L’acquedotto medievale collocato appena fuori le mura del centro storico di Perugia è pronto per essere restaurato. Dell’intervento di recupero e di valorizzazione dell’antico sito, dà prontamente la bella notizia, con forte orgoglio e profonda soddisfazione, il neo assessore comunale ai Lavori pubblici Francesco Zuccherini, eletto alle amministrative dello scorso 8 e 9 giugno.

E’ su sua proposta, infatti, che, durante la seduta di giunta comunale dello scorso mercoledì 31 luglio, l’esecutivo di Palazzo dei Priori, a guida della sindaca Vittoria Ferdinandi, ha dato il via libera allo schema di accordo istituzionale che consentirà i lavori di consolidamento e di restauro di uno dei monumenti più rilevanti del capoluogo umbro.

Esponente del Partito democratico, Zuccherini vanta, non a caso, esperienze lavorative nel campo della Pubblica amministrazione. Ha collaborato con gli uffici regionali dei Beni ed attività culturali e turismo e,
successivamente, con gli uffici regionali dell’Istruzione come ufficio di supporto.

Ass. Zuccherini: “Un bene storico tra i più belli di Perugia”

“Siamo soddisfatti di aver approvato un protocollo che realizza volontà e progetti partiti dal basso” è stato il commento dell’assessore comunale ai Lavori pubblici di Perugia, Francesco Zuccherini, a proposito del futuro intervento di consolidamento e di restauro dell’acquedotto medievale perugino.

“Da quando le associazioni del territorio hanno iniziato a organizzare visite ai resti dell’acquedotto, molte persone si sono avvicinate a queste attività e con grande trasporto partecipano agli incontri – ha raccontato il neo nominato membro della giunta Ferdinandi – Una bellissima esperienza che, con i finanziamenti che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti elargirà per un totale di 900mila euro (50mila per ciascuna delle annualità 2024 e 2025 e la restante somma in quelle successive), ci porterà a riqualificare un bene storico tra i più belli di Perugia”.

La convenzione – ha illustrato, quindi, Zuccherini – sarà firmata dalla sindaca Vittoria Ferdinandi, da subito molto interessata alla vicenda e attenta alle istanze espresse dai cittadini, per conto del Comune in quanto ente proprietario, dal Ministero-Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per Toscana, Marche e Umbria, che curerà la redazione della progettazione e assumerà le funzioni di stazione appaltante, e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti, e Paesaggio dell’Umbria, in quanto amministrazione preposta alla tutela del bene monumentale”. 

Cooperazione per l’acquedotto medievale

“Così sarà formalizzata la cooperazione interistituzionale volta ad attuare l’intervento che, a questo punto, sarà inserito anche nel documento unico di programmazione del Comune” ha precisato, ancora, l’assessore comunale ai Lavori pubblici Francesco Zuccherini.

L’assessore comunale ci ha tenuto altresì a far sapere che “a questo risultato si giunge grazie alla tenacia di tante associazioni e cittadini che hanno sensibilizzato le istituzioni sulla necessità di salvaguardare l’antico acquedotto e di stanziare risorse a tale scopo”. 

Risale, infatti, al 2022 la proposta trasmessa al Comune di Perugia – allora guidato dalla giunta Romizi – da parte di diverse realtà associative del capoluogo umbro. Tra queste, per esempio, figuravano: il Circolo Ponte d’Oddi, il Centro Socio Culturale Montegrillo, l’Associazione per il Parco del Rio e del Bulagaio, la Deputazione di Storia Patria per l’Umbria, l’Associazione Vivi il Borgo, l’Associazione Culturale Monti del Tezio, il Club Alpino Italiano Sezione di Perugia “G. Bellucci”.

A queste associazioni si sono affiancati, tra l’altro, nel corso del tempo, alcuni privati cittadini, disposti a dare il proprio contributo al fine di salvare dal degrado il bene monumentale, in particolare modo le arcate del Monte Spinello, delle Piagge e di Ponte d’Oddi. Ulteriori azioni da mettere in campo per ridare luce al sito storico riguarderanno l’individuazione di manufatti presumibilmente ancora esistenti e attualmente interrati – come le arcate di Monteripido e di San Matteo – e la sistemazione dei sentieri e percorsi esistenti con la relativa segnaletica e la realizzazione di nuovi tratti lungo tutto il tracciato.