20 Apr, 2025 - 08:00

A Orvieto una targa in memoria delle vittime di femminicidio: l’iniziativa di Spi Cgil Terni e Coordinamento Donne per sensibilizzare la comunità

A Orvieto una targa in memoria delle vittime di femminicidio: l’iniziativa di Spi Cgil Terni e Coordinamento Donne per sensibilizzare la comunità

Mercoledì 23 alle ore 17, nell'atrio di Palazzo dei Sette a Orvieto, avrà luogo una cerimonia dal forte significato simbolico: l'affissione di una targa commemorativa dedicata alle donne vittime di femminicidio nella regione. L’iniziativa – promossa da Spi Cgil Terni e dal Coordinamento Donne dell’Orvietano – intende non solo onorare la memoria di chi ha perso la vita per mano della violenza, ma lanciare un forte messaggio alla collettività: la lotta alla violenza di genere deve essere un impegno condiviso, costante e concreto.

“Perché non accada mai più”: il significato dell'iniziativa promossa da Spi Cgil Terni e Coordinamento Donne dell'Orvietano

L’iniziativa è promossa dalla Spi Cgil Terni e dal Coordinamento Donne dell'Orvietano, due realtà molto attive nella lotta contro la violenza di genere e nel promuovere la tutela dei diritti delle donne. La targa, che verrà affissa nella sede del Palazzo dei Sette, recita un messaggio forte e chiaro: "La memoria che si fa impegno per le donne vittime di femminicidio nel nostro territorio perchè non accada mai più."

Quella in programma non è soltanto una cerimonia dal valore simbolico, ma un’occasione di profonda riflessione collettiva: un appello a mantenere viva la memoria delle vittime e, al contempo, a rafforzare l’impegno quotidiano contro una violenza che, ancora oggi, segna tragicamente la vita di troppe donne.

Un incontro aperto a tutti per rafforzare l’impegno collettivo contro il femminicidio

Alla cerimonia interverranno alcune figure istituzionali e rappresentanti delle organizzazioni coinvolte. Tra i partecipanti, saranno presenti Attilio Romanelli, segretario provinciale di Spi Cgil Terni, e Anna Maria Laudadio, segretaria Spi Cgil Orvieto. Interverranno anche Maura Gilibini, coordinatrice delle Donne dell'Orvietano della Lega Spi Cgil, e per il Comune di Orvieto, la sindaca Roberta Tardani e l'assessore alle Politiche e Servizi sociali, Pari opportunità e Politiche di genere, Alda Coppola.

L'incontro, pur avendo una connotazione istituzionale, è aperto a tutta la cittadinanza. Un'occasione per riflettere insieme su un problema che, purtroppo, continua a toccare da vicino molte persone. L'evento ha il chiaro obiettivo di sensibilizzare non solo le donne, ma anche e soprattutto gli uomini, a partecipare attivamente nella lotta contro il femminicidio e la violenza di genere.

La voce della segretaria Spi Cgil Orvieto: "Dobbiamo tenere alta l'attenzione"

Durante la presentazione dell’iniziativa, Anna Maria Laudadio, segretaria Spi Cgil Orvieto, ha ribadito la necessità di un impegno costante e condiviso per contrastare il fenomeno del femminicidio: "Visti i continui fatti di cronaca che vedono coinvolte donne di ogni età, dobbiamo tenere alta l'attenzione su un fenomeno che coinvolge l'intera comunità. Anche gli uomini devono impegnarsi al nostro fianco, perchè cambi la mentalità e cessi la violenza sulle donne."

Le sue parole, forti e dirette, mettono in evidenza l'urgenza di un cambiamento culturale profondo. Fermare la violenza di genere significa, infatti, agire non solo attraverso le leggi, ma soprattutto attraverso un lavoro educativo e sociale capillare, che coinvolga ogni componente della società, uomini compresi. La trasformazione deve avvenire nel quotidiano, nelle scuole, nelle famiglie e nei luoghi di lavoro: è lì che si costruisce una nuova consapevolezza, è lì che si pongono le basi per una cultura del rispetto, dell’uguaglianza e della non violenza.

Un'iniziativa che richiama il valore della memoria e dell'impegno sociale

La targa che sarà affissa all'interno del Palazzo dei Sette assume un valore simbolico profondo: non solo un segno di memoria, ma un autentico presidio civile, un monito permanente contro l’indifferenza. Si fa portavoce di un impegno collettivo che va oltre la commemorazione, diventando punto di partenza per una mobilitazione culturale e sociale che guarda al futuro. Un futuro in cui la violenza di genere non abbia più spazio, e in cui ogni donna possa vivere libera, rispettata, al sicuro da ogni forma di sopruso, discriminazione o abuso.

La cerimonia si inserisce in un più ampio progetto di sensibilizzazione, che coinvolge realtà locali e nazionali unite da un obiettivo comune: mantenere viva l’attenzione sul fenomeno della violenza di genere, promuovere consapevolezza e percorsi educativi, e costruire una rete solidale capace di contrastare una piaga sociale che, nonostante l’impegno delle istituzioni e della cittadinanza attiva, continua purtroppo a mietere troppe vittime.

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Francesco Mastrodicasa
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