Sotto gli arconi di Piazza Grande a Gubbio, un problema che sembrava risolto è tornato a farsi sentire, o meglio, vedere e sentire: l’acqua piovana filtra nuovamente e gocciola sulle strutture sottostanti. A denunciare il grave disguido è stato il collega Euro Grilli con un articolo apparso ieri 5 ottobre sul Corriere dell’Umbria, che ha raccolto l’allarme lanciato da alcuni soci dell’Università dei Muratori, Scalpellini e Arti Congeneri “Innocenzo Migliarini” che occupa un locale sotto uno degli arconi.
Secondo quanto riportato nell’articolo, le infiltrazioni d’acqua sotto gli arconi sono venute alla luce venerdì mattina, quando uno dei soci dell’Università dei Muratori ha notato grosse gocce d’acqua cadere sopra la copertura in plastica posta a protezione delle sale sottostanti, solitamente utilizzate dai ceraioli durante il mese di maggio. Una scena surreale se si pensa che, da agosto 2023 ad aprile 2024, Piazza Grande aveva subito un complesso intervento di ripavimentazione e coibentazione, volto proprio a risolvere problemi di infiltrazioni.
I lavori di ristrutturazione della Platea Magna, così chiamata nel medioevo, avevano preso il via con l’amministrazione comunale precedente, guidata dall’ex sindaco Filippo Mario Stirati, con un investimento complessivo di 1.250.000 euro, di cui 800.000 provenienti da un contributo del Fondo Cultura del Ministero dei Beni Culturali e 450.000 a carico del bilancio comunale. Un intervento importante, tanto per il valore storico e simbolico della piazza quanto per le ambizioni dell’amministrazione, che puntava a risolvere definitivamente il problema delle infiltrazioni che da decenni affliggevano la zona.
L’acqua piovana filtra ancora sotto gli arconi dopo il rifacimento della pavimentazione e della coibentazione
Il lavoro affidato alla ditta Isam, includeva non solo il rifacimento della pavimentazione ma anche un’accurata coibentazione per garantire una maggiore protezione dalle intemperie. Tuttavia, nonostante il costo e l’apparente attenzione posta nella realizzazione dell’opera, dopo soli cinque mesi dall’inaugurazione, ci si ritrova a fronteggiare nuovamente lo stesso problema.
Fin dall’inizio, alcuni esperti avevano sollevato dubbi sul tipo di mattoni utilizzati per la pavimentazione. In particolare, un geologo aveva espresso perplessità riguardo alla scelta del materiale, sostenendo che alcuni dei mattoni scelti per il rifacimento potrebbero non essere idonei per una piazza esposta a intemperie così significative. A conferma di queste preoccupazioni, l’articolo del Corriere dell’Umbria segnala che, in diverse zone della piazza, i mattoni hanno già iniziato a saltare, mentre in altre parti si sono verificati cambiamenti di colore, con alcune sezioni che appaiono macchiate o scolorite. La situazione sembra essere peggiorata nelle ultime settimane, con un incremento delle piogge autunnali che ha esacerbato il problema.
A rendere ancora più grave la situazione è il fatto che le infiltrazioni d’acqua si verificano in corrispondenza delle volte trecentesche, parte integrante del patrimonio architettonico della città. Il presidente dell’Università dei Muratori, Giuseppe Allegrucci, informato del problema, ha immediatamente allertato l’assessore ai lavori pubblici, Spartaco Capannelli. Insieme, hanno concordato un sopralluogo da effettuarsi entro pochi giorni per esaminare la situazione e valutare gli interventi necessari.
La speranza è che si tratti di un problema di poco conto risolvibile con un intervento limitato
La speranza, come riportato dallo stesso Allegrucci, è che si tratti di un problema circoscritto e risolvibile con un intervento mirato. Tuttavia, la gravità del fatto non può essere sottovalutata: il rischio è che le infiltrazioni d’acqua possano provocare danni strutturali alle sale sottostanti e alle volte trecentesche, con conseguenze ben più serie rispetto al solo deterioramento estetico.
Questo imprevisto rappresenta un grattacapo notevole per la nuova amministrazione, che dovrà risolvere un problema ereditato dalla precedente giunta Stirati. Il sindaco Vittorio Fiorucci e la sua squadra sono ora chiamati a intervenire tempestivamente per evitare ulteriori danni e, soprattutto, per garantire che il denaro speso per la ristrutturazione della piazza non vada sprecato.
La situazione attuale solleva interrogativi anche sulla qualità dei lavori eseguiti. Era stato fatto un controllo adeguato sui materiali utilizzati? I lavori sono stati monitorati con la dovuta attenzione per garantire la durata nel tempo dell’opera? Domande legittime che i cittadini eugubini si pongono, preoccupati per la tutela del patrimonio storico della loro città e per l’uso delle risorse pubbliche.
Piazza Grande è una della piazze pensili più grandi al mondo, cuore pulsante di Gubbio
La piazza rappresenta non solo il cuore pulsante di Gubbio, ma anche un luogo simbolico, dove ogni anno si svolgono eventi di importanza fondamentale per la comunità, come la celebre Festa dei Ceri. Piazza Grande è inoltre una delle piazze pensili più grandi al mondo. È quindi essenziale preservare questo spazio nella sua integrità architettonica e funzionale.
Alla luce di quanto sta accadendo, è possibile che sia necessario un nuovo intervento di ristrutturazione, stavolta mirato a individuare e risolvere il problema delle infiltrazioni. L’assessore Capannelli ha già prospettato un’indagine approfondita della situazione, che potrebbe includere una “radiografia” completa della pavimentazione per capire dove l’acqua piovana filtra tra le strutture della piazza .
Questa notizia inattesa non fa che aumentare l’allarme tra i cittadini, che speravano di aver visto la fine dei problemi legati a Piazza Grande dopo l’intervento di ristrutturazione. Le infiltrazioni d’acqua sotto gli arconi dimostrano invece che i problemi persistono, e che il percorso per garantire la piena funzionalità della piazza potrebbe dimostrarsi ancora lungo e complicato.