Cresce il traffico aereo, crescono i turisti e di conseguenza anche i controlli. All'aeroporto internazionale di Perugia, Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane hanno intensificato le attività di vigilanza su arrivi e partenze. L'obiettivo, spiegano, "è di tutelare i cittadini, garantire il rispetto delle normative doganali e valutarie, contrastare l'ingresso di merci pericolose o contraffatte e prevenire il traffico illecito di specie protette e prodotti alimentari non conformi".
Nel mirino sono finite merci come alimenti, tabacchi, piante e oggetti di lusso ma anche movimentazione di denaro contante, merci contraffatte e il trasporto di animali o specie protette. In particolare, le operazioni di controllo sui contanti vengono condotte anche grazie all'aiuto di un 'Cash Dog', ovvero un cane addestrato nella ricerca di valuta che è in servizio presso l'aeroporto perugino dalla fine del 2024. Nei Paesi UE inclusa l'Italia è infatti consentito circolare con meno di 10mila euro (o cifra equivalente in altra valuta) in denaro contante. Con 10mila o più euro in contanti vige l'obbligo di dichiarazione che se non effettuata o incompleta, determinata sanzioni, questo per prevenire e contrastare eventuali fenomeni di riciclaggio.
Durante l'anno al San Francesco di Perugia sono stati svolti 98 controlli nei confronti di altrettanti passeggeri. Notevole la cifra circolata che tra valuta e titoli portati al seguito, ammontava ad oltre 850mila euro. Su 98 controlli sono state riscontrate 19 infrazioni per la detenzione di valuta superiore al limite consentito, sanate contestualmente all'accertamento con l'oblazione.
In Italia le regole sull'importazione di alimenti sono rigide e precise. Nell'ottica della tutela della proprietà intellettuale e del Made in Italy, dall'inizio del 2025, sono stati sequestrati oltre 120 chili di alimenti risultati irregolari, tra cui circa 80 di carni e 40 di latticini.
Prima di mettersi in viaggio è sempre bene conoscere cosa è consentito portare e cose, invece, è vietato per legge. Su questo fronte Agenzia delle Dogane e Guardia di Finanza "rinnovano l'invito a tutti i viaggiatori a informarsi preventivamente sulle norme vigenti per evitare spiacevoli disagi, sanzioni o procedimenti sanzionatori. La corretta collaborazione dei passeggeri contribuisce a garantire viaggi più sicuri, regolari e rispettosi delle leggi, a beneficio di tutti".
Il mese di giugno appena conclusosi, all'aeroporto internazionale dell'Umbria ha fatto toccare il picco storico storico di presenze. Sono stati 73.051 i passeggeri, con un incremento del +17% rispetto all’anno precedente. Nella sola giornata del 28 i transiti sono stati ben 3.470. Dall'inizio del 2025 sono passati dallo scalo 276.334 passeggeri che hanno fatto segnare un incremento del +21,6% rispetto al 2024. Di questi, ben il 71% ha viaggiato su rotte internazionali.
Numeri che mettono nero su bianco come lo scalo perugiino si vada consolidando nelle scelte dei viaggiatori e l'Umbria stia diventando una meta sempre più apprezzata dal turismo, soprattutto da quello internazionale. Con il Giubileo in corso e la bella stagione entrata ormai nel vivo, i flussi raccontano una storia di successo e, in questo contesto, garantire la sicurezza di tutti i passeggeri è una priorità assoluta.
In generale verso il cuore verde d'Italia, sono esponenzialmente cresciuti i flussi turistici nel corso del 2025. Tra gennaio e maggio gli arrivi internazionali sono aumentati del +14,2%, raggiungendo quota 292.377, mentre quelli italiani hanno registrato un +5,3% ovvero 726.987. Le presenze totali hanno superato i 2,4 milioni, con un +16,7% per i pernottamenti di stranieri (805.749) e un +9,4% per quelli di italiani (1.625.529). La permanenza media è arrivata a 2,4 giorni testimoniando come le scelte del turismo si vadano allontanando marcatamente dal "mordi e fuggi".