L’assemblea dei soci di 3A, il Parco Tecnologico Agroalimentare società in house della Regione Umbria presieduta dal sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, ha approvato nei giorni scorsi il bilancio relativo al 2023. Emergono dati particolarmente positivi. Lo scorso anno il valore della produzione ha infatti superato i 4 milioni di euro mentre il patrimonio netto ammonta a 1 milione e 489 mila euro con un utile di gestione di 99 mila euro.
Non solo: particolarmente significativo è anche l’impatto occupazionale di 3A che attualmente ha in forza 44 unità di personale. Un numero destinato a crescere, come sottolineano in un comunicato diffuso dal Comune di Todi. Per il 2024 si renderà necessario un incremento delle assunzioni al fine di “assicurare alla Regione Umbria il supporto nelle attività di assistenza tecnica per il Psr/Csr, per l’avvio e conseguente gestione del nuovo servizio di controllo ed ispezione degli impianti termici e sugli APE ed anche per l’area di certificazione accreditata dal Ministero dell’Agricoltura per tutelare la qualità dei prodotti agroalimentari“. Una ricaduta particolarmente importante sull’occupazione deriva dai progetti di internazionalizzazione nel settore delle biotecnologie che si caratterizza per un’elevata qualificazione. Le attività volte all’internazionalizzazione con cui la società promuove, progetta e coordina il trasferimento tecnologico e i progetti di ricerca in rete con le istituzioni internazionali, sono in un trend molto positivo.
Antonino Ruggiano, presidente dell’assemblea e sindaco di Todi, ha espresso viva soddisfazione per l’approvazione del bilancio, sia per l’ottimo lavoro svolto sia per il ruolo strategico che da tempo, a livello regionale, viene attribuito alle partecipate. “Si tratta di risultati oltremodo positivi – ha rimarcato – che vanno ricondotti in primis alle capacità dell’amministratore unico, Marcello Serafini, e di tutti i suoi collaboratori, ma che sono anche gli esiti di una nuova visione e missione che il governo regionale ha affidato negli anni scorsi alle cosiddette società partecipate”.
Che cos’è 3A, il Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria
3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria a capitale interamente pubblico, è l’unica tra le società di derivazione regionale con sede nel comune di Todi, nella frazione di Pantalla. Attivo da oltre vent’anni, 3A lavora “per garantire il miglioramento ed il mantenimento della qualità dei prodotti agricoli ed agroalimentari, la sostenibilità ambientale e la diffusione dell’innovazione“. I soci sono la Regione Umbria, l’Università degli Studi di Perugia, Sviluppumbria SpA, la Camera di Commercio dell’Umbria, il Comune di Todi e l’Istituto di Istruzione Superiore “Ciuffelli-Einaudi” di Todi.
Addentrandosi nei dettagli relativi al Parco Tecnologico Agroalimentare umbro, si delinea una realtà di eccellenza attiva su molteplici versanti dove la ricerca e l’internazionalizzazione rappresentano il cuore pulsante della società. 3A opera infatti su diversi fronti e offre diversi servizi. L’impegno della società è anzitutto nella creazione di progetti in rete, facilitando la costruzione di partenariati per “l’innovazione e il trasferimento tecnologico in ambito alimentare, agricolo e ambientale“. In questo senso 3A si pone come un “ponte permanente tra centri di ricerca, istituzioni e imprese favorendone l’aggregazione“. Altro aspetto, già citato, è l’attività di ricerca che si concentra sulla conservazione della biodiversità che abbia interesse agrario a cui fanno da corollario i progetti per la difesa ambientale e lo sviluppo sostenibile. Tra le attività di 3A rientrano inoltre il rilascio delle certificazioni per i prodotti agroalimentari di qualità “ottenuti con metodo da agricoltura integrata” supportando sia la sicurezza alimentare che la tutela del consumatore. Infine, sul fronte dell’internazionalizzazione, la società si impegna nella promozione del modello dell‘Umbria all’estero. Notizia di ieri è il successo riscosso dalla nostra regione a New York, al prestigioso “Summer Fancy Food Show“. Una missione istituzionale promossa dalla Regione Umbria, organizzata e guidata dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico Michele Fioroni, con la collaborazione dell’agenzia regionale Sviluppumbria, a cui ha preso parte anche il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.