Accordo di programma AST: il consiglio comunale ritrova compattezza e vota all’unanimità un atto di indirizzo. Nonostante qualche scaramuccia tra le forze politiche, nonostante la tensione ingenerata dalle polemiche dei mesi passati, nell’assise di Palazzo Spada si ritrova la compattezza della città intorno al destino dell’acciaieria. Ma stavolta con una novità. Non ci sono scioperi da fare. Non ci sono lotte per difendere le produzioni. Ci si deve fronteggiare per la prima volta con il mutato scenario internazionale e con l’occasione irripetibile di portare a casa oltre un miliardo di euro di investimenti. Già, perché – situazione inedita – l’obiettivo è quello di decarbonizzare l’economia, in linea con le policy comunitarie. Ma anche quello di progettare il futuro con un’intesa che negli anni porterà a circa 800 milioni di investimenti da parte del Gruppo Arvedi e a un contributo statale di oltre 230 milioni di euro.

Accordo di programma AST: ecco i contenuti dell’atto di indirizzo

27 voti a favore, quelli cioè di tutti i presenti nell’emiciclo di Palazzo Spada, su un documento presentato dall’opposizione che impegna il sindaco e la giunta su vari fronti. Innanzitutto, “a garantire ogni contributo dell’amministrazione comunale con la necessaria sollecitudine per sostenere la firma dell’accordo di programma per gli ambiti della propria responsabilità“. E poi: “a confermare che le produzioni industriali, inclusa quello dell’acciaio inossidabile prodotto dallo stabilimento di Terni, sono una risorsa per il nostro paese, per la la nostra regione e per la nostra città“.

Un indirizzo generico che però è seguito da alcuni punti precisi e puntuali. Al Comune viene chiesto, infatti, di effettuare tutte le procedure necessarie, di concerto con AST, alla progettazione necessaria per la bonifica della discarica di Valle. E ancora più nel dettaglio a far si che tale progettazione comprenda un piano di landfill mining per la discarica stessa. Infine, di procedere “alla creazione di una adeguata struttura di tecnici anche comunali dedicata e a riferire in che tempi l’ente voglia avviare gli incontri necessari propedeutici con AST“.

Bandecchi dà l’ok dopo le scaramucce politiche e l’atto passa anche col voto di Ap

Il sindaco Bandecchi ha fatto la dichiarazione di voto finale a nome della maggioranza. E il suo intervento, nella parte politica, ha sottolineato la necessità di mettere da parte la tentazione di spaccare il consiglio su un tema così delicato. Portando così in dote al documento anche i voti del gruppo di Ap. “La definisco politica chirurgica – ha detto -. Su temi come questo non ci sono disaccordi, anche se la proposta viene dall’opposizione. Daremo corso a un obiettivo: trovare un compromesso tra esigenze dei cittadini, dei lavoratori, dell’ambiente e dell’opportunità di mantenere e rafforzare una produzione strategica, come quella siderugica. Lo faremo con i tempi e gli spazi di questa amministrazione, ma l’obiettivo è condiviso“.

E il primo cittadino è andato oltre. Dichiarandosi a favore della necessità di perseguire l’indipendenza nazionale sul versante energetico e su quello della produzione dell’acciaio. Anche se non ha mancato di sottolineare come gli investimenti di Arvedi siano giustificati dai “150-200 milioni di utili che l’acciaieria conotribuisce a dare ai bilanci di questo Gruppo“.

Le polemiche sul progetto della discarica e i botta e risposta in consiglio comunale

Non sono mancate, prima del voto, le bordate polemiche in consiglio. Cecconi di Fratelli d’Italia ha ricordato, infatti, come in passato l’assessore all’ambiente Mascia Aniello avesse quantificato in 144 milioni di euro il fabbisogno economico necessario alla bonifica della discarica di Valle. E tra Ferranti di Forza Italia e Sterlini di Ap sono state scintille sui vecchi accordi di programma del passato, in parte disattesi sulle questioni energetiche e infrastrutturali. Kenny del PD ha invitato a non semplificare il dibattito tra ambientalisti e industrialisti. “Il rapporto tra fabbrica e territorio è complesso – ha chiarito – va trovata una convivenza virtuosa“.

Il vicesindaco Corridore ha vestito i panni del “poliziotto cattivo”, ricordando le polemiche natalizie sui presunti ritardi del Comune relativamente al progetto della discarica. “Abbiamo ricevuto l’elaborato ben oltre natale, solo il 24 gennaio“, ha spiegato. E ha ricordato come “l’amministrazione comunale non ha ancora visto il testo dell’Accordo, ma nonostante questo ha avviato l’iter istruttorio che prevede pareri anche di altri enti“.

L’intervento “pacificatore” dell’assessore Cardinali sblocca l’atto di indirizzo sull’accordo di programma AST

L’assessore allo sviluppo economico Sergio Cardinali ha chiuso il cerchio, accostando con l’intero consiglio.

Ogni giorno che passa ci sentiamo con AST – ha riferito -. Non c’è disaccordo. I nostri dirigenti stanno lavorando con quelli dell’acciaieria per arrivare a un progetto di analisi e stesura tecnica che diventerà quello definitivo. Abbiamo interloquito con il ministero dell’Ambiente che ha dato 30 giorni per un parere di Ispra, Arpa e un approfondimento degli uffici comunali. Va chiarito se parleremo di bonifica o di messa in sicurezza, ancora se ne discute. Sia chiaro: il Comune non ritarda nulla. Ma lo scenario rispetto al passato è cambiato. Ora bisogna mettere insieme investimenti produttivi ed ambiente. È un’occasione unica, che la città non deve farsi scappare“.

Un richiamo raccolto da tutte le forze politiche, pur se nelle diverse visioni. Che alla fine ha fatto convergere l’assemblea su un voto unanime.