È Terni il primo Comune umbro a passare dalle carte ai cantieri nel nuovo ciclo europeo 2021-2027. Con la firma della convenzione con la Regione Umbria, l’amministrazione comunale ha dato ufficialmente il via alla fase attuativa dell’Agenda Urbana, un pacchetto articolato di interventi cofinanziati dai Programmi regionali FESR e FSE+, per un valore complessivo di 13 milioni di euro.
A presentare i progetti, nel corso di un incontro in BCT, l’assessore alla Programmazione europea Marco Iapadre, insieme ai colleghi Giovanni Maggi (Lavori Pubblici), Alessandra Salinetti (Turismo) e Michela Bordoni (Bilancio e Cultura).
“Siamo orgogliosi di essere i primi in Umbria ad aver completato un iter così complesso. Questo traguardo è merito dell’eccezionale lavoro delle direzioni comunali, in particolare del dirigente Andrea Zaccone e della funzionaria Elena Bussetti”, ha dichiarato Iapadre, sottolineando il ruolo chiave della macchina amministrativa.
Gli interventi rientrano in una visione unitaria di sviluppo urbano sostenibile. Il programma, intitolato “Vivi Terni. La città contemporanea sperimenta nuovi futuri”, coinvolge infrastrutture, welfare, cultura e digitalizzazione.
“L’agenda urbana per noi significa investimenti concreti per migliorare la vita quotidiana dei cittadini: spazi più vivibili, servizi più efficienti, una città più verde e accessibile”, ha spiegato Iapadre.
Tra gli interventi principali:
Riqualificazione dell’area San Valentino, con nuovi percorsi pedonali, arredi urbani, parcheggi e spazi verdi;
Recupero del Villaggio Matteotti e delle strutture sportive di quartiere;
Completamento dell’ex lanificio Gruber, trasformato in centro per la transizione ecologica;
Ristrutturazione di Palazzo Carrara, nel cuore del centro storico;
Barriera acustica verde in via Aleardi e nuove infrastrutture verdi lungo via Turati;
4 km di piste ciclopedonali, connettendo sei quartieri alla rete urbana esistente;
Interventi sul sistema museale e teatrale (Secci, Giontella, Paleolab);
Digitalizzazione del percorso su San Valentino e spazio multimediale immersivo.
Il tutto, affiancato da misure di inclusione socio-lavorativa, servizi per le famiglie e patti di collaborazione per la rigenerazione condivisa.
“Abbiamo voluto investire dove Terni sta cambiando passo. Non solo opere pubbliche, ma anche servizi digitali e sociali, con la convinzione che la rigenerazione urbana debba essere anche inclusiva”, ha aggiunto l’assessore.
Durante l’incontro, però, non è mancata una nota polemica. L’assenza del vicepresidente della Regione Umbria, Tommaso Bori, invitato all’evento, è stata stigmatizzata con fermezza. “Questa firma è anche un atto bilaterale, che avrebbe meritato la presenza della Regione. L’assenza di Bori ci ha lasciati amareggiati. Per rispetto istituzionale lo avevamo coinvolto”, ha detto Iapadre, in un passaggio che ha dato forma a un malumore già serpeggiante in ambienti comunali.
“Ci saremmo aspettati maggiore attenzione da parte della Regione, vista la qualità del nostro lavoro e il fatto che Terni è il primo Comune dell’Umbria ad attuare Agenda Urbana. È una questione di rispetto verso il nostro territorio, spesso dimenticato”, ha proseguito.
L’assessore ha poi auspicato un cambio di passo nei rapporti istituzionali: “Per il futuro mi auguro maggiore condivisione e collaborazione. La forza dei territori fa la forza della Regione. E Terni merita di essere riconosciuta per quello che sta costruendo”.
La componente tecnologica sarà uno dei capisaldi della “Terni contemporanea”. I fondi serviranno anche allo sviluppo del “Gemello Digitale” (Digital twin), un sistema integrato di open data e servizi smart per la gestione urbana.
Saranno potenziati i portali digitali, realizzate piattaforme per la mobilità e la sicurezza, oltre a strumenti dedicati alla fruizione culturale, come il Booking Vivi Terni e app per l’accessibilità.
“Siamo convinti che la tecnologia debba essere messa al servizio delle persone: dalla gestione del traffico alla promozione turistica, fino alla mappatura delle esigenze delle fasce più fragili”, ha sottolineato Iapadre.
Nel quadro degli interventi FSE+, è previsto il rafforzamento dei servizi territoriali per famiglie, minori e anziani, oltre a programmi di inclusione lavorativa per soggetti fragili. “Vogliamo un welfare che non lasci indietro nessuno, fatto di comunità, partecipazione e responsabilità condivisa”, ha concluso l'assessorer della giunta Bandecchi.
Con la partenza dell’Agenda Urbana, Terni si candida a diventare un modello umbro di innovazione urbana, combinando visione strategica e concretezza operativa. E, stavolta, non è uno slogan.