A settembre era arrivata la doppia firma per il recupero dell’antico acquedotto di Perugia. Da un lato le istituzioni, dall’altro la collaborazione con i cittadini e sul piatto uno stanziamento da 900mila euro. Un primo significativo passo avanti che sta interessando il tratto di Ponte d’Oddi, nel percorso extraurbano. Ma non è ancora tutto. Perché per il restauro del tratto centrale del acquedotto medievale perugino, che un tempo portava l’acqua alla Fontana Maggiore in Piazza IV Novembre, ora scende in campo Brunello Cucinelli. Sarà proprio la Brunello Cucinelli S.p.A. a rendere possibile la riqualificazione dell’iconica opera perugina grazie all’Art Bonus.
Restauro dell’antico acquedotto di Perugia: scende in campo Cucinelli
Nell’ultima seduta, la giunta Ferdinandi ha infatti approvato il progetto esecutivo di consolidamento dell’acquedotto di Via Appia. L’importo complessivo dell’intervento ammonta a 625mila euro, di cui 400mila finanziati dall’azienda del re del cashmere.
La costruzione dell’acquedotto perugino risale al 1254. Lungo circa quattro chilometri serviva per portare l’acqua da monte Pacciano alla Fontana Maggiore. Terminato nel 1280, costituiva un esempio ardito di ingegneria idraulica dal momento che l’acqua andava per il moto inverso. Dismesso nel 1835, venne sostituito da un nuovo acquedotto che presentava meno problemi manutentivi. Oggi di quell’opera sono ancora visibili diversi tratti, l’ultimo dei quali è diventato una via pedonale pensile, via dell’Acquedotto appunto.
In cosa consisteranno gli interventi
Il Comune di Perugia in una nota ha spiegato su cosa si concentreranno gli interventi di recupero dell’acquedotto medievale. Attualmente, in base alle indagini svolte, l’opera risulta danneggiata a causa di gravi fenomeni di infiltrazione delle acque meteoriche.
Si tratta anzitutto di effettuare i necessari lavori di conservazione. Si partirà con la pulizia delle mura dove la vegetazione ha causato diversi danni. Le parti di muratura in laterizio che presentano lacune e fratture saranno quindi ricostruite con materiale analogo alle superfici danneggiate. Per garantire una maggiore durata nel tempo, verranno trattate con prodotti specifici al fine di rallentarne il degrado.
Infine, si procederà alla posa della nuova pavimentazione sempre nell’ottica del restauro conservativo. Quella attuale in porfido verrà sostituita con una più “storicamente” coerente che dovrebbe consistere in pianelle di cotto fatto a mano, così come si usava al tempo di edificazione.
Il circolo virtuoso dell’Art Bonus
“L’Art bonus – ha detto in proposito del restauro l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Perugia, Francesco Zuccherini – rappresenta una grandissima opportunità per la città. Lo è stato in passato e lo sarà in futuro. Non posso che ringraziare i mecenati per l’impegno profuso, in questo caso alla Brunello Cucinelli Spa, per aver finanziato questa importante opera. Con la riqualificazione dell’acquedotto di via Appia andremo a sistemare un’area storica e affascinante di Perugia, che darà ancor più lustro al nostro centro storico, valorizzando i beni storici e architettonici della città. Un ringraziamento particolare agli uffici delle opere pubbliche del Comune per il constante impegno e il prezioso lavoro che quotidianamente svolgono per la città“.
L’Art Bonus è il programma di mecenatismo culturale che negli anni ha ridisegnato le bellezze e le eccellenze italiane. Istituito nel 2014, offre un credito d’imposta del 65% per le donazioni destinate al recupero e restauro del patrimonio culturale pubblico italiano. Le erogazioni possono inoltre rivolgersi a festival, eventi, attività culturali, teatri e fondazioni lirico-sinfoniche.
L’Umbria, in base a quanto diffuso nell’ultimo report del MiC, si è confermata una delle regioni più virtuose. Nella nostra regione negli ultimi dieci anni grazie all’Art Bonus sono state riportate alla vita 358 opere di interesse culturale che hanno intercettato quasi 19 milioni di euro da numerosi benefattori che se ne sono fatti carico.
Soltanto nel Comune di Perugia Comune di Perugia, sono stati inseriti nella lista dell’Art Bonus 68 beni di cui 39 ultimati, 3 attualmente in lavorazione e 21 in attesa di essere finanziati. A oggi sono stati donati due milioni e mezzo di euro (2.522.847) dietro ai quali ci sono ben 593 mecenati, principalmente cittadini del territorio perugino.