Un cane addestrato a fiutare banconote nascoste, oltre 1.500 passeggeri controllati e sequestri per decine di migliaia di euro: l’Aeroporto Internazionale San Francesco d’Assisi di Perugia si conferma un baluardo nella lotta alle irregolarità doganali e finanziarie. Nel primo semestre del 2025, i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm) e i militari della Guardia di Finanza hanno tracciato un bilancio positivo, segnato dall’introduzione di un “cash dog”, un’unità cinofila specializzata nella ricerca di valuta, capace di scovare contanti oltre i limiti di legge.
L’incremento del traffico passeggeri, che ha raggiunto livelli record, ha spinto le autorità a intensificare i controlli nello scalo umbro. In particolare, l’attenzione si è concentrata sulla normativa valutaria, che fissa a 10.000 euro il limite massimo di contante trasportabile senza dichiarazione. Su 82 controlli effettuati, sono state scoperte valute e titoli per oltre 667.333 euro, con 20 infrazioni rilevate.
“In 19 casi, i passeggeri hanno regolarizzato la propria posizione tramite l’oblazione immediata”, spiega il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia, Colonnello Marco Filoni, “ma in un caso abbiamo proceduto al sequestro di 1.020 euro per mancato rispetto delle norme”.
Significativo il caso di sei passeggeri, individuati grazie alle banche dati della Guardia di Finanza, con debiti fiscali superiori a 50.000 euro. Per loro, è scattato un sequestro preventivo d’urgenza di 43.045 euro, accompagnato da denunce in stato di libertà per violazioni al Decreto Legislativo 74/2000. “L’uso del cash dog si è rivelato cruciale”, aggiunge Filoni, “per intercettare somme non dichiarate su rotte sensibili, come quelle da e verso Paesi extra-UE”.
L’attività di Adm e Gdf non si è limitata alla valuta. I controlli hanno riguardato anche il contrasto al traffico di sostanze stupefacenti e al contrabbando di tabacchi lavorati esteri (Tle). Nel semestre, sono stati sequestrati oltre 1,8 kg di tabacco, con sanzioni che hanno fruttato all’Erario circa 11.000 euro tramite oblazione.
“L’obiettivo è proteggere l’economia legale e garantire la sicurezza dei cittadini”, dichiara Anna Rossi, direttrice della Sezione Operativa Territoriale Adm di Perugia. “I tabacchi introdotti illegalmente eludono i controlli fiscali e possono rappresentare un rischio per la salute”.
Parallelamente, sono stati intensificati i presidi contro la contraffazione. Tra i casi più eclatanti, il sequestro di un falso Rolex Datejust, completo di scatola e certificati contraffatti, il cui valore originale avrebbe superato 13.000 euro. Il passeggero, proveniente da Tirana, ha ammesso di averlo acquistato per appena 100 euro. Inoltre, sono stati confiscati sei capi di abbigliamento con marchi falsi di note griffe, a tutela del Made in Italy.
Non meno rilevante l’azione sulla sicurezza alimentare: 14 infrazioni sono state accertate, con il sequestro di oltre 80 kg di prodotti alimentari, soprattutto dall’Albania, non idonei al consumo o potenzialmente pericolosi. “Questi alimenti, mal conservati, possono veicolare malattie”, sottolinea Rossi.
Inoltre, sono stati effettuati 14 controlli sui microchip di animali da compagnia, tutti conformi, e gestiti 622 rimborsi tax-free, a testimonianza di un’attività capillare.
Con un traffico passeggeri in continua crescita, l’Aeroporto San Francesco d’Assisi si conferma un hub strategico per la sicurezza. L’impegno congiunto di Adm e Gdf, supportato dal fiuto del cash dog, manda un segnale chiaro: a Perugia, le irregolarità non passano inosservate.