C’è l’accordo per le piscine municipali di Borgo Rivo-Campitello e Borgo Bovio tra Comune e ASD Azzurra. La gestione degli impianti natatori dei due popolosi quartieri di Terni era stata, infatti, messa in crisi dall’emergenza Covid e dai rincari energetici. Con una delibera di giunta proposta dall’assessore allo sport Marco Schenardi, Palazzo Spada ha trovato una strada per non dover rimettere mano al contratto di gestione. E, nel rispetto della normativa sull’affidamento dei servizi in concessione, dare continuità all’apertura delle due piscine a cupola.

Accordo sulle piscine municipali: la formula è quella del “rispristino delle condizioni di affidamento”

L’intesa tra i gestori, l’ASD Azzurra di Terni che nel 2015 si era aggiudicata l’affidamento decennale, e l’assessorato allo sport è stata sugellata con una delibera dell’esecutivo di Palazzo Spada. Per non dover operare con una modifica contrattuale (che non sarebbe ordinariamente consentita anche in ragione del fondamentale principio della par condicio), il Comune farà ricorso alla formula della “operazione funzionale a ripristinare le condizioni del rapporto sussistenti al momento dell’affidamento della concessione.

Si tratta di una soluzione che prende atto di una serie di eventi non imputabili al concessionario. Insomma, accadimenti straordinari che non fanno parte della sfera dei rischi di impresa in capo al gestore. L’operazione porterà a una revisione, seppur di poche migliaia di euro, dei canoni relativi alle annualità 2022 e 2023. In totale, i saldi verranno decurtati da circa 50 mila euro per il biennio a 38 mila euro totali, con l’applicazione di corrispondente quota vincolata del “Fondo passività potenziali”, come già accertato nel 2022. La somma di circa 9 mila euro potrà essere utilizzata quale ulteriore credito per gli importi dovuti dal concessionario per l’anno 2024, da regolare anch’essi con apposito successivo atto di giunta.

Crisi Covid e caro-energia alla base della ridefinizione economica

La partita per la ridefinizione dei canoni delle due annualità è stata innescata dalle lettere con cui il gestore ha richiesto la rimodulazione delle locazioni relative al 2022 e 2023, per cause di forza maggiore. In particolare, le questioni al centro della richiesta sono relative all’emergenza Covid, al caro-energia e alla chiusura dell’impianto di Borgo Bovio, che secondo ASD Azzurra non è dipesa direttamente da inadempienze contrattuali proprie.

Il Covid – si legge nella delibera – ha costretto gli impianti sportivi, specie quelli natatori al chiuso, alla
sospensione delle attività per lunghi periodi e, in assenza di sospensione delle attività, a rispettare misure e limitazioni stringenti finalizzate a ridurre la diffusione dei contagi. Ciò, naturalmente, ha inciso in maniera sensibile sull’equilibrio economico-finanziario delle concessioni che vertono sulla gestione degli impianti sportivi, i quali, inoltre, hanno dovuto fare i conti con la comprensibile renitenza degli utenti a frequentare luoghi di aggregazione
“.

Poi è arrivata la guerra in Ucraina e con essa il rincaro delle bollette energetiche di gas ed energia, che nel caso degli impianti sportivi indoor sono salatissime per via dei riscaldamenti dell’acqua e degli impianti termici.
Si tratta di una fonte di ulteriori disequilibri, addirittura più gravi sotto certi aspetti di quelli generati dalla crisi pandemica. Il fenomeno, infatti manifesta una maggiore gravosa incidenza sulla gestione degli impianti natatori che necessitano di grandi quantità di energia per illuminare gli spazi, riscaldare gli ambienti e la vasca natatoria, incidendo fino a circa il 30% dei costi operativi generali“.

La chiusura della cupola di Borgo Bovio, per l’ammaloramento delle strutture ha completato il quadro problematico

Per gran parte dell’anno 2022 e per l’intero anno 2023 l’impianto natatorio di Borgo Bovio non ha potuto garantire la completa funzionalità, costringendo il gestore a decretane la chiusura. Alla base dell’interruzione del servizio il mancato utilizzo dovuto ai vari DPCM relativi all’epidemia da Covid-19. La successiva emergenza energetica e, infine, un decadimento generale della struttura – a livello impiantistico e strutturale – che ha aggravato le numerose problematiche segnalate nel corso degli anni dal gestore, fino a rendere indispensabile il perdurare della chiusura stessa.

Il gestore, gravato prima dall’emergenza epidemiologica e poi da quella energetica – spiega il Comune – ha sostanzialmente ricercato l’equilibrio gestionale attuando la chiusura alternata dei due impianti natatori gestiti, finendo per dover scegliere di chiudere completamente, da giugno 2022, quello di Borgo Bovio e di utilizzare a regime quello di Campitello“.