Accordo di programma AST: la riunione convocata al MIMIT di via Veneto a Roma per sbloccare il cantiere della firma si è chiusa col pollice alzato. E il summit privato nell’ufficio del ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha sugellato l’intesa che porterà alla sottoscrizione in tempi brevi. Al termine dell’incontro tecnico-politico, infatti, il ministro ha voluto dare vita a un colloquio riservato. Per smussare gli angoli e diradare le nubi intorno alla prossima sottoscrizione dell’intesa. Intorno alla sua scrivania la presidente della Regione Tesei insieme all’AD di FinArvedi, Mario Caldonazzo, e al sindaco di Terni, Stefano Bandecchi.

Le mosse fatte dall’azienda, che ha varato un piano straordinario di “moral suasion” verso il territorio sui temi dell’ambiente e della responsabilità sociale, hanno sorti gli effetti sperati. E il clima ritrovato di intesa poterà allo sblocco di un accordo da un miliardo di Euro. Risorse destinate a sostenere il piano industriale di rilancio della grande fabbrica di viale Brin (800 milioni privati) e gli investimenti sull’ambiente, infrastrutture ed energia (220 milioni pubblici).

Accordo di programma AST: il tweet del ministro Urso dopo il summit

Durante la riunione – ha detto il ministro Urso su X, con un tweet sull’incontroho riscontrato una comunità di intenti e collaborazione tra le parti. Bisogna accelerare i tempi per il rilancio di questo polo industriale fondamentale per il sistema produttivo italiano e la firma dell’accordo di programma rappresenta una tappa fondamentale per concretizzare il piano industriale di Ast. Andiamo avanti verso il rilancio della siderurgia di Terni e di quella nazionale“.

Accordo di programma AST: Infrastrutture ed energia stralciati dall’Accordo per velocizzare l’iter

Nel corso dell’incontro sono stati affrontati alcuni temi fondamentali in merito all’imminente firma dell’accordo di programma – afferma la presidente della Regione Tesei in una nota -. Tra cui quello della discarica, su cui si interverrà tramite Landfill Mining. Verranno usate le migliori tecnologie disponibili, garantite dall’azienda, sia in termini di copertura che di impermeabilizzazione, e su cui vi è stata una generale convergenza di vedute“. 
Se la partita della bonifica e quella del piano industriale restano nell’ambito dell’Accordo di programma, verranno trattati “a latere” dell’intesa i complessi nodi che riguardano l’energia e le infrastrutture.

Idrogeno e bretella Staino-Prisciano verranno trattati “a latere”

L’AST, com’è noto, è un’azienda fortemente energivora per l’utilizzo di tecnologie come i forni elettrici e i laminatoi. Se in passato il vecchio Patto di territorio – mai attuato per questa sua parte – verteva sula realizzazione di una centrale da 400 MW, ora si punta sull’idrogeno verde. Previsto, infatti, l’investimento in un nuovo forno di riscaldo bramme, con combustione idrogeno-metano. Ma bisognerà capire, oltre alla fattibilità di questa tipologia di impianti, anche gli strumenti di finanza agevolata disponibili. Fondo europeo “Hard to abate” in primis. Sul versante infrastrutture, invece, Regione e Governo trattano sul fondo sociale di coesione. L’obiettivo è portare in Umbria 210 milioni di opere pubbliche e incentivi alle imprese. E la Regione realizzerà, con una parte di queste risorse, la bretella Staino-Prisciano, fondamentale per la movimentazione merci.

“Fate presto”: il richiamo della Regione raccolto dal MIMIT

La Presidente Tesei, nel suo intervento, ha ricordato l’importanza ricoperta, anche a livello nazionale, dall’Ast e i fondamentali risvolti che l’accordo di programma può avere sul territorio in termini di ritorno socio-economici, crescita occupazionale e di questione ambientale. 
La Presidente – afferma un comunicato della Regione – ha chiesto tempi brevissimi per arrivare alla firma dell’accordo. Anche in considerazione della sostanziale convergenza sulle varie tematiche da parte degli attori coinvolti. Una richiesta che ha trovato l’accoglimento da parte degli esponenti del Governo“.

Il tavolo tecnico-politico è stato coordinato dal Capo Dipartimento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Amedeo Teti, ed ha visto anche la partecipazione del MASE, il ministero dell’Ambiente per quanto riguarda la questione della bonifica della discarica di Valle, per la quale si attende il progetto definitivo. Presente per l’azienda, oltre all’AD di FinaArvedi Caldonazzo, anche l’AD di Arvedi AST Dimitri Menecali.

Tavolo AST: le reazioni alla chiamata di Arvedi per la responsabilità sociale d’impresa

Il giorno dopo l’invito partito da Arvedi AST e Fondazione “Giovanni Arvedi-Luciana Buschini” per un confronto territoriale sulla responsabilità sociale d’impresa, si susseguono le reazioni positive. A conferma he la mossa dell’azienda ha cambiato le carte in tavola nei rapporti col territorio.

Le trattative tra comune e Ast – dichiara l’assessore allo Sviluppo Economico Sergio Cardinali – producono un primo effetto. Discuteremo delle azioni compensative che l’azienda metterà in campo a fronte dell’utilizzo delle risorse ambientali del territorio. Finalmente un segno tangibile. una proposta seria, che apre lo spiraglio a relazioni costruttive. Ci possono essere le condizioni per la costruzione di un nuovo rapporto sinergico, incentrato sulla sostenibilità“. 

Giudizio positivo anche dalla Provincia di Terni. “Siamo pronti a fare la nostra parte – dice la presidente Laura Pernazzae a partecipare a un tavolo in cui tutti gli stakeholder siano protagonisti di proposte, studi e approfondimenti. Siamo fiduciosi che il contributo annunciato da AST possa tramutarsi in azioni concrete per il territorio“.  

E anche Forza Italia di Terni, in un comunicato, sottolinea come l’iniziativa di Arvedi AST vada nella giusta direzione. “Quella di un importante sviluppo economico e sociale diffuso che, nelle intenzioni, potrebbe incidere profondamente nel futuro della nostra realtà. Ribadiamo quindi il nostro impegno nel sollecitare, promuovere e sostenere iniziative e progetti di rilancio di Terni e della sua Provincia“.