Arte, inclusione e sostenibilità si incontrano nel presepe realizzato dal Gruppo Inclusione del Liceo Artistico “Bernardino Di Betto”, inaugurato nella chiesa di Sant’Antonio Abate, in corso Bersaglieri, nel cuore del centro storico di Perugia. L’opera si inserisce nel programma di Natale nei Borghi e lungo la consolidata Via dei Presepi, rappresentando uno degli appuntamenti più significativi del percorso natalizio cittadino.
La struttura si distingue per una scelta artistica fortemente simbolica: l’utilizzo esclusivo di materiali di recupero e oggetti non più utilizzati, trasformati in elementi narrativi e scenografici. Tra questi, un vecchio televisore, ritagli di stoffa, giornali dismessi e altri materiali di scarto, rielaborati dagli studenti in chiave espressiva e narrativa.
Il risultato è un presepe che supera la dimensione tradizionale per diventare installazione artistica contemporanea, capace di dialogare con il presente senza rinunciare al valore spirituale della Natività. Un’opera che restituisce dignità agli oggetti abbandonati, così come alle persone, rendendo visibile il messaggio educativo e sociale che ne è alla base.
Il presepe del Liceo Artistico “Di Betto” rappresenta, come sottolineato dagli organizzatori, “un significativo tassello che testimonia come l’inclusione non sia solo possibile, ma anche realizzabile e profondamente bella”. Una dichiarazione che sintetizza il senso più profondo del progetto, costruito attraverso il coinvolgimento attivo degli studenti del Gruppo Inclusione, valorizzandone capacità, sensibilità e percorsi individuali.
L’esperienza laboratoriale che ha portato alla realizzazione dell’opera ha avuto una forte valenza educativa, fondata sulla collaborazione, sull’ascolto e sulla condivisione, elementi che si riflettono nella composizione stessa del presepe.
L’installazione è parte integrante della Via dei Presepi, itinerario natalizio ideato dall’imprenditrice Marisa Rosi e consolidatosi nel tempo come appuntamento centrale delle festività perugine. Il percorso attraversa i Borghi e alcune delle chiese e degli spazi più suggestivi del centro storico, offrendo una lettura plurale e contemporanea della tradizione presepiale. In questo contesto, il presepe del “Di Betto” si colloca come esempio emblematico di come la tradizione possa essere reinterpretata attraverso il linguaggio dell’arte e dell’impegno sociale, senza perdere il suo significato originario.
Il presepe è anche il risultato di un percorso educativo che pone al centro l’arte come strumento di inclusione, capace di generare consapevolezza, autonomia e partecipazione. Attraverso il linguaggio visivo e simbolico, il Gruppo Inclusione del Liceo Artistico “Bernardino Di Betto” ha trasformato la creazione artistica in uno strumento di crescita personale e collettiva, valorizzando le differenze come risorsa e non come limite.
Determinante, in questo senso, è stata la collaborazione con il Tavolo delle associazioni del centro storico di Perugia, che ha contribuito a rafforzare il radicamento territoriale dell’iniziativa e a inserirla in una rete di relazioni già consolidate.
L’opera si colloca, pertanto, all’interno di una visione più ampia del Natale come tempo di relazione, responsabilità e apertura verso l’altro, in cui la creatività non è fine a se stessa ma diventa veicolo di valori civili, sociali e culturali. Un messaggio che trova nell’inclusione e nella partecipazione la sua espressione più autentica, restituendo al presepe il suo significato originario di racconto universale e profondamente umano.
Il presepe realizzato dal Gruppo Inclusione del Liceo Artistico “B. Di Betto” rimarrà visitabile per l’intero periodo natalizio all’interno del percorso della Via dei Presepi, offrendo a cittadini e visitatori l’opportunità di scoprire un’opera capace di coniugare tradizione, sperimentazione artistica e impegno sociale. Un’iniziativa che testimonia come il Natale nei Borghi possa trasformarsi non solo in momento di celebrazione, ma anche in spazio di dialogo culturale, bellezza condivisa e inclusione autentica, nel cuore della città.