A seguito di una lunga serie di incidenti stradali, culminati nel grave sinistro del 24 luglio, l’ACI di Terni ha deciso di approfondire il fenomeno infortunistico nel tratto autostradale della A1 tra Attigliano e Orvieto. L’analisi prende in esame i dati relativi ai primi mesi del 2024 e li mette a confronto con quelli dello stesso periodo del 2023. Ciò che emerge è un incremento preoccupante dei sinistri che negli ultimi mesi hanno toccato livelli altissimi.

ACI Terni su incidenti in A1: statistiche in aumento

Il 24 luglio scorso, intorno alle ore 16.10, un grave incidente ha coinvolto un mezzo pesante e sei automobili, provocando diversi feriti e bloccando la circolazione sull’autostrada A1. L’intervento immediato della Polizia Stradale di Orvieto, affiancata dai Vigili del Fuoco, dal personale sanitario e dai tecnici della società Autostrade per l’Italia, ha permesso di soccorrere rapidamente i feriti e di ripristinare il traffico in tempi ragionevoli.

L’incidente del 24 luglio ha spinto l’ACI di Terni a indagare più a fondo sull’andamento degli incidenti lungo la trafficata arteria autostradale della A1. Lo studio ha preso in esame i primi mesi del 2024, confrontandoli con lo stesso periodo del 2023, per valutare se il fenomeno è in crescita, stabile o in diminuzione.

Secondo l’analisi effettuata, il totale degli incidenti è aumentato da 219 nel 2023 a 242 in questi primi 8 mesi del 2024, registrando un incremento del 10,5%. Anche il numero dei feriti è salito leggermente, passando da 27 a 29, con un aumento del 7,4%. In contrasto con questo aumento, c’è stata una decisiva riduzione dei decessi: nel 2024 si è verificato un solo caso rispetto ai due dell’anno precedente, che segna una diminuzione del 50%. Tuttavia, data la bassa frequenza di tali eventi, questa cifra potrebbe subire variazioni significative.

Il report nazionale dell’ACI-ISTAT per il 2023 conferma che il trend locale riflette, a grandi linee, quello nazionale. A livello nazionale, infatti, si è osservato un lieve aumento degli incidenti (+0,4%) e dei feriti (+0,5%), mentre il numero delle vittime è diminuito del 3,8%. Tutti questi dati mettono in evidenza un miglioramento complessivo della sicurezza stradale, ma focalizzano l’attenzione anche sull’importanza di interventi mirati per ridurre ulteriormente il numero di incidenti. Oltre che per migliorare la sicurezza lungo tratti specifici dell’autostrada.

Caratteristiche del tratto autostradale e proposte di miglioramento

L’analisi dell’ACI di Terni sugli incidenti si concentra sul tratto autostradale della A1 che va dallo svincolo di Chiusi a quello di Magliano Sabina. Questo segmento, pattugliato 24 ore su 24 dalla Polizia Stradale di Orvieto, è una delle arterie principali della rete autostradale italiana. Il tratto in esame è composto da una doppia carreggiata con due corsie per senso di marcia e una corsia di emergenza che, in alcuni punti, è troppo stretta per ospitare in sicurezza mezzi pesanti di larghezza pari a 2,50 metri. Questo rappresenta un rischio significativo, soprattutto in situazioni di emergenza.

I pericoli sono amplificati, inoltre, dalla combinazione di lunghi tratti rettilinei e curve che richiedono attenzione e velocità adeguata per essere percorse in sicurezza. Nonostante ciò, non sono presenti punti neri, ovvero tratti con alta frequenza di incidenti.

Ma non è tutto. La massiccia presenza di veicoli commerciali di grandi dimensioni (oltre 7,5 tonnellate) rende necessario estendere il divieto di sorpasso per questi mezzi a ulteriori tratti dell’autostrada, soprattutto quelli più pericolosi. Attualmente, non ci sono postazioni fisse per il rilevamento della velocità lungo questo tratto. L’installazione di tali dispositivi nei punti critici, con limiti di velocità appropriati, potrebbe contribuire a ridurre il numero di incidenti, poiché la velocità è un fattore direttamente proporzionale alla sinistrosità.

In base a queste osservazioni, l’ACI di Terni intende presentare suggerimenti e soluzioni agli enti competenti per migliorare la sicurezza stradale. Le proposte includeranno l’estensione del divieto di sorpasso per i mezzi pesanti e l’installazione di postazioni per il rilevamento della velocità. Queste misure sono in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea per la riduzione degli incidenti stradali e mirano a creare un ambiente più sicuro per tutti gli utenti della strada.