Con l’arrivo della stagione estiva 2025, l’Aeroporto internazionale dell’Umbria - Perugia “San Francesco d’Assisi” - si presenta ai passeggeri completamente rinnovato e rafforzato, pronto ad affrontare una stagione che promette numeri da record. Il primo segnale tangibile arriva dalla conclusione dei lavori di ampliamento del parcheggio P1, un’infrastruttura strategica per uno scalo in forte espansione. Sono infatti 90 i nuovi stalli realizzati, che portano la capienza complessiva del P1 a 165 posti auto e il totale dei parcheggi disponibili nell’area aeroportuale a ben 785. Un traguardo importante, soprattutto se si considera che fino a pochi anni fa i posti disponibili erano meno della metà.
Ma non si tratta solo di numeri. L’ampliamento del sistema di sosta rappresenta il segno concreto di un aeroporto che cambia passo, che cresce in parallelo al proprio traffico passeggeri, quasi triplicato in soli quattro anni. Sei aree di parcheggio, nuove rotte, voli potenziati e un servizio pubblico integrato sono oggi i pilastri della trasformazione dello scalo umbro.
La crescita dell’aeroporto si misura anche attraverso la fitta rete di collegamenti. Tutte le rotte operate da Ryanair sono già attive, ad eccezione del volo per Brindisi, che sarà operativo dal 3 giugno. Transavia ha già inaugurato i voli per Rotterdam, mentre British Airways tornerà a volare su Londra Heathrow a partire dal 3 maggio. Wizz Air, da parte sua, ha incrementato i collegamenti da e per Tirana, mentre Hello Fly, dal 7 giugno, collegherà Perugia con le isole di Lampedusa e Pantelleria. A completare l’offerta, Aeroitalia riattiverà dal 14 giugno i collegamenti con Olbia e Lamezia Terme.
Una rete variegata, che dimostra come l’Aeroporto “San Francesco d’Assisi” stia consolidando il proprio ruolo di snodo strategico non solo per l’Umbria, ma anche per le regioni limitrofe.
Parallelamente all’incremento dei voli, si rafforza anche la rete dei collegamenti via terra. Grazie a un nuovo accordo tra Regione Umbria e Busitalia, è stato potenziato il servizio “Airlink”, l’autobus navetta che collega lo scalo a Perugia e Assisi. Il servizio, già attivo, prevede fino a 32 corse giornaliere sincronizzate con gli orari dei voli, comprese le partenze e gli arrivi serali, fino alle ore 22.
Un modello di mobilità integrata che va nella direzione della sostenibilità e che rappresenta un valore aggiunto in termini di accessibilità, in una regione dove la rete ferroviaria non sempre riesce a soddisfare le esigenze di un traffico turistico in crescita.
Ma il “San Francesco d’Assisi” è anche un luogo carico di storia. Il campo di aviazione, oggi moderno aeroporto internazionale, nacque infatti come “aeroporto sud n.31” durante la Repubblica Sociale Italiana. Nel 1938 l’inaugurazione ufficiale alla presenza di Benito Mussolini. Durante la Seconda guerra mondiale fu una base importante per l’aviazione italiana e tedesca.
Negli anni, lo scalo è stato trasformato. Il salto di qualità decisivo è arrivato nel 2011, con l’inaugurazione della nuova aerostazione progettata dall’architetto Gae Aulenti. Sempre nel 2011, l’ENAC ha ufficializzato il nuovo nome dello scalo, intitolandolo a San Francesco d’Assisi. Nel 2014 è stata confermata la concessione ventennale alla società di gestione SASE, e l’anno successivo lo scalo è stato inserito tra quelli di “interesse nazionale” nel piano aeroporti approvato dalla conferenza Stato-Regioni.
L’inserimento tra gli aeroporti di interesse nazionale ha imposto allo scalo umbro una sfida non da poco: dimostrare la propria sostenibilità economica e una vocazione funzionale chiara. La risposta, a distanza di dieci anni, sembra essere arrivata. Il piano di rilancio sta dando i suoi frutti, con un’offerta crescente, servizi migliorati e una governance che guarda al lungo periodo.
Il 2025 si preannuncia dunque come un anno di svolta. A sostenerlo sono i numeri, ma anche la percezione di chi transita per lo scalo e nota un’accoglienza più moderna, spazi più funzionali e una visione strategica finalmente concreta. L’Umbria, da sempre cuore verde d’Italia, trova oggi nel suo aeroporto un nuovo punto di forza per attrarre turismo, agevolare gli scambi e collegarsi stabilmente al resto d’Europa.