28 Feb, 2025 - 11:36

All'Accademia di Belle Arti di Perugia è boom di iscrizioni

All'Accademia di Belle Arti di Perugia è boom di iscrizioni

L'Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia ha dato il via ufficiale all'anno accademico 2024-2025 con una cerimonia che ha celebrato il prestigio e l’evoluzione dell’istituto. Con quasi 700 iscritti, di cui oltre 200 matricole, l’Accademia si conferma una delle realtà più dinamiche nel panorama dell’alta formazione artistica italiana. La crescita del numero di studenti è solo uno dei segnali del successo del percorso di internazionalizzazione, avviato grazie alla collaborazione con il Ministero degli Esteri e gli Istituti Italiani di Cultura. Percorso che ha già portato a importanti scambi con Tokyo e Londra.

Il suggestivo Auditorium San Francesco al Prato ha fatto da cornice all’evento, dove la direttrice Tiziana D’Acchille ha espresso il suo entusiasmo per i progressi dell’istituto. "A due anni dalla statizzazione l'Accademia di Belle arti di Perugia registra un elevatissimo numero di matricole (200), il più alto degli ultimi 15 anni. E prevalentemente di nazionalità italiana", afferma. 

Inaugurazione anno accademico all'Accademia di Belle Arti di Perugia: le prospettive internazionali

È proprio grazie a questi numeri che la direttrice ha deciso di potenziare ulteriormente le attività di orientamento internazionale. "Lanciando il messaggio di Perugia come città universitaria con una speciale vocazione all'accoglienza e all'inclusione", afferma la stessa D'Acchille. 

Tra le novità di quest’anno spicca l’attivazione di un dottorato di ricerca in Design delle Identità, un programma unico nel panorama accademico italiano che vede l’Accademia perugina come capofila. Un passo avanti significativo che sancisce l’integrazione dell’istituto nel contesto della formazione universitaria di alto livello.

Ma non è tutto. L’Accademia ha ottenuto un finanziamento di un milione e mezzo di euro dal Ministero dell’Università per il restauro dell’ala ovest dell’edificio di San Francesco al Prato. Un investimento fondamentale per migliorare ulteriormente gli spazi dedicati alla didattica e alla ricerca, rendendo l’istituto un centro sempre più all’avanguardia per la formazione artistica.

Verso l'avvicinamento degli istituti AFAM alle università

Nel suo intervento all'inaugurazione dell'anno accademico, il presidente Mario Rampini ha sottolineato il cambiamento radicale che ha coinvolto l'Accademia di Belle Arti di Perugia dalla statizzazione avvenuta nel gennaio 2023. "Le cose sono molto cambiate" - afferma - "e proprio in questo periodo, dopo 25 anni di silenzio sulla legge di riforma, il ministero e il parlamento si stanno muovendo per portare questo processo di autonomia delle accademie, ovvero di avvicinamento al settore terziario delle università, a considerarle a pieno titolo istituti di alta cultura come previsto dalla Costituzione. In questi ultimi tre anni sono stati emanati a raffica una serie di provvedimenti". 

Il dibattito sulla riforma delle istituzioni AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) è infatti più vivo che mai. E l’Accademia di Perugia si posiziona tra le protagoniste di questo cambiamento, contribuendo attivamente alla definizione delle nuove politiche educative. "Un processo di avvicinamento delle accademie sempre più alle università, che vede i primi passi proprio con l'introduzione di alcuni elementi, come i dottorati di ricerca, l'idoneità a livello nazionale", conclude Rampini.

Un omaggio all'arte e alla cultura

La cerimonia si è conclusa con un omaggio speciale ai nuovi accademici d’onore, celebrati per il loro contributo al mondo dell’arte e dello spettacolo. Costantino D’Orazio, grazie alla sua passione nella divulgazione della storia dell’arte, continua a essere una figura chiave nella valorizzazione del patrimonio culturale italiano. La sua lectio magistralis ha offerto uno spunto di riflessione sul ruolo delle accademie nel tempo, arricchendo il pubblico con la sua visione colta e appassionata.

L'attore Stefano Fresi, invece, con il suo talento e la sua capacità di trasmettere emozioni attraverso il teatro e il cinema, ha regalato un momento di grande intensità con la sua interpretazione del monologo "Oddi il cafone". La sua performance ha conquistato il pubblico, confermando ancora una volta la sua straordinaria versatilità artistica.

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Giorgia Sdei
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