02 Nov, 2025 - 18:00

Abbattuto il diaframma della Galleria La Rossa: passo decisivo per il raddoppio ferroviario Orte–Falconara

Abbattuto il diaframma della Galleria La Rossa: passo decisivo per il raddoppio ferroviario Orte–Falconara

Un colpo di benna e la Galleria “La Rossa” è finalmente unita. Giovedì 30 ottobre 2025 è stato abbattuto il diaframma che separava i due fronti di scavo del tunnel, lungo 1.196 metri, nel territorio comunale di Genga, segnando un momento simbolico e tecnico fondamentale per i lavori di potenziamento della linea ferroviaria Orte–Falconara, asse strategico che collega il Tirreno e l’Adriatico.

L’operazione è stata eseguita con l’impiego di escavatori ad alta precisione, sotto la supervisione dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) e della direzione lavori di Italferr, società di ingegneria dello stesso gruppo.

All’evento hanno partecipato Tiziano Consoli, assessore regionale al Lavoro e Protezione Civile, Chiara De Gregorio, direttore investimenti Area Centro RFI, Roberta Olivi, responsabile Area Infrastruttura Centro Italferr, e Vincenzo Onorato, amministratore delegato del Consorzio Eteria, capofila del Raggruppamento Temporaneo d’Imprese che, insieme a Salcef, sta realizzando l’opera.

Un investimento da 545 milioni di euro

Il progetto della Galleria La Rossa rientra nel lotto 2 del raddoppio Genga–Serra San Quirico, del valore complessivo di 545 milioni di euro, di cui 438 milioni finanziati con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

L’intervento fa parte del più ampio piano di modernizzazione della linea ferroviaria Orte–Falconara, una dorsale ferroviaria che attraversa Umbria e Marche e che riveste un ruolo importante per la mobilità merci e passeggeri tra il centro e il nord-est Italia.

Il Consorzio Eteria e Salcef, sotto il coordinamento di RFI e Italferr, ha realizzato lo scavo utilizzando tecniche di ingegneria avanzata, necessarie per un territorio complesso dal punto di vista geologico come quello dell’Appennino marchigiano.

Il lotto Genga–Serra San Quirico: 6 gallerie e 4 viadotti

Il lotto 2, finanziato in via prioritaria grazie ai fondi del PNRR, è uno dei tratti più impegnativi e tecnologicamente avanzati del progetto. Prevede la costruzione di 6 gallerie e 4 viadotti, per una lunghezza complessiva di 8,9 chilometri, oltre alla realizzazione di una nuova stazione ferroviaria a Genga, in prossimità del Parco delle Grotte di Frasassi.

Più della metà del tracciato sarà in galleria, con un percorso prevalentemente in variante rispetto alla linea esistente. L’obiettivo è migliorare la sicurezza, la regolarità del servizio e l’accessibilità ferroviaria, eliminando i passaggi a livello e razionalizzando le intersezioni con la SS76.

L’intervento include anche la riqualificazione della stazione di Serra San Quirico e la realizzazione di viabilità complementari per garantire la continuità dei collegamenti locali durante e dopo i lavori.

Un’infrastruttura moderna e sostenibile

La nuova linea consentirà di raggiungere velocità di percorrenza fino a 170 km/h nel lotto Genga–Serra San Quirico e fino a 200 km/h su altri tratti dell’intera Orte–Falconara.

Ciò si tradurrà in una riduzione significativa dei tempi di viaggio: fino a 30 minuti in meno per la tratta Roma–Ancona e fino a 10 minuti in meno per la relazione Roma–Perugia.

Ma non solo velocità: il progetto punta anche al potenziamento dell’intermodalità, alla decongestione del sistema stradale e a un minor impatto ambientale. Le nuove infrastrutture sono infatti pensate secondo i criteri di sostenibilità e resilienza definiti dal PNRR, con particolare attenzione all’efficienza energetica e alla tutela paesaggistica.

Le dichiarazioni dei protagonisti

“L’abbattimento del diaframma della Galleria La Rossa – ha dichiarato Chiara De Gregorio di RFI – rappresenta un passaggio simbolico ma concreto verso la modernizzazione della linea Orte–Falconara, un collegamento ferroviario di rilevanza nazionale che permetterà di unire più rapidamente il versante tirrenico a quello adriatico”.

Sulla stessa linea, Roberta Olivi di Italferr ha sottolineato l’importanza tecnica del risultato: “Questo traguardo è frutto di una grande sinergia tra istituzioni, imprese e professionalità ingegneristiche. La complessità dell’intervento dimostra l’eccellenza del sistema infrastrutturale italiano quando opera in coerenza con i tempi e gli obiettivi del PNRR”.

Anche Vincenzo Onorato, amministratore delegato del Consorzio Eteria, ha evidenziato la valenza del progetto: “Abbiamo lavorato in condizioni geologiche complesse, ma sempre nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e dell’ambiente. Il risultato di oggi è una vittoria per tutti i lavoratori impegnati nel cantiere e per il futuro della mobilità nel Centro Italia”.

La prospettiva regionale e nazionale

Per la Regione Marche, la conclusione dello scavo della Galleria La Rossa è un passo concreto verso la completa realizzazione del raddoppio ferroviario, un’opera attesa da decenni. L’assessore Tiziano Consoli ha ricordato che “questo progetto non è solo un’infrastruttura, ma un’occasione di sviluppo e di sicurezza per i territori dell’entroterra, troppo spesso penalizzati da collegamenti insufficienti. Il PNRR ci ha permesso di accelerare un’opera che sarà determinante per la competitività delle nostre aree interne”.

Una linea strategica per il futuro del Centro Italia

Il raddoppio della Orte–Falconara rappresenta un tassello essenziale nella strategia di potenziamento dei collegamenti ferroviari trasversali tra Tirreno e Adriatico. L’obiettivo finale è garantire maggiori opportunità di mobilità sostenibile, favorendo il trasporto ferroviario di persone e merci e riducendo l’impatto ambientale dei collegamenti su gomma.

Con l’abbattimento del diaframma della Galleria La Rossa, la linea verso un’infrastruttura moderna, veloce e sicura è ormai tracciata. Un traguardo che segna non solo il completamento di un’opera, ma anche l’inizio di una nuova stagione per la mobilità del Centro Italia.

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Mario Farneti
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