Dino, titolare di una pasticceria, caffetteria e tabaccheria – e ormai anche di un tormentone nazionale – ha portato l'Umbria sul palco di Affari Tuoi nella puntata di oggi, condotta da Stefano De Martino. Già dai primi minuti il pubblico si è affezionato a lui, anche grazie a quella presentazione ripetuta come un mantra: "Titolare di una pasticceria, caffetteria e tabaccheria". Un refrain che ha contagiato anche il pubblico in studio, che lo ripete in coro ad ogni occasione. Il balletto Anima e Core si fa, i battiti sono alti.
E alla fine, Dino ha fatto il colpaccio: ha vinto 100.000 euro, portando a casa non solo la simpatia di tutti, ma anche una valanga di gettoni d'oro.
Dino ha detto di essere entrato negli "anta", ma la piega è ancora quella giusta. Da venticinque anni porta avanti il suo lavoro con Chiara, sorella e socia, una coppia rodata che ha la precisione di una macchina da caffè ben tarata. Ma il cuore pulsante della sua storia sono i legami: otto fratelli, sei sorelle e due maschi, con cinque sorelle presenti in studio – Chiara, Silvia, Laura, Serena e Lucia – a fare da tifo e da coreografia. "Le piccole donne", le chiamano, e la definizione sta loro a pennello.
Nel mezzo, dieci nipoti. Una famiglia che sembra uscita da un romanzo popolare, con le sue voci sovrapposte, le date da incastrare, i regali da inseguire. Al centro di tutto, mamma Dea: presenza fissa, anche da casa, regina incontrastata di questa tribù variopinta. Dino la chiama "il perno della zuppa": un’immagine affettuosa, concreta, che sa di cucina vera e affetti solidi.
Sul piano del gioco, Dino ha scelto il pacco numero 14, pescato da Marco. Tra compleanni e numeri associati ai fratelli, la scelta sembrava benedetta dal destino. Ma come sempre ad Affari Tuoi, basta un attimo per cambiare tutto.
Tra i premi in palio oggi, oltre ai classici gettoni d'oro, anche un pacco tutto umbro: le lenticchie di Castelluccio. Un premio inedito e un po' beffardo, che fa sorridere il pubblico ma che nessuno, ovviamente, spera di trovare. Perché va bene la tradizione, va bene l'affetto per il territorio, ma quando c'è in gioco un montepremi da 300.000 euro, le lenticchie le lasci volentieri sullo scaffale. Per fortuna si trovavano nel pacco del Molise, il numero 5.
Nei primi sei tiri, Dino parte con il piede giusto. Sceglie di aprire il pacco numero 1 della Sicilia: dentro, solo 50 euro. Poi punta sulla Valle d'Aosta, il pacco 19: e lì ci sono 50.000 euro, uno dei premi pesanti, che se ne va. Ma la fortuna torna a sorridere con la Sardegna (numero 18), da cui escono appena 75 euro. E con la Liguria (numero 4), rappresentata da Nicolò "in cerca di moglie", che regala a Dino un bel "Ti regalo". Gli ultimi due tiri prima della telefonata del dottore vanno ancora lisci: il pacco 15, aperto da Alberto da Cingoli (Muratore e amico di Camerino), contiene solo 1 euro. Una partenza solida, con il tabellone ancora pieno di speranza e il rospo-portafortuna in bella vista sul bancone.
Dino rifiuta l'offerta del dottore: 75.000 euro. Punta tutto sul suo pacco numero 14, difendendolo con la stessa tenacia con cui tiene in piedi tre attività e una famiglia extralarge. Dentro ci trova 100.000 euro, e non è solo fortuna: è fiuto, testa, sangue freddo. Mentre il pubblico esplode in applausi e Stefano De Martino si lascia andare a un abbraccio convinto, Dino si gode il suo trionfo senza strafare, con l’aplomb di chi sa di aver fatto bene i conti. L’Umbria torna a casa con una vittoria che profuma di caffè e pazienza. Un colpo da maestro, servito con la sobrietà di chi lavora da una vita e non ha bisogno di urlare per farsi notare.