22 Nov, 2025 - 09:26

Addio ad Ornella Vanoni: lacrime e cordoglio oltre a quel legame speciale con l'Umbria

Addio ad Ornella Vanoni: lacrime e cordoglio oltre a quel legame speciale con l'Umbria

Come noto ieri sera ci ha lasciato Ornella Vanoni, una voce inconfondibile che ha attraversato decenni, generazioni, storie d’amore e di vita. L'icona della musica italiana si è spenta all’età di 91 anni, nella sua casa di Milano, colpita da un arresto cardiocircolatorio la sera di venerdì 21 novembre 2025, intorno alle ore 23 circa. 

Una carriera lunga settant'anni

Nata a Milano nel 1934, Ornella Vanoni è stata una delle interpreti più raffinate e originali della canzone d'autore italiana. La sua carriera, lunga oltre settant'anni, l'ha vista spaziare dal teatro con Giorgio Strehler e le celebri "Canzoni della mala", fino alla bossa nova, al pop e al jazz. Brani indimenticabili come "Senza fine", "L'appuntamento", "La musica è finita" e "Casa bianca" sono diventati la colonna sonora di intere generazioni.

L'impatto e il ricordo

Con oltre 55 milioni di dischi venduti e una quarantina di album in studio, la Vanoni è stata un'artista capace di raccontare l'amore e la condizione femminile con eleganza, ironia e una vulnerabilità unica. Era nota per la sua schiettezza e la sua presenza magnetica, che l'hanno resa un volto amato anche in televisione fino agli ultimi anni. Il mondo dello spettacolo e i fan piangono la scomparsa di un mito senza confini. Numerosi i messaggi di cordoglio: Fabio Fazio, con cui aveva un legame speciale, ha scritto: "Sono senza parole, non ero pronto a tutto questo", mentre Renato Zero ha commentato: "Una luce si è spenta sulla scena della vita, perdiamo un pezzo di cuore". Anche Laura Pausini ha espresso il suo dolore, definendola la sua cantante preferita. L'Italia perde un pezzo importante della sua storia culturale, l'anima vera e intensa di un'artista irripetibile.

Ornella Vanoni, l'Umbria e il Festival dei Due Mondi

Ornella Vanoni ha avuto anche inevitabilmente legami con l'Umbria. Ha partecipato a eventi nel corso delle serate eleganti del Festival dei Due Mondi di Spoleto, insieme ad altre personalità del mondo dello spettacolo, precisamente nel 1959, dove porta in scena proprio quelle canzoni della "mala" eseguite in dialetto milanese e romanesco, e brani tratti da “L’opera da tre soldi” di Bertold Brecht. Nel corso della sua carriera poi, la Vanoni ha avuto modo di tornare in Umbria per Festival, eventi e concerti vari: tra gli altri, si ricorda il Todi Festival del 2018. L'ultima volta in concerto in Umbria è stata precisamente il 23 gennaio 2023, per un concerto al Teatro Morlacchi di Perugia.

Vanoni, il legame speciale con Spoleto

Il trasferimento a Spoleto non fu solo un cambio di città per Ornella Vanoni, ma un vero e proprio ingresso in una dimensione artistica e umana alternativa: "il mondo di Visconti". La cantante si allontanava così, fisicamente e professionalmente, dall'universo caotico ed emotivamente "eccitato" di Giorgio Strehler, descritto dalla stessa Vanoni come segnato da eccessi e turbolenze.

In questo nuovo contesto, caratterizzato da raffinatezza e rigore, Vanoni visse un breve ma chiacchierato flirt con Renato Salvatori, l'attore reso celebre da "Poveri ma belli". Una relazione passeggera, liquidata da lei come senza grande importanza, ma sufficiente a risvegliare l'ormai inutile gelosia di Strehler. Un ultimo, tardivo segnale di un legame che, nei fatti, si era già concluso.

Spoleto, il rigore e la cultura internazionale

L'ambiente di Luchino Visconti era l'antitesi di quello milanese. Imperniato su un'attenzione quasi maniacale ai dettagli e su una profonda passione per la letteratura, la musica e il teatro, Visconti era un magnete per intellettuali e artisti di spessore. Spoleto, con il suo prestigioso Festival dei Due Mondi, offriva la cornice perfetta per questo approccio: un crocevia di culture internazionali dove il metodo e l'influenza di Visconti lasciavano un segno profondo e tangibile.

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Emanuele Giacometti
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