Ci sono storie che se non fosse per il coraggio di chi le racconta, rischierebbero di essere inghiottite all'oblio. Così a lungo è stato per Rossella Casini, studentessa fiorentina scomparsa nel 1981, vittima di una sanguinosa faida fra famiglie rivali della 'ndragheta calabrese. A lei e al suo impegno per combattere la mafia, verrà dedicato uno speciale ad Acquasparta nell'ambito di 'Pink Different', il festival dedicato alla scrittura femminile promosso realizzato dalla cooperativa sociale E.Di.T. e dal Comune di Acquasparta con la partecipazione di alcune realtà del territorio tra cui la biblioteca comunale, la pro loco, la cooperativa Caeb, l'associazione Bottegart e l'associazione Acqua.
A fare luce sulla storia di Rossella ci sarà don Andrea Bigalli, prete fiorentino e docente dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Toscana, giornalista pubblicista e referente di Libera per la Toscana.
L'appuntamento con don Bigalli e il 'Pink Reading' è per giovedì 11 settembre alle 18 a Palazzo Cesi. Bigalli, da sempre in prima linea nelle lotte per i diritti umani e contro le mafie, parlerà del suo lavoro di ricerca e di militanza che, insieme alla giornalista Francesca Chirico, gli ha consentito di riportare alla luce la storia di Rossella Casini. Il reading sarà l'occasione per conoscere quella vicenda anche grazie al libro che Roberto Saviano gli ha dedicato, 'L’amore mio non muore', edito da Einaudi, a cui Bigalli ha collaborato attivamente.
All'evento parteciperanno anche Sara Marcucci, vice sindaca di Acquasparta, e Donatella Caroli, referente del presidio territoriale dell'associazione Libera.
Rossella Casini era una giovane studentessa di Firenze che aveva intrecciato una relazione con Francesco Frisina, calabrese, figlio di un appartenente a una famiglia della 'ndrangheta di Palmi. Anche lui studente, a Siena, tra i due sbocciò una relazione sentimentale che proseguì fino alla scomparsa di Rossella. In Toscana i due conducevano una vita normale, Rossella ignorava le origini del fidanzato, ma le cose cambiarono radicalmente quando per le vacanze estive la giovane donna seguì Francesco in Calabria, a Palmi.
Qui il padre di Francesco, Domenico, venne assassinato da una famiglia rivale e tempo dopo lo stesso Francesco venne ferito. Rossella gli rimase sempre accanto e durante la degenza lo convinse, con l'aiuto di un giovane brigadiere della Polizia, a collaborare con la giustizia. A quel punto la famiglia di Francesco intervenì imponendogli di ritrattare. A Rossella toccò la sorte peggiore: scomparve il 22 febbraio 1981 e il suo corpo non fu mai ritovato. Secondo quanto riferito da un pentito, Rossella venne rapita, stuprata, fatta a pezzi e i resti gettati in mare e fu lo stesso fidanzato Francesco a dare l'assenso all'eliminazione.
Il padre della ragazza, Loredano, non seppe darsi pace mentre la madre morì prima del processo che si aprì 16 anni dopo la scomparsa di Rossella e si concluse dopo altri 9 anni con l'assoluzione degli imputati per insufficienza di prove.
Le iniziative di 'Acquasparta Pink Different' proseguiranno sabato 13 settembre con un trekking per tutti da Acquasparta a Configni, con partenza alle 15. Il percorso sarà animato da racconti e letture tratte dalla storia e dalle tradizioni locali. A conclusione è previsto un laboratorio di cucina 'Come l'acqua e la farina', a cura dell'associazione Bottegart, per la realizzazione dei tradizionali picchiarelli.
'Acquasparta Pink different', manifestazione nata grazie nel più ampio progetto "Generazione Pink. Percorsi di empowerment femminile e formazione attiva", sostenuta dalla Fondazione Carit, si rivolge ad adulti e bambini con numerosi interventi culturali e ricreativi. Inaugurato il calendario a luglio scorso, gli appuntamenti andranno avanti fino a novembre includendo eventi di carattere aggregativo e ricreativo con una ricca programmazione.