L’aeroporto “San Francesco di Assisi” cresce per servizi, rotte e numero di visitatori, ma resta in piedi la vertenza dei precari, per i quali il capolista di Alternativa Popolare, Riccardo Corridore, chiede trasparenza e una soluzione definitiva.
Oggi, il vicesindaco di Terni e numero uno del partito di Stefano Bandecchi per le regionali, ha visitato l’impianto. E ha incontrato una delegazione dei lavoratori, che hanno discusso della situazione che si è venuta a creare con le selezioni per la stabilizzazione. Una vicenda che si intreccia anche con il nuovo ruolo assunto dall’hub perugino. Fino a pochi anni fa sull’orlo della bancarotta, con una gestione che sembrava destinata a finire con i libri in Tribunale, oggi la struttura è diventata un importante strumento di supporto al turismo. Ma nei programmi di AP, che ne denuncia il ruolo ancora limitato per il vettoriamento dei servizi aeroportuali destinati alla bassa Umbria, l’aeroporto ha ancora enormi margini di crescita. E soprattutto deve inserirsi in un programma infrastrutturale che lo trasformi, realmente, nell’hub di servizio aereo dell’intera regione.
“Ho visitato l’aeroporto – attacca Corridore, che sta girando l’Umbria in camper, proprio come Bandecchi -. E devo dire che ci sono ancora molte cose da migliorare. Ad esempio per i servizi è anomalo che non ci sia ancora una fermata dell’autobus. Come una linea dedicata al sud dell’Umbria. Quindi è evidente che Alternativa Popolare si impegnerà per un miglioramento dei collegamenti“.
Aeroporto di Perugia, per la stabilizzazione dei precari Corridore chiede trasparenza e la conferma delle schede dirigenziali
Dei servizi che Alternativa Popolare vuole potenziare, raddoppiando l’attrattività dello scalo umbro, torneremo a parlare più avanti. Ma la visita perugina del leader di AP in Umbria è servita anche ad affrontare un problema molto rilevante sul piano occupazionale. Al “San Francesco” lavorano, infatti, stabilmente 38 dipendenti anche in bassa stagione. Mentre ne sono stati assunti 33, con contratti precari o a tempo determinato, per fare fronte all’emergenza estiva. Con la de-stagionalizzazione del turismo e la crescita delle opportunità turistiche dell’Umbria, è stato varato un piano di stabilizzazione.
“A fine mese scadono dei contratti a tempo determinato – spiega Riccardo Corridore -. E quindi ci saranno dei rinnovi e delle trasformazioni a tempo indeterminato. Il problema è che sono state chieste una serie di schede di valutazione dei lavoratori coinvolti ai responsabili dei vari settori. All’esito dell’analisi di questa documentazione è stata elaborata una graduatoria. Il timore che riguarda i lavoratori è che la direzione dell’impianto voglia, invece, attingere a delle vecchie graduatorie, bypassando le indicazioni dei dirigenti. Io sono certo che questo non avverrà e che si correrà ai ripari. Sono certo che il governo regionale di centrodestra sia per la meritocrazia. E sono altrettanto pronto a scommettere che la presidente Tesei non sia a conoscenza di questa vicenda. Ci impegneremo per far sì che siano applicati i criteri giusti fondati sulle capacità dimostrate dai lavoratori. Ci impegneremo, mi impegnerò, come Alternativa Popolare per rilanciare alla grande l’aeroporto di Perugia San Francesco d’Assisi“.
Le idee di Alternativa Popolare per l’aeroporto: alta velocità Terni-Perugia e potenziamento dei servizi
Corridore, capolista di AP alle regionali, affrontato il tema dei precari, ha le idee chiare anche sui servizi da implementare per far crescere ancora l’aeroporto. Che da piattaforma aerea del perugino deve diventare, secondo i programmi del partito di Stefano Bandecchi, un vero hub regionale.
“Sui collegamenti è importante pensare all’introduzione di nuove corse di alta velocità ferroviaria regionale tra Terni e Perugia e Terni e Roma – dice il vicesindaco ternano, Riccardo Corridore -. Questo può far sì che l’hub aeroportuale diventi un vero aeroporto di tutta l’Umbria. Va evidenziato, infatti, che è attualmente utilizzato solo per il 7% dai ternani. In ragione dei cattivi collegamenti, che fanno preferire un baricentro spostato sulla Capitale. Dobbiamo riequilibrare questa situazione. Favorendo la mobilità su rotaia e su gomma con bus dedicati. Inoltre i servizi: come tutti gli aeroporti internazionali dobbiamo pensare a bar aperti H24, aumentare le gallerie commerciali e gli shopping center, migliorare l’area duty free. Mi sono state anche evidenziate problematiche di gestione del personale che vanno risolte. L’aeroporto ha vissuto un boom negli ultimi anni. Ma possiamo fare ancora meglio, puntando a raddoppiare i viaggiatori nel prossimo quinquennio. Cosi si crea ricchezza, si produce progresso e si porta lavoro e crescita in Umbria“.