Arriva da Foligno una storia di solidarietà internazionale: una storia di speranza che dimostra come la generosità e il buon cuore sappiano superare ogni confine. Protagonista è Vincenzo Faccendini che oggi ha 77 anni e trent’anni fa ha fondato L’Antico Pastificio Umbro gestito adesso dal figlio Leonardo. Dall’inizio del conflitto russo – ucraino nel febbraio 2022 ha spedito in Ucraina oltre 350 quintali di pasta per gli orfanotrofi, le famiglie e i militari che combattono al fronte.

La storia di generosità dell’imprenditore folignate è stata riportata dall’Ansa dell’Umbria che l’ha raggiunto per un’intervista segnata da una profonda commozione. “Quando nel febbraio di due anni fa iniziò il conflitto, fui mosso subito dal desiderio di aiutare quelle povere persone che all’improvviso si erano ritrovate a combattere e a fuggire dal loro Paese – ha detto Vincenzo -. Così iniziai a inviare i primi bancali di pasta, che abbiamo continuato a spedire fino ad oggi e continueremo a farlo fin quando ce ne sarà bisogno“.

Tante le persone in Ucraina a cui quella pasta dà speranza. “Quando vedo i video e le foto dei militari o dei bambini che ricevono la nostra pasta mi si stringe il cuore” ha raccontato l’imprenditore. Le spedizioni vengono organizzate grazie al supporto della comunità ucraina locale e in media ne partono due al mese. L’ultimo invio proprio un paio di giorni fa grazie a dei volontari ucraini. Il pensiero delle tante persone colpite dal conflitto che attendono un pacco di pasta fa commuovere nuovamente l’imprenditore “mi tocca molto vedere le persone in difficoltà, in particolare i bambini e davanti a certe scene mi sembra sempre di non aver fatto nulla“.

350 quintali di pasta da Foligno all’Ucraina: la generosità non ha confini

Quello dei 350 quintali di pasta donati all’Ucraina si inserisce in una lunga serie di gesti di generosità da parte dell’Antico Pastificio Umbro. “Non è la prima volta che aiutiamo le persone in difficoltà – ha spiegato l’imprenditore – e in passato abbiamo donato la nostra pasta alla Caritas, alla Croce rossa, alle popolazioni terremotate“. L’Antico Pastificio Umbro a maggio di due anni fa aveva anche fatto dono di un sofisticato macchinario per la dialisi, un particolare ecografo portatile, all’unità operativa di Nefrologia dell’ospedale di Foligno.

La promessa di Vincenzo è quella di proseguire con gli aiuti alimentari alla popolazione ucraina anche al termine del conflitto: “Continueremo ad aiutare, con la nostra pasta, la popolazione ucraina anche quando la guerra sarà terminata e siamo pronti a sostenere chiunque si trovi in difficoltà” assicura.

Il cuore grande dell’Umbria: anche Terni impegnata coi bambini ucraini

Quella dell’imprenditore Faccendini è una storia di costante impegno verso i più bisognosi. In Umbria diverse sono le realtà impegnate in vari modi per sostenere le popolazioni colpite dalla guerra. Tra queste c’è la Fondazione Aiutiamoli a Vivere di Terni che ha 250 sedi in tutta Italia e può contare sul supporto di 10mila famiglie. Un ente che in trent’anni di attività ha ospitato 600mila bambini da Chernobyl e che si prepara ad accogliere mille bambini ucraini che resteranno in Italia per sei mesi. Così come il patron dell’Antico Pastificio Umbro, anche dalla Fondazione Aiutiamoli a Vivere vengono inviati aiuti alimentari all’Ucraina.

Attualmente il confitto russo – ucraino è ancora in corso. Una guerra che dura ormai da quasi due anni e mezzo e che sta determinando conseguenze gravissime su tutti i fronti. I civili ucraini uccisi durante l’invasione sono 10mila di cui 575 minori (Fonte: Wired). Le Nazioni Unite hanno riportato che oltre 14 milioni di ucraini sono attualmente sfollati, ovvero un terzo della popolazione totale del Paese che è stata costretta ad abbandonare la propria casa.