Martedì 15 aprile, alle ore 18.30, la suggestiva Sala dello Zodiaco di Palazzo Patrignani ad Amelia aprirà le sue porte per ospitare il concerto di chiusura dell’Umbria Classic Festival, un evento che segna il culmine di una stagione caratterizzata da grandi emozioni e successi straordinari. Un cartellone che ha visto esibirsi artisti di fama internazionale e che ha proposto un repertorio selezionato con estrema cura, capace di esaltare la ricchezza e la varietà della musica classica. Un'occasione imperdibile, dunque, per celebrare la musica e il territorio in un contesto unico e di grande prestigio.
A salire sul palco sarà un trio d’eccezione, che fonde talento, esperienza e una sensibilità interpretativa senza pari: Aron Chiesa al clarinetto, Martina Santarone alla viola e Michelangelo Carbonara al pianoforte. L’ensemble si esibirà nel programma intitolato "Incantevole energia", omaggio alla potenza evocativa della musica da camera.
Il concerto si aprirà con una delle opere più celebri di Wolfgang Amadeus Mozart, il Trio in mi bemolle maggiore per clarinetto, viola e pianoforte, noto come il Kegelstatt-Trio (K. 498). Strutturato in tre movimenti – Andante, Minuetto e Rondò Allegretto – quest’opera è rinomata per la sua eleganza e per l’armonia impeccabile che nasce dall’incontro tra i tre strumenti. La loro interazione crea una sinergia musicale di rara bellezza, che valorizza la grazia naturale della composizione, trasportando l’ascoltatore in un’esperienza sonora di pura raffinatezza.
A seguire, il concerto si immergerà nelle profondità emotive del Romanticismo con gli Otto pezzi per clarinetto, viola e pianoforte di Max Bruch (Op. 83). Un'affascinante odissea sonora che attraversa paesaggi emotivi variegati, passando dal lirismo malinconico dell’Andante alla vivacità incalzante dell’Allegro con moto, fino a catturare le sfumature della Rumänische Melodie e l’intensità del Nachtgesang.
Come da tradizione, il concerto sarà preceduto da una raffinata degustazione di vini pregiati, offerti dalla prestigiosa Tenuta Pizzogallo, simbolo di eccellenza del territorio umbro. Questo evento, realizzato in collaborazione con l’Associazione Mozart Italia – sede di Terni, si inserisce in un progetto più ampio volto a coniugare la cultura musicale con la valorizzazione dei prodotti locali, creando un legame unico con il territorio. Un binomio che, nel corso degli anni, ha attratto un pubblico eterogeneo e appassionato, offrendo un'esperienza sensoriale che arricchisce il corpo e l’anima, trasformando ogni momento in un’occasione di raffinata scoperta.
L'Umbria Classic Festival è promosso e organizzato grazie alla collaborazione dei Comuni di Terni, Amelia e Narni, con il supporto dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi e il fondamentale contributo della Fondazione Carit, che ne sostiene la visione e lo sviluppo.
Grande soddisfazione per i risultati raggiunti è stata espressa dalla direttrice artistica Anais Lee, anche presidente dell’Associazione Mozart Italia Terni:
"Ringraziamo il Comune di Amelia per questo concerto che chiude una stagione ricca di soddisfazioni e di entusiasmo", ha affermato la direttrice artistica e presidente dell’associazione Mozart Italia Anais Lee. "Abbiamo fatto un grande sforzo, insieme al fondamentale apporto delle istituzioni, della Diocesi e della Fondazione Carit – aggiunge – per offrire anche quest’anno un prodotto musicale e artistico che potesse incontrare le passioni e i gusti del nostro pubblico. Il seguito che hanno avuto i concerti offerti ci ripaga dell’impegno e ci stimola a fare ancora di più e meglio per la prossima stagione alla quale stiamo già lavorando."
Il successo della manifestazione, testimoniato dalla partecipazione continua e dall'interesse crescente di stampa e pubblico, riflette la vitalità di un progetto culturale che, con ambizione e determinazione, guarda al futuro. La sinergia tra realtà artistiche, istituzioni locali e operatori del territorio si conferma ancora una volta come il fulcro di un’offerta culturale solida e accessibile, capace di valorizzare l’identità artistica dell’Umbria, diffondendola ben oltre i suoi confini.