scienza che introducono nel mistero del sangue di Cristo.

La Festa del preziosissimo sangue – dice don Alessandro, parroco del Duomopuò aiutarci a dare alla città una più piena comprensione della preziosità del sangue di Gesù. E di come possa effettuare cambiamenti meravigliosi nella vita di ciascun uomo e della città di Terni. La Santa chiesa è nata nel sangue di Cristo e lo custodisce in sacro deposito. I più grandi santi sono stati tutti devoti, amanti e predicatori appassionati di questo preziosissimo sangue. Che ci ha redento e, attraverso i sacramenti, ci purifica, ci santifica e ci salva. Dal cuore di Gesù trafitto dalla lancia sulla croce erano sgorgati acqua e sangue. Il primo calice nel quale quel sangue divino fu consacrato, fu proprio il cuore di Dio che si era fatto uomo. Il sangue versato da Gesù per la salvezza dell’umanità fu oggetto di culto sin dei primi secoli dell’era cristiana“.

La festa del preziosissimo sangue celebra la reliquia conservata dalla parrocchia di Santa Maria Assunta della cattedrale di Terni

La reliquia del preziosissimo sangue, conservata dalla parrocchia di Santa Maria Assunta della cattedrale di Terni è una croce pettorale. Al cui interno sono custodite alcune gocce del sangue di Gesù. Fu donata alla chiesa cattedrale nel 1650 dal cardinale Francesco Angelo Rapaccioli, allora vescovo di Terni.
Si tratta, spiegano dalla parrocchia, di una devozione a Gesù che suggerisce lo spirito di sacrificio, incoraggia a portare la croce e ad affidarsi alla volontà di Dio.

In modo particolare, la solennità del preziosissimo sangue si lega al territorio ternano grazie ad un’antica storia, che affonda le sue radici nel lontano 1657. Quando la popolazione fu colpita da una terribile epidemia di peste che, in poco tempo, causò un elevatissimo numero di morti. L’allora vescovo, monsignor Gentili, decise di fare appello alla misericordia del Signore e il 21 giugno del medesimo anno si diresse sulla torre dei Barbarasa. Da qui, benedisse la città con la reliquia del preziosissimo sangue. Inspiegabilmente e senza una causa evidente, l’epidemia di peste iniziò a decrescere per sparire del tutto durante l’inverno.

Nella Cattedrale di Terni dalla fine del ‘600 la reliquia è custodita nell’altare appositamente costruito e la storia descritta in un dipinto del XVIII secolo. Posto sulla parete sinistra del presbiterio, di fronte all’organo, rievoca l’incontro di San Giuseppe da Copertino con il cardinale Rapaccioli. Quando il cardinale, che si recava ad Assisi per incontrarsi con l’amico Santo, giunse nei pressi della basilica di San Francesco, vide venirgli incontro San Giuseppe. Giunto all’altezza del cardinale, il santo divinamente ispirato si inginocchiò adorando la reliquia del preziosissimo sangue, che il cardinale segretamente recava con sé. L’episodio è una prova indiretta dell’autenticità della reliquia offertaci da San Giuseppe da Copertino, che l’anonimo pittore ha voluto affrescare a lato dell’altare maggiore.

Non solo eventi, spettacoli e appofondimenti, ma un momento di riflessione per la comunità cristiana di Terni

Questa festa è un’occasione per avvicinarsi a Dio e purificare l’anima – spiega il parroco della Cattedrale, don Alessandro -. Il sangue di Cristo come simbolo di redenzione e salvezza sarà il filo conduttore che collegherà tutti gli eventi. A confrontarsi saranno diversi personaggi che appartengono a mondi diversi:  scienziati,  attori,  musicisti, consacrati che ci parleranno della loro esperienza e di come l’incontro con il sangue di Cristo ha cambiato la loro vita. Ci verrà data anche l’occasione e la grazia di ricevere una benedizione speciale e una iniziazione“.

Don Alessandro, quest’anno, ha deciso di sigillare questo momento speciale con il dono a tutti i partecipanti di un piccolo libriccino e di una coroncina.

Saranno gli strumenti per invocare il dono della grazia di vivere il nostro ministero in questa città – afferma -. Ciò che celebreremo non sarà semplicemente una “campagna di eventi“, che per quanto belli rischiano di lasciare il tempo che trovano. Chi di noi sa valutare il prezzo infinito e fruire dei meriti potentissimi che sgorgano dal sangue profuso sino all’ultima goccia del nostro Signore? E il motivo è che non ne comprendiamo il grande significato che cerchiamo“.