Gubbio ha celebrato con grande emozione l’accensione dell’Albero di Natale più grande del mondo. L’evento, tenutosi oggi 7 dicembre in Piazza 40 Martiri, ha incarnato lo spirito natalizio e l’unità di una comunità legata alle sue tradizioni. Come ogni anno, la cerimonia ha attirato cittadini e visitatori, unendo spettacolo, riflessione e speranza in un momento di condivisione collettiva.
L’Albero di Natale di Gubbio, riconosciuto dal Guinness dei Primati nel 1991, ha rappresentato ancora una volta un’icona di pace e speranza. Con le sue oltre 750 luci multicolori che si estendono lungo le pendici del Monte Ingino e una stella luminosa alta più di 40 metri, l’Albero è visibile da chilometri di distanza, anche dagli aerei di linea che sorvolano Gubbio. Quest’opera monumentale non è solo un’attrazione turistica, ma un simbolo di unità per la comunità eugubina.
Dietro la sua realizzazione ci sono gli Alberaioli, un gruppo di volontari che ogni anno dedicano passione e impegno per accendere questa meraviglia. Il loro lavoro instancabile è un chiaro esempio dello spirito di collaborazione che caratterizza Gubbio.
L’accensione dell’Albero di Natale è stata preceduta da uno spettacolo di ottimo livello
La cerimonia è stata arricchita da momenti spettacolari e coinvolgenti. La serata è iniziata con l’esibizione degli Sbandieratori della Città di Gubbio, che hanno portato in scena la loro arte tradizionale attraverso coreografie spettacolari.
La musica ha poi preso il centro della scena con la performance di Sara Jane Ceccarelli, accompagnata da Lorenzo De Angelis e Paolo Ceccarelli, che ha emozionato il pubblico con melodie capaci di mescolare tradizione e contemporaneità. Anche il Coro del Grillo d’Oro di Pesaro, diretto dal Maestro Gabriele Foschi, ha contribuito a creare un’atmosfera magica, interpretando canti natalizi con le voci di bambini e ragazzi.
Un altro momento speciale è stato rappresentato dalla performance dedicata agli Alberaioli, ideata dal coreografo Luca Magnoni in collaborazione con le scuole di danza locali.
Quest’anno, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è stato scelto come testimonial dell’evento, un riconoscimento al loro coraggio e alla dedizione quotidiana. La loro presenza ha enfatizzato il valore della solidarietà e del servizio alla comunità, offrendo un esempio di altruismo che risuona profondamente con lo spirito del Natale. A Eros Mannino neo-comandante del Corpo il compito di dare il via all’accensione dell’Albero.
Il sindaco Fiorucci ha pronunciato un discorso che ha toccato il cuore di tutti
Il sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, ha segnato uno dei momenti più significativi della serata con un discorso che ha toccato il cuore di tutti i presenti. Nel suo intervento, ha evidenziato l’importanza simbolica dell’Albero di Natale come segno di speranza e unità.
«Accendere questo albero – ha dichiarato Fiorucci – ha significato rinnovare un messaggio universale di pace e solidarietà. Le luci che illuminano il Monte Ingino non sono solo un simbolo di festa, ma anche un monito per guardare oltre le difficoltà, verso un futuro fatto di speranza e unità. Gubbio vive profondamente le sue tradizioni, ma sa anche guardare avanti con coraggio e visione.»
Il sindaco ha poi elogiato il lavoro degli Alberaioli, definendoli il vero cuore pulsante della tradizione: «Senza di loro, questo sogno non sarebbe possibile. Il loro impegno ci ricorda quanto sia preziosa la collaborazione e quanto possiamo ottenere lavorando insieme.»
Fiorucci si è rivolto alla comunità, sottolineando il valore delle tradizioni condivise: «In un mondo sempre più diviso, l’Albero di Natale di Gubbio ci invita a riflettere su ciò che ci unisce. Le sue luci, visibili da lontano, ci ricordano che la forza di una comunità risiede nella sua capacità di essere inclusiva, solidale e resiliente.»
Concludendo il suo discorso, il sindaco ha invitato tutti a partecipare attivamente allo spirito dell’evento: «Vi invito a vivere questo momento con gioia e gratitudine, a lasciarvi ispirare dalla luce di questo albero e a portare questo spirito nelle vostre vite quotidiane. Che l’Albero di Natale di Gubbio sia per tutti noi un faro di speranza e un invito a costruire ponti verso un futuro migliore.»
La regia dello spettacolo affidata a Claudio Sannipoli mentre la narrazione a Francesca Ciavaglia
L’evento è stato curato nei minimi dettagli, con una regia video firmata da Claudio Sannipoli e una narrazione coinvolgente affidata a Francesca Ciavaglia. La conduzione, gestita da Fabio Vagnarelli, Davide Calabrese degli Oblivion, Silvia Procacci e Ubaldo Gini, ha garantito un’atmosfera accogliente e festosa, facendo sentire tutti i presenti parte integrante di un grande momento collettivo.
L’Albero di Natale di Gubbio rappresenta un simbolo universale di valori profondi come solidarietà, speranza e comunità. Ogni anno, la sua accensione offre un’occasione per riflettere sul significato del Natale, andando oltre le celebrazioni per abbracciare l’essenza stessa dello spirito umano. È un evento che unisce persone di ogni età e provenienza, rafforzando il senso di appartenenza e ricordando che, anche nei momenti più difficili, la luce della speranza può illuminare il cammino.
La cerimonia di accensione dell’Albero di Natale di Gubbio ha dimostrato ancora una volta di essere molto più di un semplice evento: è un’esperienza che lascia un segno nel cuore di chi vi partecipa. La comunità eugubina, con il suo impegno e la sua passione, ha trasformato una tradizione locale in un simbolo globale, capace di ispirare e unire. Il messaggio di pace e solidarietà, lanciato dalle luci del Monte Ingino, continuerà a risuonare per tutto il periodo natalizio.