La passione è l’ossigeno dell’anima, perchè ti porta a vivere o a realizzare quel qualcosa che ami da sempre. Ti spinge a dare il massimo anche se il tempo a disposizione non è molto. A Natale a Gubbio, c’è chi realizza cose belle e speciali: i presepi all’uncinetto. “Mi ha insegnato tutto mia madre -spiega Marlene Salciarini-. Con l’uncinetto, mi diletto a realizzare anche altri lavori a tema, tra cui i personaggi dei cartoni animati. Da ormai qualche anno invece, mi dedico anche ai presepi e agli addobbi natalizi di vario genere”.

Presepe all’uncinetto, idea nata nel periodo del Covid

“L’uncinetto -racconta l’artista- ha sempre fatto parte della mia vita, sono autodidatta e l’idea del presepe è nata nel periodo del Covid. Lavoro come Operatore Socio Sanitario in ospedale e lo stress insieme alle difficoltà di quel periodo, erano a livelli altissimi. Quindi, quando tornavo a casa dedicavo del tempo a questa passione, per staccare e rilassarmi un po’”. Nel 2021 nasce così il primo presepe e Marlene lo iscrive al concorso di Natale organizzato dal Centro della Gioventù. “Spinta dalla curiosità e dalla voglia di mettermi in gioco, ho partecipato al concorso e ho ricevuto il primo premio. E’ un presepe appoggiato su un mobile del salone, è lungo due metri e mezzo, dove oltre ai classici personaggi della natività ci ho creato anche l’Albero di Natale sul monte Ingino insieme al lupo di Gubbio. E’ stato molto apprezzato e ne sono rimasta soddisfatta”.

Niente cotone, solo lana e tanti colori

Un lavoro certosino e coloratissimo, fatto con la lana dove ci sono i personaggi più significativi, quaranta per la precisione: dal pastore, alla lavandaia, passando per la ricamatrice fino ad arrivare agli animali, insieme a due palme, due alberi, un ponte, un pozzo e appunto l’Albero di Natale più grande del Mondo. “Tante persone usano la tecnica amigurumi con cotone a filo. A me piace farlo con la lana e con qualche perlina per i vestiti dei vari soggetti”. Un pezzo dopo l’altro ed ecco una vera bellezza. “Diciamo che era una cosa che avevo in testa da tempo. Anni fa, sempre in ospedale, una signora aveva donato un presepe all’uncinetto al reparto di pediatria e mi era piaciuto tantissimo. Il lavoro ha richiesto molto tempo, ma ne è valsa la pena. Ho costruito pure la capanna in legno, ricoprendola poi con la lana”.

Il cambiamento però è importante e le idee a Marlene non mancano affatto: “Due anni fa ho realizzato il presepe su un albero in legno stilizzato contornato da luci chiare, mentre quest’anno sono tornata al classico, facendolo più piccolo, cambiando solo qualche dettaglio. I personaggi più difficili da fare? Gli animali, perchè essendo figure più piccole, occorre manualità e molta pazienza. Ci impiego fino a tre ore di tempo”.

Presepe all’uncinetto, una passione da tramandare

Quando una passione passa da genitori a figli è sempre qualcosa di straordinario. “Mi ritengo fortunata perchè mia madre mi ha insegnato una cosa speciale -conclude Marlene- e sarebbe bello che pure le nuove generazioni riuscissero ad appassionarsi a questa cosa, ma capisco pure che i tempi sono cambiati”. Insomma, le idee sono chiare, il talento non manca e il meglio… deve ancora venire.

Presepe all’uncinetto: in Toscana il più lungo d’Italia

I presepi sono la perfetta combinazione di storia, religione e tradizione. Queste rappresentazioni prendono vita rievocando scenografie curate nei minimi dettagli. A Cerreto Guidi, cittadina delle colline della provincia di Firenze di quasi 11 mila abitanti, c’è un presepe che vanta il primato di essere il più grande d’Italia (30 metri). E’ interamente realizzato all’uncinetto e costituisce una delle rappresentazioni della Natività più interessanti e particolari. Arricchito dalle opere di piccoli e grandi presepisti, ogni anno vede la presenza di importanti artisti internazionali.