Una voce graffiante, capelli biondi lunghissimi e un’attitudine che non passa inosservata. Aaron Cenere, alias Edoardo Boari, ha appena lanciato il suo nuovo singolo “Poteva piovere”, disponibile dall’11 ottobre. Ma non è solo il brano a far parlare di lui: il 20enne di Bastia Umbra è pronto a fare il grande salto sul palco di Sanremo Giovani 2024, con la sua storia che mischia talento e un percorso personale non da poco.

Nato nel 2005 a Nocera Umbra, Aaron ha scelto la strada della musica a soli 14 anni, quando ha iniziato a scrivere le sue prime canzoni. Un percorso che lo ha portato a emergere tra i cantanti più promettenti del talent di Canale 5, con Rudy Zerbi come suo mentore.

Dagli esordi all’amore per la musica

Appassionato di danza sin da giovanissimo, Aaron si è specializzato nella urban dance prima di rendersi conto che il canto era la sua vera vocazione. La musica non è stata solo un mezzo espressivo per lui, ma un vero rifugio personale. Con una predisposizione agli stati d’ansia, la scrittura e il canto sono diventati i suoi strumenti per affrontare la vita quotidiana con una prospettiva più serena e ottimista.

Dopo aver pubblicato il suo primo singolo, Diecimila Occhi, Aaron ha deciso di mettersi alla prova in televisione, partecipando alla 22esima edizione di Amici di Maria De Filippi. Il suo ingresso nel team di Rudy Zerbi, avvenuto a settembre 2022, è stato il punto di svolta della sua carriera. Con la pubblicazione del singolo Universale, Aaron ha conquistato l’attenzione del pubblico, diventando uno dei volti più promettenti del programma.

Aaron Cenere, Da Bastia a Sanremo: un viaggio tutto tranne che banale

Aaron, il cui vero nome è Edoardo Boari, nasce a Nocera Umbra nel settembre 2005. Fin da piccolo mostra una forte passione per lo spettacolo, inizialmente concentrandosi sulla danza hip hop, per poi trovare la sua strada nella musica e nella scrittura. A 14 anni, inizia a comporre i primi brani e a pubblicarli sotto lo pseudonimo di Aaron Cenere, un nome che ha deciso di mantenere anche nel suo percorso ad Amici.

Schivo e riservato, Aaron non ama parlare della sua vita privata. Tuttavia, ha confessato che la musica è stata il suo rifugio contro l’ansia che spesso lo tormenta. “La scrittura è la mia valvola di sfogo”, ha raccontato, come riporta Cosmopolitan, durante il programma condotto da Maria De Filippi, un dettaglio che aggiunge profondità alla sua figura di giovane artista in crescita.

Dai banchi di scuola ai riflettori, la strada di Aaron non è stata semplice. Nonostante il debutto con Amici nel 2022, dove la sua presenza scenica non ha lasciato spazio a dubbi, il giovane artista ha dovuto combattere con ansie e paure fin da adolescente. “La musica è il libro più aperto che possa avere”, diceva di sé quando, all’alba della maggiore età, entrava nel talent di Mediaset. Da lì, è stato un crescendo: “Universale”, il suo primo inedito, ha conquistato Spotify con oltre 6 milioni di streaming.

La musica come scudo contro le difficoltà

Aaron non è solo un ragazzo con una voce potente. È uno che la vita l’ha masticata, compresa l’ansia che ha fatto irruzione dopo il Covid. “Mamma mi aspettava anche 6 ore fuori da scuola,” ha raccontato al Messaggero, parlando degli attacchi di panico che lo assalivano. La sua salvezza? La musica, ovviamente. Non a caso, i suoi brani hanno quella carica di autenticità che il pubblico percepisce a pelle.

Poteva piovere, ma ora splende il sole (per ora)

Il nuovo singolo, “Poteva piovere”, è l’ultimo tassello di un puzzle che punta sempre più in alto. Aaron sa che Sanremo potrebbe essere la svolta decisiva, quella che lo porterà a capire fino a che punto la musica potrà essere il suo futuro. Dopo il ritorno nella sua Bastia Umbra nel 2023, dove è stato accolto con amore dai suoi concittadini, ora il palco dell’Ariston potrebbe dargli quelle risposte che sta cercando.